Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
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VIENI QUA...NON TI FACCIO NIENTE!

Post n°4248 pubblicato il 22 Aprile 2022 da monellaccio19
 

 

 

 

Abbiamo il potere di creare discussioni e contrasti sempre e comunque. A Londra è nato uno scontro piuttosto animato, su un problema molto particolare e sensibile: si litiga se dare un schiaffo a un bambino, da parte del genitore, sia o meno un reato. Intanto e per essere in tema, in Scozia e in Galles, questa situazione è vietata per legge, ovvero, i bambini non possono essere schiaffeggiati nemmeno dai genitori. Su questa posizione delle due importanti regioni della Gran Bretagna, anche a Londra si pensa di introdurre lo stesso reato perseguibile a norma di legge. Lo scontro è tra il segretario di stato del Regno Unito che sostiene fermamente il diritto dei genitori di schiaffeggiare i figli quando v'è la necessità e Dame Rachel de Souza, esperta degli indipendenti  del governo di Londra, per i diritti dei bambini: "Detesto assolutamente e sono contraria alla violenza di qualsiasi tipo contro i bambini". Beh, c'è materiale a sufficienza perché lo scontro politico si accenda e divenga verboso e perentorio. Il Segretario di Stato Zahawi è convinto che vi sia una importante differenza tra una "pacca" o un buffetto sulla guancia e una violenza vera e propria da parte dei genitori: in tal caso la legge inglese prevede già questo reato e lo punisce duramente. Fronte aperto e profondo, si discute  molto e credo che si debbano anche intendere sul reale significato di mollare un ceffone o schiaffo pesante o se sculacciare, dare una pacca da qualche parte, ma in maniera certamente leggera. Insomma, esasperare i toni non serve, non tutti gli stati europei sono allineati per le punizioni corporali sui bambini: 34 stati sono per un completo divieto di toccare i bambini, altri invece tra cui l'Italia, questo divieto specifico non esiste, ovvero entra in vigore come in Inghilterra, solo se è violenza vera e propria contro un bambino. Pertanto e concludo: come facciamo a stabilire quanto possa essere violento un ceffone o una sculacciata? Discussione aperta... 

 
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Commenti al Post:
elyrav
elyrav il 22/04/22 alle 09:54 via WEB
Bah guarda i miei quando me le meritavo me le meritavo. Non sono morta, sono sopravvissuta e sono educata. Mia figlia che guai toccarla perchè altrimenti chissà che succede sinceramente qualche sculacciata in più se la sarebbe meritata e se la meriterebbe. Generazioni a confronto e non è che lei sia più equilibrata di me, anzi!!! Serena giornata
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 22/04/22 alle 10:06 via WEB
Confronti e comparazioni con il passato è difficile farne. I tempi sono cambiati e la tutela dei bambini è molto ferrea. Il punto attuale non è la violenza estrema e magari insistita, ma l'autorità conferita ai genitori, di essere maneschi ma in maniera leggera e palliativa. Sulla violenza tutti gli stati occidentali sono allineati: è un reato molto grave e viene punito severamente. Mentre le decisioni per molti stati, sono riferite alla sculacciata non sonora, alla pacca-buffetto ecc.ecc. E qua che la discussione trova gente per il sì e per il no. Buon giorno Ely.
(Rispondi)
 
 
 
elyrav
elyrav il 26/04/22 alle 08:29 via WEB
La violenza mai! Certamente ci mancherebbe. Ma manco come stanno crescendo i ragazzini adesso. Protetti come nella bambagia e i primi no o i primi dissensi gli pare di vivere il disastro più totale. Serena giornata
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 26/04/22 alle 08:37 via WEB
Appunto, c'è da lavorare molto con la santa pazienza, ma agire manescamente con un pizzico di violenza, mi sembra eccessivo e improponibile. Bella giornata Ely.
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
 
elyrav
elyrav il 26/04/22 alle 09:52 via WEB
Certamente. Buona giornata :)
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 26/04/22 alle 10:11 via WEB
Un caro saluto e piacevole giornata.
(Rispondi)
 
