Dichiaro immediatamente che non conosco, anzi è la prima volta che incrocio scorrendo le cronache italiane, il cantante Coez. Mai sentito la sua voce, la sua musica, i suoi dischi. Fa parte della pletora assai numerosa dei nuovi cantanti italiani, anzi lui credo sia tra i primi, visto che ha iniziato da una dozzina d'anni la sua attività professionale. Detto ciò, mi ha molto incuriosito una sua fervida e puntuale affermazione apparsa sui giornali: "C'è stato un gran momento per la musica italiana, guardando la classifica mi chiedo se stiamo sbagliando noi qualcosa o non state capendo più niente voi". Accidenti, ho riletto attentamente la sua sparata e mi sono stupito, ovvero: uno della parrocchia ha da ridire sui colleghi che frequentano la sua stessa chiesa! Un giovane fan è intervenuto e: "Finalmente c'è qualcuno che lo dice che c'è tanta merda in giro". Oh bella questa, non mi sono mai interessato al genere e a costoro, la loro musica, le loro interpretazioni non mi interessano assolutamente specie quelle esasperate, azzardate che tendono a bullizzare loro stessi e i fan pericolosi che si appassionano. Quindi la discussione che è nata in rete e sui giornali, porta a posizionare due squadre che non sono d'accordo: coloro della prima ondata a cui appartiene Coez e tutti gli altri amati, protetti e proposti da Amadeus nei festival di Sanremo (quelli fatti e da fare ancora), tanto per fare un esempio. La discussione quindi ha chiarito un punto fondamentale secondo il mio parere, tutto è nella frase espressa: "...stiamo sbagliando noi qualcosa o non state capendo più niente voi". Ecco, questa la sintesi essenziale: non stiamo capendo più niente noi ragazzi anziani, poiché non riusciamo a connetterci, a flirtare con il genere proposto. Non insisto, ma ascoltati una volta, non ritorno mai sugli stessi nomi. Avete capito Maneskin? Siete come tutti gli altri, però vi guidano persone molto in gamba. Siete come la politica italiana.
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