Il verbo bullizzare nasce dal sostantivo/aggettivo bullo e il suo significato, negli ultimi anni è saltato ai vertici delle cronache: ormai siamo ostaggi dei bulli e siamo anche vittime poiché, se all'inizio con il termine si indicava una persona violenta, arrogante e teppista in grado di sottomettere chiunque con modalità tipiche della sua personalità e del suo comunissimo modo di fare, oggi la visione è molto più allargata, poiché si può incontrare chi faccia bullismo con eleganza e cinismo. Ovvero, non più metodi e atteggiamenti trucidi e tipici di chi imponga la sua violenta protervia e la sua autorità (?) insulsa e vana, ma un suadente modo per sottomettere i più deboli alla propria volontà, con spocchia velata, con arroganza mascherata da gesti cortesi e dialettica convincente per far presa sui più deboli. Ecco, oggi di questi signori ve ne sono a bizzeffe in giro e fanno i loro comodi abusando della loro posizione, sottomettendo specie i più deboli, ai loro voleri. Questo accade dappertutto: sui luoghi di lavoro, a scuola con i compagni, in casa addirittura, e ovunque vi sia la necessità da parte del "bravo" di manzoniana memoria, di sopraffare il suo prossimo. Spero di aver dato un'idea precisa e attenta del bullo e ancora di più del verbo bullizzare. Orbene, mi permetto richiamare l'attenzione dei miei amici e colleghi operativi su questa piattaforma, per segnalare i molti casi, verificati da qualche mese a questa parte, su Libero: pochi "eletti" che agiscono bullizzando tutti gli altri. Sono convinto che molti di voi non meriterebbero alcun gesto del genere, eppure sono casi sotto gli occhi di tutti, molti sanno anche i nick di costoro che suffragati da una conduzione allegra, appena sufficiente e da una baggianata chiamata "algoritmo", sono ad agire in una condizione operativa assurda e poco democratica verso il popolo dei blogger. Sulla piattaforma si permette la presenza esasperante e insistita di alcuni, l'esposizione ad oltranza di pochi "unti" e la cura sistematica di condurre mano a mano costoro che non devono preoccuparsi come, quando e a che ora devono pubblicare un post...per campare quassù. Riporto una verità, cito mancanze ragguardevoli da parte della conduzione del social dove operiamo. Siamo bullizzati, chi più chi meno, siamo bullizzati dalla piattaforma e di conseguenza da chi si sia impadronito, meritatamente o no, della presenza fissa e autoritaria. Non parliamo poi di chi occupa (su dieci posti) il 50/70% degli spazi preposti alla divulgazione. Credo vi siano molti altri colleghi saltuari ma noti, che meriterebbero sorte migliore, più attenzioni e più rispetto. Pertanto non si discute la presenza degli "amici" giornalieri sempre attestati e piazzati rigorosamente, si discute che per far posto alla loro tracimante presenza, vengano falciati altri. Meritocrazia zero, valori zero! Nessuno di questi bulli sotto mentite spoglie, sarà pronto a dirmi in faccia: "Tu sei fuori!". Io qua sono, e sono facilmente raggiungibile! A disposizione di tutti indistintamente.
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