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QUANTA STRADA DA FARE ANCORA

Post n°3675 pubblicato il 17 Settembre 2020 da monellaccio19
 

 

 

 

Non è nuova, qualcosa di simile apparve  in rete circa due anni fa e si scatenò lo scontro. Sembrò come se Russell Crowe avesse pronunciato la mitica frase: "Al mio segnale scatenate l'inferno!".  E così fu: una ridda di polemiche, di proteste fra puristi del grande Michelangelo, cristiani o presunti tali e razzisti della tastiera sempre pronti a conservare l'anonimato. Questa volta il tweet è della "Pontifica Accademia per la Vita" la quale, intitolandolo "Una foto che vale un discorso", intende far sentire la propria voce contro il razzismo e respingendo tutte le proteste, sottolinea come ognuno proceda senza alcun senso logico, e tutti si elevano a censori intransigenti e severi. Sembra che qualcuno dia un ordine dall'alto e tutti siano pronti a obbedire parlando a vanvera e senza raziocinio. Ormai copioni logori, usurati e stantii per quanto siano ripetitivi e noiosi. Magari, nessuno pensa che v'è una citazione nel Vangelo di Matteo dove Gesù dice: "Ogni volta che avete fatto una di queste cose a uno dei miei fratelli più piccoli, l'avete fatta a me". In altre parole, Cristo ci fa sapere che sia possibile riconoscere la sofferenza di ogni fratello, ponendolo al posto suo. Il posto giusto è proprio là nella "Pietà" di Michelangelo, la superba e meravigliosa rappresentazione della Madre di Gesù che tiene il figlio tra le sue amorevoli braccia. Un'uomo è tra quelle braccia, un uomo qualunque che con il colore della sua pelle, qualunque esso sia, ci comunica la sua sofferenza. E noi della sofferenza del nostro prossimo ci dobbiamo preoccupare, no del colore della sua pelle.

 
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Vince198
Vince198 il 18/09/20 alle 08:01 via WEB
Dal momento che sono cattolico credente e praticante, osservo che nell'arcinoto discorso della Montagna, Gesù diede precise indicazioni ai fedeli (beatitudini e altro), tuttavia non mi sembra che abbia fatto differenze esteriori: ne sono più che certo. E non attizzo ulteriori polemiche sottolineando che la discendenza di Gesù, giudeo, della stirpe di Davide è provata. Pertanto l'atto di cui alla foto la ritengo una inutile provocazione volta ad esacerbare una situazione di per sè precaria, in cui la fallibilità umana si dimostra in tutta la sua più che pregiudizievole meschinità. Mai tirare per la giacchetta la religione quando non se ne conosce a fondo la storia e, soprattutto, le finalità: certa crassa ignoranza non giova. N.d.r.: ogni riferimento è puramente casuale.
Ciao Carlo, buona giornata!
 
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