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TRATTARE I BAMBINI COME ADULTI?

Post n°3937 pubblicato il 02 Giugno 2021 da monellaccio19
 

 

 

 

I problemi che emergono non sono nuovi, ma l'insistenza nel riproporli a tempo, dimostra che su certi aspetti inquietanti della nostra società, rischiamo di ritrovarci con gravi e pericolosi grattacapi da affrontare in un prossimo e vicinissimo futuro. Si tende sempre più spesso alla sfacciata ipersessualizzazione dell'abbigliamento femminile delle bambine, ovvero proposte modaiole che tendono ad imitare la moda femminile delle donne. E' innegabile, si notano questi modellini glitterati, svolazzanti e colorati di rosa, rosso o colori molto fashion, i bikini sono all'ordine del giorno, i pantaloncini sempre più corti, insomma, c'è da osservare e comprendere il perché di certe scelte per le bambine. Un papà, replicando su un social, ha sinceramente messo in risalto (lui padre di una bimba di 14 mesi) la forte ed evidente tendenza che lentamente ma inesorabilmente, stia prendendo piede: ovvero si nota come la moda detti i suoi tempi inducendo ad abbigliare i piccoli sin da subito, in modo esagerato e poco accattabile. Una frase per tutte, espressa da un genitore su Tik Tok, ha coinvolto gli altri in rete: "Perché non possono lasciare che siano bambine anziché mini donne?". Questa denuncia insieme ad altre argomentazioni belle toste sul problema, gli sono valsi un milione e 200 mila like! Una sintonia unica e una condivisione esemplare per un problema ormai troppo ricorrente e decisamente recepito favorevolmente da tante persone, su quale sia l'attuale tendenza della moda. Battiamoci finché possiamo respingere questo andazzo poco edificante soprattutto per i genitori. Nel contempo, a New York in una scuola di Manhattan, la Columbia Grammar Preparatory  School ha aggiunto al programma scolastico, un corso di letteratura della pornografia. Oh poffarbacco! Va bene che la scuola sia elitaria e abbia una retta di circa 50 mila dollari all'anno, ma i genitori non sono stati avvertiti dell'iniziativa, o meglio, pensavano ai soliti corsi per l'educazione sessuale che generalmente si tengono affinché i bambini comincino a recepire l'argomento con nonchalance e sufficienza. E' accaduto quindi che 120 ragazzini/e si siano iscritti al corso e invece di imparare cosa siano pillole e preservativi, si sono imbattuti in video, foto e posizioni sessuali fuori dalla loro portata. Quando sono rientrati a casa, molti hanno raccontato ai genitori l'eccitante (sic) esperienza e un bambino addirittura è stato minuzioso e dettagliato poiché da bravo alunno, ha seguito la lezione con la massima attenzione: "Mamma, a un certo punto ho visto un pisellino molto grande teso all'insù!". Le mamme hanno fatto fronte comune protestando vigorosamente per la scelta scellerata dell'Istituto. Il loro pensiero unico è: "Vogliono indottrinare i bambini azzerando le famiglie". Hanno torto? Hanno ragione? Leggo nelle due notizie passi troppo audaci e molto azzardati per coinvolgere bambini/e troppo piccoli. E voi? 


 

 
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Vince198
Vince198 il 02/06/21 alle 10:22 via WEB
Si, lasciamo crescere i bambini autonomamente, lasciando che sia la natura stessa a fare il suo percorso oserei dire "già scritto" nel dna. E qui mi fermo per non dover "eccedere" contro certe ideologie con cui non condivido niente, neanche la punteggiatura. Massimo rispetto ma da qui a voler imporre certe regole che definisco contra natura ce ne passa. Siamo pur cresciuti senza tanti problemi noialtri anzianotti, no? Mai avuto alcuna remora contro quelli che oggi vengono definiti "diversi", alias non me ne può fregar di meno purchè non vengano a dettar regole fuori da ogni relazione interpesonale. Essendo io cattolico credente e praticante sono con l'ultimo dettame del Papa che, come penso tu sappia, non piace granchè a prelati tedeschi. Fossi io il Papa saprei bene come agire e non far finta di niente come sta mettendo in atto ora Francesco l'argentino-piemontese.
Perdonami se cambio tema: oggi, festa della Repubblica, mi proietta idealmente - come se si avviasse un filmato vecchissimo a me molto caro - cioè alla mia unica sfilata a via dei Fori Imperiali a Roma, in un reparto di automobilisti (mostrine nerazzurre "fervent rotae fervent animi") che mi ha sempre riempito di quell'orgoglio necessario per dare il proprio piccolo contributo come fedele servitore dello Stato. Sempre dalla parte della legalità e contro ogni forma di sopraffazione. Sempre.
Ciao, Vince ^_____^
 
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