Vince198
Vince198 il 22/04/22 alle 10:03 via WEB
Ho preso una caterva di legnate dai miei da bambino, ragazzino: un diluvio. Una volta si usava così: prima legnate e poi discussione. Incredibile! Solo discussione, ricordando quello che ho patito io alla loro età. Il fatto è che da ragazzo, giovincello, ho avuto un carattere molto aggressivo, rispondevo male etc. e allora i miei "han rimbrottato a modo loro". Finchè possibile si deve dialogare, sforzarsi di farlo, non essere aggressivi fisicamente, semmai ammonire duramente. Ma non sempre si riesce, specie se uno è stanco, poco lucido...
Non smetterò comunque, mai, di amare i miei vecchi che se ne sono andati da tanti anni e non me ne ferega niente se da ragazzino mi hanno pestato di brutto. Avevano ragione loro, lo stronzo sono stato io!
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 22/04/22 alle 10:17 via WEB
Ecco appunto: i tempi cambiano e le necessità vanno riviste. Ne abbiamo prese tutti di legnate, cinghiate e ceffoni, nessun bambino nel tempo, nel lungo tempo, ha serbato rancore verso i suoi. Crescendo quasi tutti si sono resi conto delle marachelle più o meno gravi e quindi riconoscono che hanno meritato pienamente il castigo manesco. Orbene, i tempi attuali sono molto chiari: la violenza sui piccoli in tutti gli stati occidentali, viene riconosciuta come reato gravissimo e punibile. Oggi invece si discute in alcuni stati, se rimanere osservatori nel caso in cui si proceda da parte dei genitori, in rimbrotti verbosi, sculacciate non pesanti e qualche buffetto teso a far intendere lo sbaglio del piccolo. Pertanto, in Inghilterra si sta decidendo se omologarsi alla Scozia e al Galles, punendo comunque anche il semplice buffetto, oppure lasciare libero il genitore di intervenire alla bisogna con interventi "tangibili" ma no violenti. Ovvero, una patria potestà in grado di educare e formare il bambino senza essere violenti...seppur maneschi. Buondì Vince.
(Rispondi)
 
 
 
Vince198
Vince198 il 22/04/22 alle 10:53 via WEB
Tutti maestri.. Mah! Ad es. in Svezia se provi a dare pubblicamente uno scappelloto a un ragazzino che scalcia e non vuole ragionare, ubbidire, il genitore che si azzarda finisce dritto in galera. Sarà che sono "vecchia scuola" eppure esistono casi in cui, se non si riesce a far ragionare un capoccione, uno scappellotto sulle natiche non è poi così dannoso. Bisogna essere fortunati: avere figli ragionevoli è un pregio, ma se sono "capatosta" si può e si deve provare a ragionare, però c'è un limite a tutto. Molti non hanno così tanto tempo disponibile, specie se si lavora etc.
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 22/04/22 alle 11:20 via WEB
La Svezia infatti fa parte dei 34 paesi occidentali in cui vige la categorica norma che i bimbi non si toccano nemmeno con...un fiore. Il punto è molto chiaro: anche a voler tenere in vigore la patria potestà dei genitori, chi dovrebbe controllare che il buffetto dato senza violenza, sia contestabile o meno? Deve parlare il bambino e riferire? Cioè, come si accerta la violenza? Servono testimoni attendibili: una persona che per strada ti vede dare lo schiaffo e chiami un poliziotto per riferire? Insomma la delicata situazione è molto particolare e si presta a tante interpretazioni. Ciao Vince.
(Rispondi) (Vedi gli altri 6 commenti )
 
 
 
