Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
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« TRADIMENTI? NO! LE CORN...SIAMO SUI SOCIAL...MA DA SOLI »

C'ERA UNA VOLTA...LA NONNA

Post n°4856 pubblicato il 28 Marzo 2024 da monellaccio19
 

 

 

 

 

 


Dobbiamo ammettere che il tempo in cui viviamo, sia frutto di un passato "volutamente" dimenticato e sostituito dalla modernità a tutti i costi. C'è chi resiste e continua a mantenere uno standard necessario, basato sulle tradizioni e le basi gastronomiche di un tempo. Non a caso, in giro per l'Italia vi sono posti, luoghi caratteristici, dove si mangia con il piacere di un tempo e se ci fate caso, spesso nell'insegna del locale, osteria o trattoria che si voglia, c'è un nome insostituibile: NONNA. Ho ricordi non più nitidi dei miei nonni e ricordo poco di loro, tuttavia, per quanto riguarda la cucina e le specialità di un tempo, grazie ai miei genitori (in seguito anche grazie a mia suocera), il tempo non si è mai fermato e gustose tradizioni culinarie di quando ero un ragazzino imberbe, sono ancora presenti: mia moglie continua con alcune specialità di un tempo che non mancano mai sulla nostra tavola. Un vecchio mio zio, era solito dire, quando la tavolata degli anni '50 era bella ricca: "Mi piace la domenica perché non si lavora e si mangia bene".  Orbene, io non sono tra quelli che seguono i "cuochi" di oggi sempre in tv e sempre a spettacolarizzare la gastronomia: sono a sbaragliare tutto quel poco che siamo riusciti a trascinarci dal nostro passato e a cancellare quel poco che abbiamo imparato dalla...nonna. Se avessimo portato più rispetto, se chi interessato, avesse studiato a fondo e conservato le indicazioni, i suggerimenti e le disposizioni culinarie di oltre settanta anni fa, oggi mangeremmo meglio, sperimentando il moderno che avanza con le nuove ricette che  ereditano il sapere di un tempo, coniugandole con l'evoluzione e l'apprendimento necessario. Ma voi, quando siete a tavola, siete con la testa rivolta anche al passato o guardate solo avanti?

 

 

 
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Commenti al Post:
nel.silenzio.di.noi
nel.silenzio.di.noi il 28/03/24 alle 11:53 via WEB
Buon giorno Carle'. Un post dedicato alla nonna. oh! Che gioia, La figura più centrale della mia vita. Mi ha cresciuta. Vivevo con i nonni. Una volta le famiglie, erano nonni, genitori e anche zii e cugini, in certe situazioni. La cucina della nonna, vive in me. Tutto ciò che mi ha insegnato, non è morto. Buone giornata, ed un sorriso.. mio caro amico.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 28/03/24 alle 12:43 via WEB
La nonna in questo caso, è il tramite, ossia, mi servo di lei per rilevare come l'attuale gastronomia, quella governata anche in tv dai grandi chef, non tiene conto abbastanza delle tradizioni, della cultura gastronomica di un tempo. Bastebbe studiare un po' di più le vecchie ricette e sicuramwente sarebbero propedeutiche per la nuova cucina. Coniugare antico e moderno, sarbbe l'ideale per non perdere pezzi della nostra storia alimentare. Una splendida giornata carissima Sprint.
(Rispondi)
 
elyrav
elyrav il 28/03/24 alle 12:43 via WEB
Io sono sempre rivolta al passato ... magari è un difetto ma sono così. Serena giornata
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 28/03/24 alle 12:45 via WEB
Brava. Tagliare i ponti con il passato, serve solo a rinuciare alla nostra storia, alla nostra cultura e alle nostre tradizioni. Buon pranzo mia cara Ely.
(Rispondi)
 
 
 
elyrav
elyrav il 05/04/24 alle 07:45 via WEB
Concordo :) buona giornata
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 05/04/24 alle 08:01 via WEB
Grazie. Sereno w.e. Ely.
(Rispondi)
 
Vince198
Vince198 il 28/03/24 alle 12:53 via WEB
Ricordo che mia madre ebbe nelle sue disponibilità un quadernetto, quelli con la copertina nera e una riga rossa, di proprietà di sua madre, mia nonna Maria Adelaide, in cui erano scritte molte ricette del tempo: primi anni dell'altro secolo, dal 1920 in poi! Ricordo molto bene la bontà di quei piatti, semplici e m olto gustosi. Oggi .. beh .. a parte qualche usanza che si perpetua nella mia casa, effettivamente mi manca quel tipo cucina. Certi sapori sembrano essere diventati in qualche caso un .. pio desiderio! A tavola sono una specie di "struzzo" anche se qualche preferenza l'ho, ovviamente. Questo insegnamento l'ho ricevuto da mia madre quando, da ragazzino qualche volta feci i capricci a tavola. Una ramanzina su quelli che non mangiano tutti i giorni, che mangiano poco e male e così sono tornato con i piedi ben piantati per terra. É quello che ho cercato di inculcare nella testa dei miei ragazzi, per la verità con alterne fortune. Qualche volta, durante il pranzo o la cena effettivamente penso a quei tempi, tuttavia mi reputo fortunato perchè "i cuochi" che ci sono in casa se la cavano ugualmente bene usando, soprattutto, componenti naturali. Vista l'ora .. buon pranzo a te.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 28/03/24 alle 17:25 via WEB
A quei tempi le tavole erano genuine, certo non ricche e vistose come oggi, si amngiava con ciò che passava il convento. Tuttavia, la domenica non si poteva trasgredire: si doveva stare a tavola e sempre con cibi "poveri" ma genuini, ci si abbuffava. Erano i tempi in cui, quando avanzava la pasta con il ragù, la sera chi cenava, finiva la pasta avanzata. Fare i capricci da ragazzini allora era un lusso che si pagava caro: o mangi questo. oppure ti alzi e te ne vai. Il tempo e l'intrusione delle grandi novità, pian piano, ci hanno rubato molto delle nostro tradizioni: le colazioni e le merende erano tutte basate sul pane anche raffermo, oggi tutto è Kinder Ferrero e con la sua vasta gamma di prodotti, i bambini cambiano ogni giorno....fatti un'idea!!!! Basterebbe far girare di più quei...quaderni a cui fai riferimeno (acccade acconra) e culòtura e tradizioni, avrebbero più spazi, anche nella cucina attuale. Bella aserata Vince.
(Rispondi)
 
