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E CHE VE LO DICO A FARE?

Post n°3543 pubblicato il 24 Aprile 2020 da monellaccio19
 

 

 

Non è la prima volta e non sarà nemmeno l'ultima che Feltri editorialista del quotidiano "LIBERO", spari cazzate e se ne vanti solo al momento. Poi, dopo aver acceso gli animi, cerca disperatamente di correggere il tiro e si arrampica  sulle lenti dei suoi occhiali per giustificarsi. Feltri è un povero uomo che ha bisogno di essere al centro dell'attenzione, come tutti coloro della destra (quasi tutti), imita, scimmiotta e fa caricature o di se stesso o di altri destrogeni come lui che per avere l'attenzione che non meritano, devono star appesi a un ramo e alzare la voce offendendo qualcuno.  E' sempre là a fare i comodacci suoi e a insultare la gente. Con l'altro cascamorto Mario Giordano "voce d'angelo" navigano sulla stessa bagnarola e spesso condividono pensieri e azioni che nemmeno Marcello Veneziani fervido destrogeno (del sud) riesce ad apprezzare perché uomo di cultura e signor giornalista oltre che scittore. Insomma martedì sera l'hanno fatta grossa i due gorgioni. Feltri: "Io non credo ai complessi d'inferiorità, io credo che in molti casi i meridionali siano inferiori". Giordano stesso, pur di controvoglia, ha cercato di prendere le distanze da Feltri, ma si vedeva che si masturbava mentalmente per la gioia indicibile. E per questo ennesimo insulto dell'editorialista (sic), ricordo una frase più complessa ma dello stesso tenore: "Attenzione, manutengoli ingordi, a non tirare troppo la corda poiché correte il pericolo di rompere il giochino che fino ad ora vi ha consentito di ciucciare tanti quattrini dalle nostre tasche di instancabili lavoratori. Noi senza di voi campiamo alla grande, voi senza di noi andate a ramengo. Datevi una regolata o farete una brutta fine, per altro meritata". Mi fermo qui e per non andare troppo sull'orrido linguaggio da strada tipico dei Signori terroni, lascio la parola a un "sudicio" amico della Sicilia che mi ha letto nel pensiero:


 
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monellaccio19
monellaccio19 il 24/04/20 alle 17:10 via WEB
Col suo permesso, mi permetterò solo citare un caso rappresentativo, emblematico e significativo che le permetterà di avere una visone basilare e completa di come sono andate le vicende nella storia. Garibaldi, lungo il suo percorso teso all'unificazione dell'Italia, salendo dalla Sicilia verso nord, ebbe l'opportunità di conoscere le terre e la gente dei sud. In particolare ebbe a conoscere il Banco di Napoli; banca ricchissima fondata sui risparmi di gente che lavorava duro e guadagnava bene. Ecco perché, nella visione lungimirante di un grande paese unito, non trasferire quelle banca a Torino dove sarebbe stato il governo di questa grande nazione fatta da italiani tutti? Preso il malloppo fu facile e dei soldi portati su, si intraprese alla grande: potere per il nord messo in opera per segare e sottomettere il sud. La storia di Italia cominciò con un grande furto e non a caso, la nascita della Cassa per il Mezzogiorno, fu il paravento per aprire nuove strade ai ricchi ladroni del nord e ai ricchi mafiosi del sud. Un male non viene mai da solo, non fa distinzioni e nel calderone ci finiscono tutti. Oggi, grazie a corruzione e concussione, potete vantare il miglior aiuto mafioso d'Italia. Ricordi: la mafia procede alla grande laddove trova terreno fertile e indicato da politici del posto. Io la chiudo qui e l'avverto che il suo eventuale prossimo intervento, potrebbe essere non pubblicato se non conforme alla storia. E mi creda la vostra storia soffre di tanti mali da portarvi anche sopra il nostro livello. Buona sera.
 
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