Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
scampoli, ritagli, frizzi e...lazzi

Area personale

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 176
 

Ultime visite al Blog

hesse_fmonellaccio19Vince198iodurodargentoDoNnA.SlascrivanaSono44gattinfilax6.2maresogno67cassetta2simona_77rmDott.FiccagliaOgniGiornoRingrazioapungi1950bubriska
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

 

« IERI OGGI E...DOMANI?QUANDO SI DICE "UOMO DI... »

UNA ORDINARIA SERATA COME TANTE

Post n°3807 pubblicato il 31 Gennaio 2021 da monellaccio19
 

 

 

 

L'abitudine è il mio credo, la consuetudine il mio stile di vita. Una sera come tante altre, dopo aver cenato, porto le mie chiappe stancamente e svogliatamente verso il divano del salone. E' là che stravaccato come uno scimpanzé infingardo e ozioso, consumerò le ultime battute della mia noiosa giornata: "Eh già, se non stai davanti al PC, stai davanti al televisore, ma perché?" Giusta osservazione la sua. "Perché se mi metto dietro all'uno o all'altro...non vedo una mazza!" E' la mia pronta, doverosa ed esauriente risposta. "Hai appena finito di cenare, non puoi aspettare, aiutare la digestione senza scaricarti subito sul quel dannato divano?" Giusta osservazione anche questa. "Stai tranquilla, il ruttino lo faccio strada facendo, sarà mia premura procedere lentamente per avere il tempo materiale per una perfetta e sana digestione!" E così, con incedere poco elegante ma salubre quanto basta, reco la mia persona verso lidi più confacenti alle mie aspettative. Lei resta, sempre da copione, in cucina: riassetta la tavola, sistema la lavastoviglie e mi raggiunge sullo stesso...lido. "Che stai vedendo?". Sono mezzo cotto, sono pronto per il Sig. Morfeo, basta che mi faccia...pst...e io abbocco, quindi rispondo assonnato: "Credo un western...", biascico sottovoce. "Un western? Per favore cambia, lo sai che la polvere sollevata dai cavalli mi fa star male!". Sibila tra i denti decisa e minacciosa. Si accoccola vicino a me e io, con malcelata cortesia e disinteresse manifestato apertamente, le porgo il telecomando e la invito a scegliersi il programma. Passano interminabili minuti, sento che smanetta e scorre i canali, più che sentire intuisco perché ormai il tentativo del buon Morfeo sembra perfettamente riuscito. "Baciami stupido". Ho sentito bene? Ha detto baciami stupido? Apro forzatamente un occhio e piuttosto stupito, porto stancamente le mie labbra a sfiorarle una guancia. "Ma che fai?" E' la pronta risposta: "Cos'è questo improvviso raptus sessuale?". "Raptus sessuale? Credevo di aver colto un invito, una carineria, una sollecitazione!". "Sciocco, "Baciami stupido" è il titolo del film che potremmo vedere con Dean Martin e Kim Novak: è vecchio, lo abbiamo visto tante volte però è un cult!". "Ah.... Appunto, mi pareva strano, mi era sembrato un approccio desueto e originale conoscendoti bene! Se non c'è altro...". "Niente di che, ho dato un occhiata e  se ti interessasse, ci sarebbe - La notte dei morti viventi- un classico dell'horror". E io: "Vabbè, vediamo quello, anche se è iniziato è lo stesso!": "Eh no, quello no: film in cui sei...protagonista, proprio no!" Mi sono addormentato definitivamente. "Buona notte zombie"...mi ha sussurrato in un orecchio. 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Rispondi al commento:
prolocoserdiana
prolocoserdiana il 31/01/21 alle 18:03 via WEB
A ririciao " monellaccio ". A tenerti un pò di compagnia in questa domenica dalle innumerevoli sfaccettature, non è l'amico psicologo, ma sempliceente l'amico comune, quello che potresti anche definire quello della porta accanto.Se immaginiamo la nostra vita quotidiana come un grande palcoscenico, metafora che spesso si utilizza per rappresentarla, capiamo bene che per ogni scena è necessario indossare un costume e una maschera adeguati, ma, solo se abbiamo consapevolezza che ciò ha un preciso significato e che noi siamo molto più di quello che interpretiamo in quel momento e possiamo diventare agenti attivi della nostra vita.Nell’esperienza clinica mi capita moltissimo di scorgere dietro diversi disagi psicologici come ansia, panico e fobie una grande castrazione del proprio “essere” che la persona utilizza appunto come difesa dal creare conflitto con gli altri ma soprattutto con sé. Quando infatti ci si comincia a chiedere chi siamo davvero e cosa vogliamo impariamo a conoscere anche le nostre risorse, oltre a saper comunicare meglio con i nostri limiti, e allora il panico diminuisce in quanto perde tutta la sua funzione di allerta e difesa. Il problema grande nasce quando c’è una mancanza di consapevolezza rispetto all’esistenza della maschera che indossiamo unita evidentemente ad una scarsa conoscenza di sé. Cosa che nel tuo caso, considerata la tua consapevolezza, non credo esista.A livello psicologico, ma anche umano, la maschera rappresenta quindi un filtro che l’uomo pone tra sé e gli altri e caratterizza ogni momento di relazione e interazione sociale.La letteratura ci insegna come l’uomo non riesca ad avere una visione ampia e oggettiva della realtà, ma solo una ristretta, soggettiva e dunque distorta fatta di convinzioni rispetto a sé e al mondo, che lo induce a:selezionare bene ciò che è possibile mostrare e ciò che è meglio celare; ritenersi “non normale” “inaccettabile” e“inadeguato”;rinforzare la distanza da sé e dagli altri con l’utilizzo di blog e social network. Scriveva Oscar Wilde “Ogni uomo mente, ma dategli una maschera e sarà sincero”. Questo significa che, al di là di un periodo in cui la maschera permette di procurarsi una nuova identità, spesso ribaltando i ruoli sociali e la realtà schernendola in modo allegorico, è importante avere la consapevolezza che non siamo mai veramente liberi dalle maschere se non, forse, quando siamo soli con noi stessi. Ciao, amicone, si va inesorabilmente verso la fine di questa domenica...spogliaomoci delle maschere che giocoforza abbiamo indossato e crediamo, fortemente crediamo in un domani che appaghi, anche solo in parte, le nostre aspettative...A domani, by sal
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963