Spiky03
Spiky03 il 28/03/24 alle 16:23 via WEB

Sono da sempre per la cucina classica, i piatti di una volta. Quando sono venuta dalle tue parti, tra i vari ristoranti che abbiamo provato, tutti ristoranti molto chic, ci siamo fermati poi a mangiare in una trattoria nella vecchia Bari e devo dire che quando siamo usciti eravamo tutti molto soddisfatti di aver mangiato veramente bene.
Certo in cucina ci vuole passione e inventiva e molti piatti di una volta, magari rielaborati con cura sono anche buonissimi.
Però a me che piace mangiare e mangiare bene, me ne frego di quei piatti elaborati manco fossero opere d'arte del Louvre. Per poi finire a pagare un rene umano ciascuno.
Diverso è il mio giudizio sui pasticceri, mangerei tutto quello che creano.
Buon proseguimento di giornata a te monel:)

(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 28/03/24 alle 17:39 via WEB
No perché io sia barese, ma la nostra cuciina popolare e schiettamente genuina, resta sempre di riferimento. Sono con te e mi comporto come te. Mia moglie è, al contrario, disponibile alle prove: quando siamo fuori a pranzo o con gli amici, se vi sono proposte di cibo mai provato, lei subito oordina per conoscere. Una pazza da legare e ogni volta, sotto il mio sguardo preoccupato, ordina sorridendo e guardandomi di traverso. Comunque ha coraggio: mangia ciò che ordina a scatola chiusa, ma se non gradisce, quel piatto viene definitivamente cancellato. Io invece, sono tacciato da lei e dagli amici, come il più noioso della tavolata: mangio ciò che conosco!!! Assaggiare? Tento con un solo boccone, se mi va bene, forse potrei riprovarci una prossima volta. Prudenza, non mi faccio prendere per la gola. Ciao Spiky, grazie e bella serata.
(Rispondi)
 
hesse_f
hesse_f il 28/03/24 alle 17:09 via WEB
ho fatto un sogno una notte, in cui cucinavo un pranzo degno di Babette, al risveglio però la realtà mi ha rimesso in riga. Non so e non amo cucinare, i "cuochi" di cui scrivi, non hanno nome, né visi, per me. Passato, presente, futuro... io in cucina resterei per sempre all'anno 0. E...ringrazia tua moglie!
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 28/03/24 alle 17:44 via WEB
Beh, anche nei sogni ti tratti bene, solo che svaniscono e resti a bocca asciutta. Ne prendo atto, non è una cattiva azione, hai dei limiti ma non sono poi preccupanti: sei oltre, ovvero, sei nel futuro prossimo venturo, quando mangeremo un paio di "pillole" e avremo abbondantemente mangiato. Bella serata e comunque...buona cena. PS. Il mio 53%, dopo 56 insieme, non ha più bisogno di essere ringraziata. Già fatto... Bye cara.
(Rispondi)
 
cassetta2
cassetta2 il 28/03/24 alle 18:15 via WEB
I miei nonni litigavano sempre. Mia nonna, pur di avere l'ultima parola ha insultato mio nonno anche nel testamento. E lui per ripicca le ha fatto la lapide sbagliata, le ha aumentato l'eta' di dieci anni.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 28/03/24 alle 18:41 via WEB
Capisco e nasce una domanda spontanea: "Hai mai controllato il tuo DNA con quello dei tuoi avi?".
(Rispondi)
 
OgniGiornoRingrazio
OgniGiornoRingrazio il 28/03/24 alle 19:22 via WEB
Se cucino io solo avanti :( Ma se cucina la mia mamma ,ogni boccone è un viaggio a tre tempi *_* passato ,presente e futuro. Se poi penso alla nonna ,sempre china ad impastare,mescolare,tagliuzzare ,sorridere e rinfrancare ..vabbe,il magone è assicurato.Buona serata*_*
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 28/03/24 alle 19:50 via WEB
Questo vuol dire che sei toccata sensibilmente nell'anima e non è solo una questione di gusto. Tu puoi ancora godere della loro "compagnia" e trarne tutti i vantaggi. Spero per tanto tempo ancora. Bella serata Simona.
(Rispondi)
 
DoNnA.S
DoNnA.S il 28/03/24 alle 21:02 via WEB
Io sono nel passato anche per la cucina. Piatti semplici e qualche ricetta della nonna. Buona serata :)
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 29/03/24 alle 08:07 via WEB
Brava, non allontanarsi mai dalle nostre radici e dalle nostre tradizioni. C'è sempre spazio per il nuovo e il moderno, anzi, entrambi possono coniugarsi perfettamente. Sereno Sabato Santo.
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