Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
scampoli, ritagli, frizzi e...lazzi

Area personale

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 176
 

Ultime visite al Blog

DoNnA.Smonellaccio19Dott.Ficcagliacassetta2Noneraunsognohesse_felyravVince198OgniGiornoRingrazioArianna1921sirianna15Anima.in.Volosurfinia60spalmierosharryhallerhes
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

 

« A FLA'...NON TI INQUIETARE!CHE CI GIOCHIAMO? UN GELATO! »

AMERICA E SINDACATI: STA CAMBIANDO LA MUSICA

Post n°4303 pubblicato il 21 Giugno 2022 da monellaccio19
 

 

 


 

Da ragazzo, mi colpiva molto, quando vedevo nei film americani, un dipendente che veniva licenziato su due piedi, raccoglieva la sua roba personale dalla scrivania e l'immancabile piantina, riponeva tutto in uno scatola e lasciava l'azienda. Ancora oggi, va così: si va via subito con la scatola e  negli USA, nessuna protezione, tanta meritocrazia e alla prima che combini, fai...il cartone e smammi! Purtroppo per loro, il posto privato non ha tutele, si lavora veramente e si dimostra sempre il proprio zelo e il continuo impegno. I sindacati in America, sono pochissimi: operano maggiormente nel pubblico, laddove sono garantite le condizioni di lavoro e quant'altro sia diritto di un lavoratore, indi dimostrano la loro "necessaria" presenza. Nel privato purtroppo non si decolla, nonostante i tanti sforzi, i numerosi tentativi, sono pochi i lavoratori che possono contare su un solido appoggio sindacale. A voler fare paragoni con noi italiani, c'è  un abisso tra i nostri e i loro: tutele, protezioni e rappresentati sindacali sono nella bambagia, specie nel pubblico come ampiamente dimostrato da Checco Zalone in un suo celebre film.  Quindi come dicevo, nessun accostamento tra noi e loro e gli USA finora senza grandi sindacati a copertura dei moltissimi lavoratori, gli americani non sono caduti in miseria, laggiù chi vuol lavorare in un modo o nell'altro, trova sbocchi in attesa di trovar di meglio. La musica sta per cambiare, i primi segnali sono arrivati da colossi come Starbucks e Amazon: questi due gruppi hanno dovuto cedere turandosi in naso per le reali pressioni dei lavoratori che non hanno mollato l'osso fino a quando non hanno ottenuto le prime cautele. Ora pare sia la volta di Apple e anche per loro si intravede la possibilità di organizzarsi in un sindacato apposito. Cominciano a muoversi le grandi aziende, fosse per loro non concederebbero nulla ai lavoratori, ma quando hanno capito che esiste lo sciopero quello vero e compatto, allora rischiare di non produrre, diventa un problema serio. Spero tanto che si realizzi il sogno, il progetto dei lavoratori americani e i neri sono i primi a battersi contro i "padroni". Finalmente i bianchi hanno capito che laggiù l'unione fa la forza e credetemi, in America non si scherza: si avranno più garanzie e non ci sarà trippa per gatti!!! 


 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://gold.libero.it/monellaccio19/trackback.php?msg=16377928

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
g1b9
g1b9 il 21/06/22 alle 18:47 via WEB
Era ora ed è giusto per i lavoratori e le grandi aziende devono cedere e cederanno per forza. Sono diventate enormi , anche costringendo alla chiusura i più piccoli, che erano l'ancora di salvataggio per i licenziati. Credo e spero fermamente che queste multinazionali dimentichino di volere un mondo di formichine al loro servizio,e che poi, unite diventerebbero un gigante difficile da battere, poichè la volontà e l'unione sono molto più potenti dei miliardi! E' stato una gioia tornare a lasciarti un saluto.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 21/06/22 alle 19:09 via WEB
Ora con pazienza, dovranno costruire partendo dalle grandi aziende, quel grosso macigno di un sindacato moderno e pronto a tutelare la dignità e i diritti dei lavoratori. Egoista, il piacere è stato anche mio, nel leggerti!!!!! Bella serata Giovanna.
(Rispondi)
 
elyrav
elyrav il 22/06/22 alle 08:11 via WEB
Sperando bene perchè qui si va sempre peggio. Non so in america come si va ma anche qui in Italia non è che nel privato si stia poi così bene. Nel pubblico c'è il pro e il contro. Hai diritti ma sei pagato poco. Serena giornata
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 22/06/22 alle 08:30 via WEB
Beh, noi se non ci facciamo riconoscere in ogni nostra manifestazione e/o comportamento, non saremmo più italiani. Il nostro distintivo è unico!!!! Buon giorno Ely.
(Rispondi)
 
 
 
elyrav
elyrav il 22/06/22 alle 09:54 via WEB
Già e non so se è proprio positivo ... buongiorno :)
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 22/06/22 alle 10:24 via WEB
Infatti, non lo dicevo dandomi delle arie, ma lo sottolineavo con amarezza. Bye cara, buon lavoro.
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
 
elyrav
elyrav il 22/06/22 alle 11:52 via WEB
Sì sì avevo capito :/ eh va beh ... buon pranzo :)
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 22/06/22 alle 11:59 via WEB
Buon pranzo a te mia cara.
(Rispondi)
 
Vince198
Vince198 il 22/06/22 alle 10:10 via WEB
Penso a un sano equilibrio fra meritocrazia e mantenimento del posto di lavoro. Difficile non impossibile. Dopo aver letto un'inchiesta del giornalista di Repubblica Stefano Livadiotti "L'altra casta dei sindacati", mi sono reso conto che anche questi rappresentanti dei lavoratori e della tutela del lavoro, in particolare nel settore privato, è spesso come un predicar bene e razzolar male. Non mi dilungo su certe "arguzie" dei ns. sindacati altrimenti ti tedierei con lunghi esempi che sono nella realtà, per cui mi limito a esprimere la mia condivisione su quello che hai scritto e che avviene dall'altra parte dell'Atlantico nell'importante mondo del lavoro che poi è quello che genera di tutto e di più, per i "Capi" profitto, per gl impiegati fonte di una vita possibilmente decorosa. In fin dei conti gli Usa sono nati non certo per motivi nobili - simil fregnacciume che mi fa sorridere quando si arriva al dunque - ma per il business. Il business è l'anima che gravita da quelle parti: non vedo altro. Ciao Carlo, buona giornata ^___^
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 22/06/22 alle 10:30 via WEB
I nostri sindacati, pur nascendo in contesti battaglieri e giusti, pur consolidandosi con severità e fermezza, nel lungo tempo sono caduti nelle grinfie della politica, assumendo atteggiamenti e modi tipici del fare politico. I rappresentanti sindacali in seno alle grandi aziende, godono di grandi benefici e si possono assentare quando e come vogliono. I capi e le loro segreterie, si assegnano stipendi e benefici pensionistici molto sostanziosi. Insomma, meglio rappresentarli che essere rappresentati. Capisci a' mmè!!!!! Buondì carissimo Vince.
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963