 
Vince198
Vince198 il 23/04/22 alle 07:19 via WEB
Hai ragione, è difficile dipanare questo tipo di "matassa": alla fine ci vorrebbe un pò di buona volontà da entrambi le parti e probabilmente si arriverebbe ad un compromesso accettabile. In verità, quando scrissi di legnate prese dai miei, le ho pure prese dai miei fratelli maggiori e anche dalle mie sorelle quando sono stato bambino. Tutti a rifarsi su me perchè i nostri vecchi sono stati spesso molto incisivi..
É questo ultimo andazzo che mi ha incattivito, pur avendo io responsabilità dirette. Quando sono arrivato agli anni a due cifre, fra i 16 e i 20anni tuttavia, non ho reso la pariglia quando in famiglia a volte ci si guardava in cagnesco per motivazioni a volte risibili. Ho frequentato ad iniziare dai miei 12 anni palestra e più tardi il tae kwon do (sport popolare coreano che assomiglia al karate) per tanti anni e questa frequentazione alla fine m'è servita non certo per andare in giro ad attaccar briga, al contrario per scaricare certe mie tensioni quando si accummulavano. Ho imparato a dominarmi e da allora mi trovo bene nel ragionare su qualsiasi ipotesi che farebbe incavolare chiunque. É probabile che certa mia calma faccia innervosire altri, non certo il sottoscritto. Comunque, per dirla in breve, paese che vai, usanze che trovi. In Svezia non sono mai stato, ho girato molti paesi Ue, son stato in medio oriente e in questi ultimi luoghi hanno usanze molto "pratiche", dire vecchia "scuola" nostra .. ahahaha .. Buon sabato a te ^______^
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 23/04/22 alle 08:04 via WEB
Quando la testa funziona, non si fanno molte cazzate e le scelte di vita sono più attente, ragionate e mirate. Quello che abbiamo "subito" da piccoli, all'epoca era normale amministrazione, non v'era nessuno che giudicasse e/o criticasse l'operato dei nostri genitori. Col tempo, le nostre menti si aprivano e avemmo (abbiamo) il coraggio di riconoscere che la nostra educazione, i nostri principi in fondo devono essere riconosciuti a una formazione ferrea e giusta dei nostri genitori. Il tempo è cambiato, ma se dobbiamo respingere la violenza e la severità dovuta in certi casi ai bambini piuttosto capricciosi, allora è necessario comprendere come fare OGGI a insegnare loro etica e morale, per entrare in una società moderna che richiede valori e rispetto. Sereno e piacevole w.e. Vince.
(Rispondi)
 
 
 
 
Vince198
Vince198 il 23/04/22 alle 09:30 via WEB
"Una società moderna che richiede valori e rispetto.." Un concetto del tutto condivisibile, però mi chiedo quale sarebbe una società con simili pregi? Non ne vedo in giro in modo esaustivo, ergo più tempo passa e più resto dell'idea che l'antico detto di Plauto "homo homini lupus" non solo non è stato smentito ma vige, spesso e volentieri in modi poco garbati, quando molto violenti. Direi che bisognerebbe iniziare tutto daccapo, però il tempo non lo permette. Crescere i propri figli all'insegna delle regole - minimo - del rispetto e della lealtà ebbene, oggi se ne vedono i frutti .. molto, molto insufficienti. Non mi dilungo in quest'ultima affermazione perchè la "casistica" è veramente immensa. Buon sabato a te, amico mio!
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 23/04/22 alle 09:41 via WEB
Infatti e molto semplicemente, ti chiedo se vi sono genitori pressanti e attenti ai loro figli, affinché assumano e recepiscano i dovuti ed essenziali insegnamenti. Che educazione può ricevere un figlio se un padre mena l'insegnante che lo ha redarguito? E un padre che mena l'allenatore della squadra di calcio perché ha sostituito il figlio, che cosa insegna al figlio? Posso continuare all'infinito mio caro...... Bye Vince.
(Rispondi)
 
 
 
 
Vince198
Vince198 il 23/04/22 alle 10:08 via WEB
Appunto! Un caso non proprio così comune serve lo stesso a rivelare quello che hai ben espresso. In questo caso il mio detto "homo homini lupus" è storpiato da un troglodita ignorante, convinto che il proprio figliolo sia "er mejo der pretorio" e che il coglione sia l'insegnante. Neanche cerca di appurare, parte lancia in resta etc. etc. Pensa che il sottoscritto, quando - tanti anni fa - è andato al ricevimento dei professori dei miei figli, ascoltate le motivazioni, in alcuni casi ha fatto l'esatto opposto: ragionato con loro su certe "cretinate" che i professori avevano evidenziato. Una volta mi sono trovato all'uscio un sottufficiale dei carabinieri perchè mio figlio era su un motorino insieme ad un suo compagno di scuola, facevano evoluzioni e cavolate varie con il rischio di fare qualche incidente.
L'ho cazziato: "a 15anni - gli dissi - dovresti usare meglio i tuoi neuroni". S'è ravveduto, anche perchè a sua madre per poco non è preso un colpo alla vista del sottufficiale CC che ha riferito quella faccenda! Troppo attaccata lei a tutti i ragazzi, facile ad emozionarsi.. Ti ri-saluto ^__________^
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 23/04/22 alle 12:04 via WEB
Le madri, come sempre, sono le più sensibili e le più preoccupate per i figli. Oggi i genitori hanno sempre meno tempo per interessarsi ai figli: contatti e relazioni sono sul filo del...nano secondo, non c'è tempo per confrontarsi e...tempus fugit. Questa mancanza di rapporto che è la base di un buon feeling tra genitori e figli, è una delle cause più ricorrenti per l'assenza di condivisioni. Ciao.
(Rispondi)
 
