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« QUANDO LA COMUNICAZIONE....VED...RAI COME SI CUCCA! »

E IL COLORE ROSSO VA ANCORA...

Post n°3741 pubblicato il 25 Novembre 2020 da monellaccio19
 

 

 

 

Il simbolo è evidente: questa panchina rossa è significativo segno della battaglia ormai estenuante, contro la violenza sulle donne. Molti di voi sanno quale sia la mia posizione e poiché ritengo che altri miei colleghi oggi proporranno post su questo argomento, lascio a loro il compito di riempire pagine su pagine incentrate sul tema. Io cercherò di accennare alla violenza con una veduta più ampia, ma sempre pertinente. Vi sono due casi che stanno riempiendo le cronache nazionali: il caso Genovese dove sia implicata una ragazza diciottenne, stuprata tutta la notte dal padrone di casa che aveva messo su uno dei soliti festini dove pare partecipasse mezza Milano. La ragazza ha subito sevizie indicibili, drogata e sottoposta a un continuo assedio, ne è uscita scioccata e in lacrime, distrutta, seminuda e in preda al panico. Una esperienza incredibile e priva di ogni assoluta logica. "Se l'è cercata, ha subito in piena coscienza e se l'è meritato...", sono improntati a questo tipo di giudizio e orientati in tal senso le posizioni dei social e di molti "giornalai" in vena di ribadire come al solito le loro posizioni dure ma reali, puntigliose ma sincere. In realtà la ragazza, sapeva di non essere andata in gita, sapeva perché si trovava in quell'attico che domina il Duomo di Milano, ma era convinta come tante, che era lì per una bella e ricca festa, un intrattenimento che magari tra una bevuta e l'altra,  forse  sarebbe finito con una scopata. Niente di nuovo sotto al sole: ve ne sono a centinaia di ragazze che si divertono così. Ma essere stuprate, violentate per ore e ore, tanto da scappare appena possibile, non è da confondere con serata in allegria e una scopata, bensì, trattasi di violenza bella e buona. Atteniamoci ai fatti e non facciamo processi alle intenzioni. La sua confessione è completa e il suo stato d'animo è paragonabile a un inferno assoluto e di un aguzzino che abbia abusato di lei. Io sono come altri, dalla sua parte: la vittima è lei! Poi c'è la maestra d'asilo di Torino che è stata licenziata a causa di un video sessuale, diffuso vigliaccamente dal suo ex fidanzato. Fatto il giro, è capitato nelle mani di tanta gente e la direttrice, l'ha licenziata per scene proibite e censurabili. Beh, ma due persone adulte possono fare sesso se lo vogliono e sono d'accordo? Devono due adulti chiedere il permesso a qualcuno per farlo? Attribuire un reato alla donna mi sembra impossibile: non solo inibisce la sua libertà, ma le fa perdere il lavoro. E le responsabilità del bastardo che abbia sputtanato il video, contano o no? Se non avesse compiuto il misfatto, si sarebbe mai saputo del "reato"? Sono emblematici questi due casi che io abbia citato poiché sono ancora a far notizie con due scuole di pensiero: "Le due donne hanno sbagliato e quindi hanno torto" e l'altro che sottolinea: "Sono solo vittime delle circostanze, sono coinvolte in qualcosa di più grande del reato loro ascritto". Due modi di vedere i problemi e le relative posizioni: colpevoli o vittime? Io sostengo che sono vittime di violenza, non certamente quella violenza che si manifesta in attacchi orribili e a volte mortali contro le donne, ma una violenza pretestuosa e voluta per eccessi non prevedibili. Lo stupro non è farsi una scopata consapevole e via, il video non è "revenge porn", ma un voler fare male a una donna nella sua dignità e nella sua professione. Due facce di una stessa medaglia: violenza  sulle donne!

 
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monellaccio19
monellaccio19 il 25/11/20 alle 12:04 via WEB
Il "tutto e subito" è lo status che coinvolge la società attuale: non ricorriamo troppo indietro, ci taccerebbero di nostalgie canaglie. Ciò che oggi viviamo è solo una realtà generata in pochi decenni. Abbiamo fatto passi da gigante e il progresso che arricchiva solo pochi, ci ha messo la fregola addosso. Un calderone ricco e arricchito ogni giorno da strabilianti novità che fatalmente hanno coinvolto il pianeta: l'occidente in particolare, dove in nome della libertà, abbiano abbattuto barriere e ripartitori inutili. Siamo passati dal "Alle 11 stasera devi essere a casa..." al "Stasera faccio tardi, state tranquilli e sereni". Ragazzi e ragazze indifferentemente sono avanti e non possiamo opporci. Dobbiamo fidarci solo di ciò che abbiamo saputo traslare da noi stessi in educazione e formazione. Non va bene a tutti, molti hanno e sbagliano ancora, altri pur seguendo i consigli, frequentano cattive amicizie e al diavolo quello dicono i genitori. Le ragazze moderne sono più facili, vengono abbindolate con gratificazioni morali e materiali, scendono a patti e il gioco è fatto. L'ho detto nel post: fanno la vita e le serate allegre si concludono con una scopata. Ci sta tutto, purtroppo va così e chi ci sta sa che il massimo che possa capitare e droga e sesso. Ma da qui alla violenza perpetrata tutta la notte da sconvolgere una che sa come vanno le cose, beh....c'è da capire e riflettere sulla disponibilità della ragazza e sulla pretesa del sig. Genovese. Non sto difendendo gratuitamente la ragazza, sto solo dicendo che le sue colpe finiscono laddove iniziano le gravi responsabilità del maschio. Adeguiamoci a tutto ciò non potremo cambiare nulla e ognuno di noi sa quello che ha speso per i figli. Niente processi alle intenzioni e ribadiamo gli avvenimenti per non conferire responsabilità a casaccio. Buon giorno carissima Giovanna.
 
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