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'A TAZZULELLA 'E CAFE'

Post n°4164 pubblicato il 23 Gennaio 2022 da monellaccio19
 

 

 

 

Italia terra di poeti, santi e navigatori. Da qualche anno anche terra di conquista per tutti coloro che vogliono destare interesse e...interessi qui da noi. Non solo recepiamo a valanga le espressioni esterofile (in particolare le anglofone), ma abbiamo aperto le braccia a chiunque volesse comprare i "nostri" marchi e a chiunque volesse farci concorrenza direttamente a casa nostra.  La Starbuck, società multinazionale famosa in tutto il mondo, nel giro di pochi anni non solo ha aperto locali nelle nostre grandi città, ma ha puntato su Milano come fulcro centrale per la torrefazione del suo caffè, per poi esportarlo in tutta Europa per i suoi bar/negozi. A Milano si impossessò della vecchia sede delle Poste, investì 240 milioni di euro per ristrutturare il bellissimo palazzo e impiantarci la fabbrica, oltre che aprire uno dei tanti locali pubblici. Ebbene, dalle lunghissime code procurate in centro alle aperture per degustare in particolare il loro caffè, siamo passati alla chiusura di due postazioni strategiche in via Turati e quella a Porta Romana. Brutto colpo e non è tutta colpa della covid. Vanno male proprio gli affari e se si va di questo passo, altri centri potrebbero chiudere entro la fine dell'anno. Ricordo che il caffè all'americana, nulla ha da condividere con il nostro classico caffè. Il "frappucino" è lì in un angolo che spera di scalzare il nostro espresso che resta un must dappertutto e non solo a Milano. Vedere nei film, gli americani che girano con 'sti bicchieroni in plastica colmi di caffè (?) per berlo per strada, oppure recarlo in ufficio, mi ha sempre colpito negativamente: brodaglia per quelli che non hanno poi tante pretese, se si accontentano! "Due ore di coda per un caffè da Starbucks? Ma nemmeno se mi pagano!", diceva Salvini agli inizi dell'invasione milanese, quando la destra contestò le aperture. Non aveva torto e i risultati della debacle, sono visibili oggi. Pensate che l'ultima trovata in uno dei punti vendita, è lo sconto di 0,20 centesimi sul prezzo del caffè se il cliente porta da casa la tazza! Vabbè...facciamoci una risata, pensiamo al grande Edoardo sul balcone, mentre ci offre la lezione storica e puntuale con il "cuppitiello" posto sul beccuccio della vecchia cara caffettiera, per non disperdere l'aroma. 



A proposito, presto il caffè napoletano sarà proclamato patrimonio mondiale dell'UNESCO. Informate Starbucks!

 
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