prolocoserdiana
prolocoserdiana il 22/04/22 alle 10:32 via WEB
Ciao...NON E' UNA PROVOCAZIONE, ma una banalissima domanda: quanti figli dovrebbero prebdere a calci nel sedere i propri genitori? Buona giornata, sal
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 22/04/22 alle 11:29 via WEB
La domanda è tendenziosa, ossia, abbiamo noi tutti "ragazzi anziani" preso legnate, ceffoni, cinghiate, quando eravamo piccoli. Siamo cresciuti così e il tempo, per la maggior parte di noi, è testimone di una presa di coscienza che non ha mai indotto nessuno di noi, a rivendicare giustizia. Anzi, riconosciamo da adulti, come quelle mazzate sia servite a imparare educazione e rispetto. Il contesto non è più quello, la società attuale difende i piccoli e nessuno si permetta di toccarli. Quelli a cui ti riferisci, avranno subito tali e tante violenze, se hanno il risentimento e la voglia di prendere a calci un padre che li abbia puniti da piccoli per giuste ragioni. Noi le abbiamo prese, non abbiamo mai avuto voglia di vendetta e oggi diciamo grazie a nostri padri. Buondì.
(Rispondi)
 
 
 
prolocoserdiana
prolocoserdiana il 22/04/22 alle 18:32 via WEB
Ti assicuro che la mia non era una domanda tendenziosa, come credo sappia che concordo con quanto i alcuni passaggi del post sostieni. La mia era solo una riflessione rivolta a tutti quei genitori o adulti in genere che senza motivi di sorta usano la violenza immotivata verso i bambini inducendoli ad esecutori delle proprie verità e volontà ( che non sono metodi correttivi ) e che un giorno si ritorceranno contro chi ha consapevolmente o meno DOVUTO ACCETTARE... come ben sappiamo tutti. Tutto qui e grazie di avermi ospitato. Sal PS. Sono sempre gli esempi, la razionalità, le spiegazioni nelle contrapposizioni di pensiero, la coerenza...NESSUNO NASCE CONSAPEVOLE DI CHI O COSA SARANNO I PROPRI GENITORI, GLI EDUCATORI DI VARIO GENERE...TUTTI, CRESCENDO, CAPIAMO CHE NON SEMPRE SI PUO' O SI DEVE PORGERE L'ALTRA GUANCIA. Sal
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 22/04/22 alle 18:54 via WEB
Perciò insisto con il sostenere che sarà molto difficle far quadrare questa faccenda. C'è chi ha tagliato la testa al toro e nella sua legislazione, ha una sola voce che riguardi i piccoli: i bambini non si toccano comunque e se accadesse (in qualsiasi modo) sarebbe reato di violenza comunque. In realtà, v'è l'altra faccia della medaglia: ovvero non si può azzerare in tal modo la patria potestà dei genitori: non si scomonoda la giustizia per uno scapellotto o per una pacca o addirittura una sculacciata...se tutto ciò avenisse con moderazione. Allora la domanda è: "Chi controlla e stabilisce i limiti del problema?". I bambini chiamano il "Telefono Azzurro" e raccontano? Oppure ci deve essere un testimone ogni volta che nasca un richiamo, una sgridata e ci scappa il buffetto? Buona serata.
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KingsGambit
KingsGambit il 22/04/22 alle 10:48 via WEB
Discussione più che aperta. In senso largo molto largo, si parla di considerare la violenza, un metodo educativo e sociale o no. Lo è già un metodo educativo (ci sono certe immagini o parole che fan peggio di una sberla, ma è un altro discordo), è fa specie che la violenza va bene per gli adulti, ma non per i bambini. Già questo è indicativo. Sono discorsi del tutto inutili a mio parere, la violenza è violenza, che sia un bambino o un adulto a subirla. Ci si vuole incentrare sui bambini, va bene, sono gli innocenti e indifesi della società e va risparmiata qualunque azione fisica, ma ci vuol coraggio, a condannare la violenza seppur nei bambini da un lato e armare uno stato dall'altro. Si dettaglizza scusa il termine la violenza, come se una va bene e un'altra no. Tema delicato. Buon dì :-)
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monellaccio19
monellaccio19 il 22/04/22 alle 11:41 via WEB
