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DINAMICHE DEMOGRAFICHE

Post n°3184 pubblicato il 08 Aprile 2019 da monellaccio19
 

 

 

Tra una lite e uno scazzo, tra finte e controfinte, tra sceneggiate messe su per celia, il problema si ingrossa e comincia a pesare per le misure che dovranno essere prese. Il prossimo anno scolastico in Italia (riferimento settembre 2019) si conteranno circa 70.000 alunni in meno: ciò risulta dalle iscrizioni presentate. Non stupisce molto questo dato, allarmano tanto invece, i risultati degli  anni scolastici 2016/17, da quando cioè sono calate le iscrizioni facendoci perdere negli ultimi quattro anni più di 185.000 ragazzi. Orbene, è evidente che mancano all'appello bambini mai nati, piccoli scolari che mancano alle nostre scuole. Il dato, andando avanti di questo passo è destinato ad aumentare anno dopo anno e arriveremo alla desertificazione della popolazione scolastica. Le famiglie, nonostante le promesse fatte, hanno difficoltà a crescere, le mamme senza aiuti e regole ben definite, non sono invogliate a procreare: sappiamo tutti il perché e ne abbiamo parlato recentemente. Quindi? Come e cosa fare per intervenire sul problema che diventa scottante e impellente? Ho letto commenti da rabbrividire in giro: "Meglio così, siamo tanti e troppi sul pianeta, sfoltiamo e staremo meglio". Beh sembra dover fare una lotta per abbassare il numero stratosferico della popolazione mondiale. Una società che non si preoccupa di crescere, di aumentare la popolazione con metodo e scelte precise, è una società destinata a morire, a scomparire. Se andasse avanti così, con il piacere dimostrato da chi sia intervenuto auspicando il rallentamento concreto delle nascite, forse non ha capito che manderemo i bambini nelle scuola islamiche, impareranno tutte le regole per ottenere progresso, emancipazione maschile e femminile, concetti di libertà, l'accoglienza, l'inclusione, il rispetto degli altri e tutto ciò che non potrà insegnare la occidentale. Ho letto che tra cinquantanni, la metà dei bambini nel mondo saranno  africani e con l'Europa che sarà il continente più vecchio del globo, saremo candidati a perdere radici e cultura se non ci diamo da fare ora, adesso! Il ministro della Pubblica Istruzione, oggi incontra i sindacati per affrontare proprio questo grave problema. Ovvio che le sigle chiederanno interventi badando più ai posti di lavoro che mancheranno fatalmente, ma nel contempo, oltre a dare certezze sul lavoro agli educatori e agli insegnanti, c'è proprio quella scelta delle dinamiche demografiche che devono essere studiate per poi impostare le leggi per le famiglie, per i figli e consentire alle donne che lavorano, tutte le garanzie per procreare senza dover rischiare il posto di lavoro. Questi sono i veri problemi attuali da affrontare senza tentennare. Parlano di cazzate, di leggi che non servono nell'immediato a fare politiche che  aiutino a star meglio, a lavorare per lo sviluppo e il benessere del paese e degli italiani. 

 
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woodenship
woodenship il 10/04/19 alle 18:10 via WEB
Dopo avere visto le sceneggiate in quel quartiere di Roma,vecchio mio, debbo confessarti che non mi dispiacerebbe se ci estinguessimo: se è questo il messaggio di civiltà che mandiamo, chiudendo anche i porti e lasciando annegare le persone,allora che si scompaia pure dalla faccia della terra.Le dinamiche riproduttive non sono che l'espressione di quell'istinto di sopravvivenza della specie che le assicura la sopravvivenza.Noi,intesi come civiltà occidentale,siamo sulla via della decadenza da un pezzo.Una decadenza dovuta a più fattori sociologici e storici:il benessere non ha significato liberazione dalla schiavitù del consumismo e della produttività. Anzi ha finito per ingabbiarci sempre più in quella trappola infernale che è il consumo senza la sicurezza di un'occupazione e lo sfruttamento dell'individuo con sempre meno lacci e lacciuoli. Un tempo si diceva che avremmo lavorato sempre meno,grazie alle tecnologie.Oggi constatiamo che si lavora sempre di più e peggio,perchè con meno diritti.Il problema demografico,non si fosse accecati dall'etnocentrismo, si scoprirebbe che è globale. E che la crescita demografica è diventata l'arma dei poveri:le nazioni ricche e potenti depredano delle ricchezze dei paesi meno strutturati.Allo stesso tempo,proprio in questi paesi,l'aumento della popolazione e l'aspettativa di vita molto più ridotta, fanno si che la riproduzione divenga sempre più aggressiva ed espansiva. In Cina, dove tradizionalmente si è sempre preferito i figli maschi alle femmine,ha provocato uno squilibrio che,nei prossimi anni, vedrà masse di esemplari maschili, andare a ramengo per trovare l'altra metà del cielo,con tutte le distorsioni sociali da questo derivanti. Dunque,credo che, si fosse davvero in paesi che hanno assimilato civiltà e progresso, si tenterebbe di integrare in modo intelligente proprio quelle energie giovani che fuggono dai paesi disastrati.Il declino demografico dei paesi economicamente più ricchi,ormai è inarrestabile.Non basta predicare ed imporre misure estreme, o garantire facilitazioni:i figli sono ormai considerati alla stregua di una scelta di vita.Dunque,se non si vuole incorrere nello stesso errore cinese,arrivando magari a risultati opposti da quelli desiderati,sarebbe meglio,dicevo, cercare di governare il calo demografico praticando sia l'integrazione, che una politica intelligente di facilitazioni per chi intende metter su famiglia........Una splendida serata a te.......W.......
 
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