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E DELLA "FAT TAX" NE VOGLIAMO PARLARE?

Post n°2880 pubblicato il 22 Maggio 2018 da monellaccio19
 

Risultati immagini per new look vendita abbigliamento curvy

 

 

Un brutto e deplorevole segnale giunge da una grande catena di abbigliamento femminile specializzata in vendite on line. Il sito del brand inglese "New Look", pone in evidenza una fastidiosa discriminazione per quanto riguarda gli abiti femminili. Lo stesso modello, costa un prezzo per le taglie da 38 a 48, mentre dalla 50 in poi, il prezzo aumenta dal 15 al 30% circa, secondo se maglietta/camicetta e/o pantalone. Un caso che ha suscitato polemiche per una scelta ritenuta discriminatoria e offensiva per le donne che debbano vestire taglie più conformate. A voler fare gli spiritosi è una sorta di "Fat tax" ossia, un tassa sulla ciccia, sulla adiposità eccessiva di alcune donne. Scoperto l'inganno poco gradito, si è sparsa la voce e in rete, le donne interessate al problema, hanno pensato bene di porre in quarantena il marchio che tra l'altro sembra fosse già in difficoltà per la chiusura di alcuni punti vendita. Inoltre, la rabbia è aumentata perché non solo sono state penalizzate le curvy, le plus size, ma tutto l'abbigliamento tipico premaman ha subito la stessa sorte con l'aggravante di considerare nell'aumento, anche l'altezza e/o il fisico esile. Insomma comunque ci si presenti all'acquisto, il prezzo cambia a parità di abito, solo perché c'è più stoffa impiegata? Più lavoro per confezionarlo? Roba da ridere e da stigmatizzare perché non sta in piedi nessuna giustificazione per questa presa di...posizione! C'è da pensare quindi che lo stesso abito petit format, dovrebbe costare meno, mentre un formato tall abbondante per dimensioni diverse, dovrebbe subire un consistente sovrapprezzo! Da non credere eppure è una verità controllata e verificata. Che aggiungere oltre a boicottare questa catena che faccia razzismo...formale eccedente oltre ogni regola di correttezza commerciale? E se altri della categoria decidessero di percorrere la stessa strada aumentando i prezzi degli abiti curvy, dove arriveremmo? Piccolo sarà anche bello, ma grande non è una colpa né una scelta di vita...stretta! Occhio agli acquisti on line.

 
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prolocoserdiana
prolocoserdiana il 22/05/18 alle 09:32 via WEB
Buongiorno. La depressione è sentirsi come se si avesse perso qualcosa, ma che non si ha idea di quando o dove si sia perso l’ultima volta. Poi un giorno ci si rende conto che quello che si è perso è noi stessi. Nel post odierno, oltre le notizie su Sal, mi sono permessa di trattare un argomento che mi sta particolarmente a cuore come medico e persona. Buona giornata, Sabrina PS. Non posso che affiancare il mio al tuo pensiero. Credo anche che ci sia poco da ironizzare considerato che ciò che hai postato corrisponde alla cruda realtà e che in tutti più importanti magazine per donne esistono queste differenze. Da noi, in un negozio di lusso, una taglia 38-39 costa un tot, se sali verso la 40 o più paghi quasi il doppio!!! Credo che dovremo tornare all'antico: la nostra sarta o sarto di fiducia e al diavolo le grandi catene commerciali...Sabry
 
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