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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Dopo tante notizie sciocche, orrende, fasulle e gossippare, questa è una di quelle che se potessimo leggerne una al giorno, non ci deprimeremmo e conserveremmo un po' del nostro ottimismo e di speranza per questo mondo che pare voglia annientarsi da solo. L'amore, il benedetto amore che in una qualunque forma lo si esterni, rimane sempre tale e non ha altri etimi per essere identificato. Un sentimento che si può provare sempre, non vi sono limiti di età e adulti o bambini, ciascuno a modo suo, si adopera per dimostrarlo e per testimoniarlo alla persona amata. E lei, la bambina francese di quattro anni, ha pensato bene, spinta da quel forte e radicato sentimento, di lasciare in piena notte la casa della nonna, per raggiungere il suo amato percorrendo al buio tre chilometri in piena desolazione. Non è riuscita la sua impresa, "purtroppo" una signora che usciva da un night club alle sette di mattina, l'ha notata con la sua vestaglietta e le sue ciabattine e si è allarmata. Fosse rimasta ancora nel club non avrebbe infranto il sogno della piccola: giunta la polizia, avvertita tempestivamente dalla nottambula, la bambina non ha avuto alcuna difficoltà a raccontare quanto si accingeva a fare: voleva raggiungere l'abitazione del suo amichetto perché fremeva di passione, non voleva aspettare l'indomani dove l'avrebbe rivisto all'asilo! Raga' che dire? Ci siamo innamorati tutti, a tutte le età magari, ma il gesto supremo della piccola francese è unico, sublime nella sua innocenza.
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