Ecco perché trovare un punto di incontro per decidere, sia molto difficile. "C'è differenza tra un abuso e una pacca sul braccio, un governo non deve fare da tata alle persone". Questo dice il Segretario di Stato londinese e in linea teorica, non ha torto. Ovvero, non si può azzerare totalmente la patria potestà e sostituirsi ad essa per legge. Resta tuttavia, un grande interrogativo: fermo restano la possibilità di una modesta sculacciata o una pacca leggera al piccolo, chi decide se vi sia stato un eccesso nella punizione, tanto da ravvisare atto di violenza? Il piccolo dovrebbe denunciare e dire esattamente come siano andate le cose. Che fa? Chiama il "Telefono Azzurro"? Per strada, una persona vede un padre che inveisce contro un figlio disubbidente e magari gli molla uno scappellotto, la persona che fa chiama un poliziotto e denuncia il padre? Ovvero, a suo insindacabile giudizio, ritiene colpevole il genitore manesco...punto! Vabbè, magari il bambino gli ha lasciato la mano e si accingeva ad attraversare la strada mettendo in pericolo la sua vita. Meritava un richiamo e un ceffone? Vedi come è difficile trovare la quadra? Buon giorno Kings.
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Spiky03
Spiky03 il 22/04/22 alle 12:31 via WEB
Io sono contro la violenza di genere. Penso che per fare il genitore ci vuole autorevolezza, altrimenti diventiamo dei genitori autoritari e basta. Quindi picchiare un bambino non è altro che una forma di debolezza nell'adulto. So che molti pensano che uno schiaffo non ha mai fatto del male a nessuno, ma io non la vedo affatto così, picchiare non insegna, non insegna proprio niente! Bella e buona giornata a te caro monel;))
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 22/04/22 alle 12:49 via WEB
...anzi, picchiare anche se in modo "lecito", può procurare nel tempo problemi psichici. Oggi, al contrario del passato, i bambini non dovrebbero nemmeno essere sfiorati: parlare, discutere, spiegare e dialogare sono i modi accettati per risolvere i problemi e ricorrere al buffetto o alla sculacciata leggera, ci si arriva perché magari il piccolo è ribelle, non ci sta ad ascoltare e non intende comprendere le argomentazioni. Purtroppo vi sono casi insistenti in tal senso, ma esercitare la patria potestà è anche questo. Difficile coniugare le due esigenze.... Buon pranzo Spiky.
(Rispondi)
 
cassetta2
cassetta2 il 22/04/22 alle 14:49 via WEB
Un ceffone non sarà mai violento quanto il sequestro del cellulare per una giornata.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 22/04/22 alle 17:11 via WEB
Sono d'accordo con te!!!!! Per sequestrarlo, tuttavia, devi usare un arma da fuoco...presumo!
(Rispondi)
 
g1b9
g1b9 il 22/04/22 alle 18:12 via WEB
Ora è tutto diverso, tutti siamo sotto il controllo del grande fratello per quanto si debbano rispettare i diritti. Tuttavia al tempo delle sculacciate non si sentiva di genitori uccisi dai figli, di tanta violenza contro le donne, di violenze verbali verso gli insegnanti. Ora in casa comandano i figli, accuditi fino al ridicolo e a volte non basta per vederli felici, sempre immusoniti a smanettare sul cellulare. Io non ho mai picchiato i miei figli, ma castigati molto e costretti sempre a rimediare al guaio. Ora sono felice di come li ho educati e soddisfatta quando li sento parlare della loro infanzia e di quanto siano stati felici. Buona fine settimana Carlo, un affettuoso saluto;)
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 22/04/22 alle 18:58 via WEB
Io ne ho prese di legnate e cinghiate!!!!!! Con i miei figli non ho mai usato violenza e atti maneschi. Sono un uomo di chiacchiere: se attacco e non mi si ferma, sopn capace di sfiancare chiunque! Li prendevo per stanchezza e fame!!!!! AhAhAhAhAhAh!!!!!! Oggi so come sono, loro mi sono grati e i loro figli, crescono bene senza essere maneschi. Eppure in tutti i casi, mai nessuno dei miei è stato maensco. Punizioni sì: a letto senza cena, azzeramento paghetta e altre sciocchezze, ma le mani sempre a posto. Bella serata mia cara.
(Rispondi)
 
