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PROTEZIONE...INCIVILE

Post n°3524 pubblicato il 02 Aprile 2020 da monellaccio19
 

 

 

Siamo fatti così: a memoria non ricordo casi in cui, procedendo nell'assegnare posti, incarichi, direzioni e quanto altro faccia parte dei vertici di un'azienda o di un'istituzione, la carica da assegnare nella maggior parte dei casi, abbia soprattutto, un valore politico. Di contro nelle grandissime aziende, private o statali, si ricorre al manager esperto, ovvero, colui che non solo è pratico del settore ma è anche in grado di dirigere complessi molto grandi e notevolmente produttivi. Nel caso delle aziende statali, c'è comunque la "vicinanza" o la tessera del partito che conta molto. E' solo un modus operandi che si strascina da tempo nel nostro paese, gli esempi sono tanti, eclatanti e di incapaci ne abbiamo visti a bizzeffe.  La "Protezione Civile" italiana  ha avuto il privilegio di poter contare su ottimi elementi nel passato, gente capace di gestire le eventuali situazioni di pericolo per i cittadini italiani. Quanto stia vivendo ora, a causa del coronavisrus, è  un impegno gravoso, molto difficile: non è un'emergenza da affrontare come tante altre, è un avvenimento particolare, grave, drammatico e tragico: non bastano gli aggettivi per sottolineare quale sia il notevole sforzo richiesto per gestire la situazione. Domenico Pallaria è stato nominato capo della Protezione Civile in Calabria dalla governatrice Jole Santelli: una necessità che avrebbe consentito di avere una persona in grado di gestire l'emergenza con circa 647 persone positive e 31 decessi. Quindi una situazione in evoluzione non solo in Calabria, ma in tutto il sud. Pertanto, tra le prime operazioni di cui avrebbe dovuto occuparsi il Pallaria, era l'acquisto dei ventilatori polmonari, necessari per consentire la respirazione degli ammalati. Tutto tranquillo, semplice, nulla da eccepire, fino a quando ad una precisa domanda rivoltagli da un giornalista durante una intervista al volo, il Capo della Protezione Civile ha così risposto: "In questo preciso momento siamo troppo presi dal lavoro e poiché mi occupo di ben altro (?), potrebbe dirmi cosa sia un ventilatore polmonare?". Beh c'è da rimanere esterrefatti dinanzi a cotanta sincera ignoranza, un ingenua replica che lo ha messo in grande difficoltà, tanto da dover dare le dimissioni immediatamente! Ma ancora più deludente e inopportuna, è stata la risposta della Jole Santelli quando alla domanda perché avesse designato Domenico Pallario al comando della Protezione Civile calabrese, ha candidamente risposto: "E chi avrei dovuto nominare?". Fossi stato io il giornalista intervistatore, le avrei risposto: "A' sòretà!".  Purtroppo non ero presente e la storia finisce qua. Torno all'inizio del post: conferimenti ad hoc, adatti, azzeccati, espressi secondo capacità accertate, se ne vedono pochi in giro. La politica più dell'assegnazione è importante: più è delicata la funzione e più la nomina è politica. Questo è il nostro dramma e no da oggi! La governatrice del centrodestra, ha con la sua risposta ammesso chiaramente che "quello" aveva tra le mani, aveva fretta e non ha potuto esimersi di offrirgli l'incarico. Alla fine state a vedere che ha pure ragione lei. 

 
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