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« BAGNINO? BAGNINO?NON APRITE QUEL SARCOFAGO »

MAROCCHINE IN PRIMA LINEA

Post n°2939 pubblicato il 20 Luglio 2018 da monellaccio19
 

 

La guerra è dura e le donne marocchine non ci tengono a perderla, quindi battaglia dopo battaglia, aggiungono al loro bollettino di guerra le vittorie e le sconfitte. Tutto è cominciato da tempo ormai, ma la pagina Facebook "Sii Uomo", aperta qualche giorno fa, ha contribuito ad accendere gli animi e ancora una volta la reazione è stata pronta e dura. A Rabat gli uomini sono stati invitati a non consentire alle loro donne, di uscire di casa con abiti succinti o addirittura, se si recassero in spiaggia, di evitare che indossino il bikini. Beh le donne hanno replicato alla grande sempre su FB per far intendere che non c'è trippa per i maschietti marocchini: "Sii donna, fa quel che ti pare" è la pagina contrapposta a quella maschile e con le chiare intenzioni esplicitate, vi saranno molte donne che usciranno di casa e andranno al mare indossando il bikini. Proclami da una parte, ordini dall'altra, le attiviste marocchine non perdono occasioni per controbattere colpo su colpo: "Chi siete voi per impedirci di indossare quel che vogliamo? Solo degli imbecilli possono aderire ad una campagna così maschilista e indietro di decine e decine di anni". Quindi le due fazioni si sono allargate su FB e tra contrari e propensi, giù botte da orbi. Intanto sulla celebre spiaggia di Casablanca e altre molto frequentate, le prime marocchine in bikini sono là a fare le donne libere, indossando quel che vogliono. Vi garantisco che quelle  avanti con la protesta, sorprendono per ciò che hanno tenuto nascosto per tanto tempo. Lo giuro!

 
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gabbiano642014
gabbiano642014 il 20/07/18 alle 09:51 via WEB
Nelle esperienze del reale,il mio parere...Il dialogo delle donne appartenenti alla cultura islamica è un delicato equilibrio nell'osservanza regole ferree della religione.La radicalizzazione di determinate regole che si tramandano da molte generazioni,può avere riscontro solo in una nuova educazione scolastica.Il sostegno alla violenza,ai matrimoni organizzati,all'infibulazione inizia proprio nel dialogo nelle strutture scolastiche.La violenza non è il bikini, ma la libertà mancata..
 
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