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« L'ORSO RUSSO HA FRETTANON NE AVEVAMO PROPRIO BISOGNO! »

VIOLENZA GIOVANILE

Post n°4198 pubblicato il 25 Febbraio 2022 da monellaccio19
 

 

 

 

 

A Milano, l'istituto penale per minorenni "Cesare Beccaria" ha fatto il pieno, ossia, è ai limiti della sua capienza. Vorrà dire pur qualcosa o no? Questi ultimi tempi, sollecitati anche dalla pandemia che non ha dato tregua a nessuno specie ai giovani, le bande di teppisti, nella maggior parte dei casi composte da minorenni, hanno cominciato nelle città italiane a frequentare i posti della movida. Milano è stata la città più colpita da questo fenomeno, ma anche altre città soffrono la presenza di queste bande che spadroneggiano laddove v'è più confusione e movimento. Preso sottogamba all'inizio, il fenomeno oggi preoccupa molto non solo le istituzioni, ma anche la gente per strada che spesso  rischia di essere coinvolta. Un aspetto sembra certo: sono gruppi eterogenei che non cercano di rubare o fare bottino, sono giovani che condizionati fortemente dalle circostanze, sono ormai indotti all'esternazione della loro supremazia dettata dall'unione, dalla forza che tutti insieme riescono a manifestare. Cercano la lite, cercano di provocare per esaltarsi e avere contati fisici con altri. L'attenta osservazione del fenomeno, ha portato a fissare alcuni punti essenziali: troppi minorenni tra loro, capi banda generalmente rapper di strada che con le loro menate e scimmiottando quelli che cantano quel genere per mestiere, plagiano, condizionano e fanno proseliti in nome di un movimento che prende spunto dalle storie che raccontano e dalle condizioni in cui vivono. Tutti provengano dall'hinterland delle grandi città, sono italiani e stranieri italiani di seconda e terza generazione. Fondamentalmente manca loro un dialogo e un rapporto con le famiglie. Se poi aggiungiamo i limiti della scuola, le mancanze ormai definite ed evidenti che la scuola manifesta, otteniamo il peggio che si possa avere in queste condizioni. Valori zero, rispetto ed educazione sottozero e libertà assoluta nella misura in cui le forze dell'ordine non sono in grado di contenere la loro malefica esuberanza. Ci vorrebbe un poliziotto ogni 20 metri, sono in tanti e tenerli sotto controllo non è facile. Perciò la facilità con cui si muovono, è deleteria e favorisce il ripetersi di alcuni assalti. In più, sta prendendo piede il possesso del territorio, ovvero, comandare in una zona, impossessarsene e scacciare anche con la violenza, chi osa imporre la propria presenza. Le ragazze sono attivissime, i coltelli girano che è un piacere e i danni e le ferite non si contano più. Quindi a volte, in rete e sui social si sfidano per menarsi, si danno appuntamenti con gruppi rivali per una rissa generale e vince chi rimane in piedi. Troppa libertà e credo che le istituzioni non abbiano ancora realizzato a fondo il problema. Mancano le forze dell'ordine? Allora si impieghino militari che con la loro presenza dovrebbero scoraggiare ogni atto violento, ogni provocazione. Alle bande basta una scusa: "Ti sei permesso guardare negli occhi la mia ragazza?". E giù botte a non finire al poveraccio che manco si è guardato attorno e si è beccato un cazzotto in pieno viso. Di garantisti ne abbiamo piene le tasche: occorrono punizioni esemplari, loro sanno bene come funzionano le leggi in Italia e una scazzottata val bene anche qualche giorno in gattabuia, tanto poi si esce in poco tempo. Più centri per associare i giovani, centri sportivi e ludici per tenerli a bada e insegnare loro come impiegare il tempo libero. Il disagio giovanile si può battere, ma se famiglia, scuola e società non sono in grado di mettere in campo le loro risorse e far fronte all'esuberanza delinquenziale di costoro, finirà che istituti come il "Cesare Beccaria", non saranno mai abbastanza.

 
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elyrav
elyrav il 28/02/22 alle 07:31 via WEB
"Eh qui ho letto poco tempo fa che dei ragazzi adolescenti organizzavano incontri di lotta (calci, pugni, etc) e li filmavano col cellulare per poi passarseli. In città due settimane fa 2 ragazze si sono prese a botte e non è intervenuto nessuno fino all'arrivo della pattuglia. Ma se parlano tanto di violenza, violenza sulle donne ma poi ti piazzano anche in radio canzoni di "cantanti" come quelli che ascolta mia figlia ... non mi meraviglia per niente. Facile parlare ma non fare niente all'atto pratico. E appunto una punizione esemplare è d'obbligo!!! Buona giornata"
 
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