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ANDATE A ETICHETTARE IL...PARMESAN!

Post n°4251 pubblicato il 25 Aprile 2022 da monellaccio19
 

 

 

 

...e veniamo al punto focale, oggetto del post di cui ieri vi ho proposto la prima parte. Questa è la famigerata etichetta che potrebbe apparire su tutti gli alimenti e vini venduti in grandi strutture. Niente di difficile,  A-B-C-D-E coloratissime per essere lette immediatamente e a partire da quella posta in evidenza, indica la qualità, i dati precisi per suggerire a chi voglia mangiare sano, con calorie limitate e in generale, cibo di livello superiore. A questo sistema l'Italia si oppone vigorosamente perché,  giocando sul vago e sull'astuzia, i calcoli fatti per poter stabilire quelle doti a cui ho accennato più su, si arriva volutamente in modo scorretto. Il sistema è partito dalla Francia, negli anni si è affinato e diffuso in altre parti d'Europa e ora la UE pare propensa a rifilarci il "mambrone" che ci condanna a cancellare tradizioni, bontà e valore dei nostri prodotti alimentari di fama mondiale. L'elaborato nutrizionale di analisi ed etichettatura, nasce in modo sconsiderato tenendo conto che certi alimenti, sono stati presi con riferimenti di peso sbagliati: parlare di cento grammi non è fattibile se ci riferiamo a un pasto. L'olio extravergine d'oliva, uno dei nostri punti di forza, viene citato scorrettamente: chi assume in un pasto cento grammi di olio? Chi mangia in un pasto un corposo pezzo di Parmigiano Reggiano? E così via, si calcola su misure errate e quindi il confronto, perde veridicità a favore delle fibre,  mentre ne escono penalizzati quegli alimenti contenenti grassi, sale in eccesso, zuccheri ecc.ecc. Spero di essere stato chiaro, nel caso non lo fossi stato, vi invito a rendervi conto anche in rete, clikkando nutri-score per entrare nel merito di come sia eseguita l'analisi dei vari e tanti prodotti. Vi avverto subito: si tenta di colpire la nostra diffusa "dieta mediterranea" laddove i prodotti contrassegnati con le ultime lettere, per esempio la D e la E, sarebbero da scartare perché pericolosi per le diete molto leggere e basate certamente su altri cibi...che non fanno parte della nostra cultura e tradizione alimentare. Occhio quindi, stanno per fregarci, ci butteranno fuori dai mercati se passasse in Europa il sistema delle etichette farlocche e poco pertinenti alla realtà. Una persona che sparge sul proprio primo piatto, una decina/ ventina di grammi di Parmigiano Reggiano grattugiato, non è pazzo e non è nemmeno fesso: sa cosa sta mangiando e quanto ne stia mangiando per un pasto. Oppure per un buon vino italiano: berne un bicchiere non è come berne mezza bottiglia...a pasto. Meditate gente, meditate!

 
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Vince198
Vince198 il 25/04/22 alle 09:46 via WEB
Conosco, purtroppo, questa squallida vicenda in cui le solite multinazionali americane in "odore di santità massonica" vorrebbero rifilarci vere e proprie porcherie alimentari per ingrassare il loro già pingue conto in banca.
E per questo non lesinano il ricorso a mezzucci degni di peracottari in servizio permanente "affettivo", imbrogliando con vera faccia da ... anche sulle etichette!!!
Già che la storia del glifosato irrorato sotto le piante di ulivo in Tunisia mi ha fatto pensar male di chi guarda solo al profitto e a certe convenienze politiche, adesso ritornano alla carica con quella delizia mondiale che è il formaggio parmigiano per toglierselo di torno e rifilarci quella porcheria nota, fidando sull'ingenuità di certa gente?
A me piace molto anche il formaggio pecorino di cui bastano dosi molto più "ragiovevoli" rispetto al parmigiano per condire il classico piatto di spaghetti al pomodoro (ogni tanto me ne manda qualche pezza mia sorella "messinese", purtroppo rimasta 6 anni fa vedova di un vero galantuomo siciliano). In conclusione questa non è, come sarebbe stato logico attendersi, una unione di popoli sotto un'unica bandiera (sul gas russoi in questo periodo le divergenze sono note. Ma noi abbiamo un governo integerrimo, pronto a mettersi nella classica posizione in usanza fra i musulmani quando pregano il loro dio Allah). La costituzione europea è quella del trattato di Lisbona in cui anche un volpone come Amato ha detto senza mezzi termini che è stata concepita così "intortata", allo scopo di non far capire niente o il minimo possibile a chi la legge. Scusa il termine (chew prendo il prestito da te): affancucolo chi vuole continuamente fotterci perfino le nostre antiche usanze alimentari. Affancucolo quelli che ne misurano la genuinità e le "conseguenze in fatto di salute: non è morto nessuno per essersi cibato di parmigiano reggiano. Affancucolo altre diecimila volte e fur dai michons (=cojons)!
Condivido le tue chiare riserve in materia al 200%!!!
 
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