Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
scampoli, ritagli, frizzi e...lazzi

Area personale

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 176
 

Ultime visite al Blog

monellaccio19hesse_fVince198cassetta2bubriskaDoNnA.SOgniGiornoRingraziogianor1Sono44gattinfilax6.2apungi1950indiksalemonellaccio_19feelineDott.Ficcaglia
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

 

« OPINIONE AZZARDATA O PRO...UNA ORDINARIA SERATA COME TANTE »

IERI OGGI E...DOMANI?

Post n°3806 pubblicato il 30 Gennaio 2021 da monellaccio19
 

 

 

 

Da piccolo, era un classico ascoltare la mia mamma quando ero a tavola, la sua voce fuori campo, perché occupata a far altro ai fornelli: "Mangia!" diceva l'apprensiva genitrice! Quale bambino a tavola non è stato mai distratto da qualcosa?  Come definirlo? Un consiglio, un ordine, un invito semplice e perentorio? Abbiamo tutti subìto di queste "attenzioni" da parte dei nostri genitori: da ragazzini dovevamo stare in riga, avevamo lo sguardo di mamma e/o papà dietro il collo, non potevamo e non dovevamo distrarci: "Hai lavato i denti?" "Si, mamma!" "Con il dentifricio?" "No, mamma, con LUX, il sapone di nove stelle su dieci, guarda i denti come brillano!". "Carletto, hai fatto i compiti?" "Si, mamma!" "Tutti? Hai già finito?", "No mamma: io  li faccio sempre a rate, con comode dilazioni...li fai e non ti accorgi di averli fatti!". Questo fino ai primi colloqui con gli insegnanti...dopo, a casa, si scatenava l'inferno! Uscivo dal bagno e mia madre entrava di corsa e annusando l'aria come un segugio, esclamava: "Dimmi la verità, hai fumato?", "No mamma, te lo giuro!" Il bagno sembrava una taverna turca per soli uomini, il fumo nonostante la finestra aperta, si tagliava con un...grissino! Uscivo dal bagno con una rivista e mio padre mi bloccava immediatamente: "Cos'hai là dietro?", mi chiedeva mentre io, maldestramente, cercavo di nascondere il corpo del reato. Mi strappava dalle mani la rivista "Bang" (spinta ma non troppo per quei tempi) e mi minacciava: "Guarda che quelle cose lì fanno diventare ciechi!" "Ma quali cose, che dici babbo?" E poiché, erroneamente, ritenevo mio padre un ingenuo: "Io guardo solo le figure, non leggo!", "Appunto, disgraziato!". E giù scappellotti che li ricordo ancora...però cieco non sono diventato. Sono cambiati i tempi è vero, però l'apprensione dei genitori è la stessa mentre cambiano i contesti, le cause, le ansie e le apprensioni: "Esco, pa' prendo la macchina!" "Mi raccomando, non correre!". "Vado fuori con gli amici!" "Non fare tardi!", "Vado fuori per il fine settimana!". "Hai il cellulare? Chiama!". Oggi è così: siamo chiamati a prestare attenzione ai nostri figli, ci relazioniamo e li richiamiamo all'ordine, al rispetto verso se stessi e verso gli altri. Domani non so come sarà, come potranno i genitori vedere i bambini e i  ragazzi: che occhi, quali cure avranno per loro, quali saranno i richiami?  Cosa mai potrà preoccuparli perché debbano raccomandarsi? Dovrei porre un bel grande "SE" dinanzi alla frase: "SE ...vorranno preoccuparsi!". Lo dico perché già oggi i segnali sono inquietanti, i decessi, le iniziative prese plagiati da personaggi oscuri e convincenti, la poca attenzione verso i ragazzi che smanettano da mane a sera, depongono contro la cura dei genitori che prestano insufficiente premura nell'interessarsi alle azioni dei figli. Domani francamente sarà peggio se i presupposti sono quelli odierni. 


"Quando ero piccolo i miei genitori hanno cambiato casa una decina di volte. Ma io sono sempre riuscito a rintracciarli". (W.Allen)

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Rispondi al commento:
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 30/01/21 alle 14:21 via WEB
Credo che fra un ieri, il mio ieri, e un oggi esista una distanza epocale. Mamma si preoccupava perchè mi comportassi bene, perchè rincasassi presto, perchè non frequentassi brutte compagnie. Io subivo queste pantomime che detestavo, così di comune accordo con mio marito decidemmo di non "raccomandare" troppo. Abbiamo sempre detto a nostre figlie: "Usa la testa" e, quando vivevano fuori casa di telefonare: dalla loro voce passavano più informazioni di quante ne passassero da messaggini. Quello che mie figlie in un futuro ancora lontano diranno ai loro figli, anche se sono molto più preoccupata semmai di che prospettive loro avranno vista la situazione di oggi. Ad ogni modo sono convinta che i figli vadano innanzitutto ascoltati, a volte anche interpretati, seguiti, educati e che alcuni paletti siano sacrosanti. Buon pomeriggio, Carlo :)
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963