soltanto_unsogno
soltanto_unsogno il 22/04/22 alle 19:42 via WEB
Noi della vecchia generazione siamo cresciuti con gli schiaffi e sculacciate, non rimpiango nulla e ringrazio i miei genitori per come mi hanno educata. Buona serata Carlo *___*
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 22/04/22 alle 19:47 via WEB
Beh, lo siamo un po' tutti grati ai nostri genitori per come ci abbiano educato. Altri tempi è vero, ma non è mai morto nessuno. Oggi è diverso e la violenza incombe pericolosamente. Rinnovo gli auguri di buon compleanno che stamattina ti ho inviato in messaggeria. Buona salute sempre Fede. Piacevole serata.
(Rispondi)
 
MARGO129
MARGO129 il 22/04/22 alle 20:05 via WEB
Una sculacciata caro Carlo non ha mai fatto male a nessuno.. ma i miei genitori avevano trovato un modo più efficace di alzare le mani... Mi toglievano la cosa a me più cara.. la bicicletta... Le prime volte per una settimana poi per un mese e l'ultima volta l'hanno data via... Ho pianto molto ma ho imparato la lezione... Non ti racconto cosa ho fatto per riaverla perche' ti metteresti a piangere... Fatta la legge trovato l'inganno... BuonaSerata e buona cena ...
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 22/04/22 alle 20:21 via WEB
Beh, oggi ci sarebbe l'orpello più necessario e ambito dai ragazzini: il cellulare! Se lo sequestri a un figlio, sarà guerra e non saprai mai se avrà lasciato un segno indelebile. Ripeto, non è l'oggetto da togliere, lo scappellotto o la sculacciata, sono i tempi mutati e profondamente diversi al passato. Bella serata Margò...grazie per non avermi fatto piangere.....
(Rispondi)
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 24/04/22 alle 12:14 via WEB
Ogni genitore dovrebbe essere uno psicologo...tuttavia, non toccare mai i figli birboni e solo coccolarli,ha creato più disaffezione, egoismo e violenza, che riconoscenza, comprensione e amore verso i propri genitori. Ciao
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 24/04/22 alle 12:37 via WEB
Infatti, è sufficiente comparare le due generazioni: quella attuale e quella di 60/70 anni fa, per rilevare le differenze evidenti e poco esemplari. Buona domenica MT.
(Rispondi)
 
surfinia60
surfinia60 il 24/04/22 alle 14:35 via WEB
Ciò che ai 'miei tempi' era uso comune, ovvero la punizione corporale, adesso è bandito e deprecato. Sarà che sono appena diventata nonna, ma anche quando mio figlio era piccolo non ricordo di aver mai alzato un dito su di lui. Non ho lesinato strilli a svariati decibel, questo sì. Ma credo che, ora più che mai, non potrei sfiorare un bambino, per quanto esasperata. E' una cosa inconcepibile, per me, usare la violenza fisica su un minore e palesemente in inferiorità fisica. Altra storia è verso un pari dimensioni. A qualcuno un ceffone o un calcio in culo lo allungherei volentieri. Buona domenica
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 24/04/22 alle 17:25 via WEB
Certo, mi trovi d'accordo e ti confermo che la situazione non è facile da affrontare. L'essenziale dovrebbe essere capire dove sia il sottile filo che separi le due condizioni. Ossia, dove finisce l'intervento leggero e praticabile di un genitore che interviene a rimproverare un bambino con un scappellotto o un sculacciata, e dove inizia la...violenza sul bambino, quel menare fortemente oltre il limite. Fermo restando che in tutto l'occidente, la violenza su minori, è vietate, è reato ed è punibile a termine di legge. Mentre in alcuni stati, mantenersi nei limiti per un padre o una madre, è consentito farlo. Buona serata mia cara Surfy.
(Rispondi)
 
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