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"TANTO GUARISCO LO STESSO"

Post n°4145 pubblicato il 01 Gennaio 2022 da monellaccio19
 

 

 

 

Gli ultimi mesi del 2021 sono stati molto movimentati per l'agitazione dei no-vax che montava giorno dopo giorno. Le  loro capricciose e perniciose posizioni  creavano imbarazzo per tutti gli altri italiani rispettosi di norme e regole.  Tra le tante storie capitate tra costoro, v'è stata una che mi ha colpito molto: un uomo di 48 anni, Alessandro Mores di origini veneziane e residente a Thiene, è stato colpito dalla covid e ricoverato d'urgenza. Il 28 dicembre la sua condizione è peggiorata e quindi, trasportato d'urgenza all'ospedale di Vincenza, l'uomo ha rifiutato categoricamente l'intubazione, nonostante i medici lo abbiano avvertito che gli restavano poche ore di vita. Il figlio più grande gli ha telefonato, lo ha implorato piangendo: "Papà accetta le cure...", ma lui fermo sulle sue posizioni intransigenti, ha negato ogni tentativo di salvargli la vita e dopo un po' è deceduto. Una famiglia distrutta, moglie e tre figli sapevano quale fosse la sua idea sul vaccino, tutti gli amici sapevano, sui social rivendicava la sua libertà e la sua posizione indiscutibile. Coerente sino alla fine, Alessandro non ha mollato e ha pagato il prezzo del suo diniego, tuttavia, nel rispetto che comunque si deve a una vittima, vorrei proporvi alcune considerazioni: la sua illusoria coerenza che lo ha condotto alla morte, è stata irriguardosa verso la sua famiglia? Un figlio che ti chiede di accettare le cure per salvarsi la vita, meritava un'attenzione diversa, o no? Il suo lavoro, i suoi amici, i suoi colleghi, oggi che non c'è più, battono le mani per la sua fermezza d'animo, oppure sono a piangerlo senza se e senza ma? Un uomo solo, senza famiglia e senza cari, avrebbe comunque diritto a negare l'aiuto o avrebbe il dovere di rispettare la sua vita...a prescindere? Infine, la sua risposta convinta è stata "Tanto guarisco lo stesso", dimostra che fosse veramente convinto della sua sopravvivenza e quindi al di sopra di ogni credo? Protervia e arroganza pagano?

 
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monellaccio19
monellaccio19 il 01/01/22 alle 17:56 via WEB
Hai vissuto un'esperienza drammatica e hai sostenuto una grande prova di coraggio. Apprezzo molto il tuo racconto: è vita vissuta e comunque siano andate le cose, farà parte del grande libro che racconterà un domani lontano, quello che sia accaduto per un maledetto "virus" che ha sorpreso tutti e che abbia mietuto milioni di morti in tutto il mondo. Certo non finisce qua: finirà solo quando saremo tutti colpiti e manifesteremo pochissimi segni e innocui, della epidemia. In questi ultimi giorni sta accadendo proprio questo: gente infettata che a parte qualche linea di febbre avuta per mezza giornata e qualche altro sintomo poco importante, altro non patisce: tra i mei tre amici "famosi" di cui parlo spesso, due sono stati coinvolti in famiglia: mogli e parenti tutti colpiti ma asintomatici, tutti relegati in casa a grattarsi i gomiti senza problemi. Non ne ho parlato prima per non spaventarvi, ma anche mio figlio è a casa con i suoi: la mia nipote più grande che ha cenato con tutti noi la vigilia di Natale, è positiva! Come vedi, una situazione all'inizio allarmante ma con un comune denominatore: tutti a casa asintomatici ma positivi. Espleteranno tutti i rituali obbligatori e poi via per ritornare quanto prima alla vita normale. Stiamo tutti a romperci le scatole e tutti che invidiano me e mia moglie che siamo fuori dalla...agone! Siamo alla terza dose già fatta da tempo e pare che proprio noi siamo i meno colpiti!!!! La stiamo prendendo alla leggera per non drammatizzare, ma per ora i giorni trascorrono e le situazioni non cambiano grazie a Dio. Il deltacortene che tu hai ingerito quel giorno, io lo assumo dal 2007 ogni giorno ininterrottamente: agli inizi in dosi massicce e poi, una volta superata la crisi patologica renale, ridotta a 0,5 mg. per mantenere la situazione sotto controllo. Un farmaco che "magicamente" mi ha tirato fuori da un brutto "momento", non è la panacea ma è la dose per non far progredire la mia cronicità. Mia cara, siamo sotto tiro, ma altro non possiamo fare: potranno raccontarci tutte le verità che vorranno, ma le pecore matte vanno tenute tutte...nel gregge e andare avanti. Dio è con noi. Affidiamoci a LUI e amen. Bella serata Giova, ti abbraccio.
 
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