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« COLPO GROSSO E SCOOP AD EFFETTONAIKE: PERCHE' NON TI C... »

ITALIA: FORSE UNO SPIRAGLIO C'E'...

Post n°3954 pubblicato il 18 Giugno 2021 da monellaccio19
 

 

 

 

Uno spiraglio, flebile e fragile, si è aperto in Italia per quanto attiene alla morte assistita. Per la prima volta, applicando la sentenza della Corte Costituzionale sul caso Cappato/DJ Fabio, il tribunale civile di Ancona decide per la prima volta nel nostro paese, una verifica su un caso importante. Un uomo di 43 anni, tetraplegico da dieci anni a causa di un incidente, ha chiesto dieci mesi fa di accedere al suicidio assistito. Il suo stato è irreversibile e quindi la scelta dolorosa di porre fine alla sua esistenza. In Italia, fino al caso del DJ Fabio, sostenuto dal radicale Marco Cappato, non era assolutamente possibile giungere a questo estremo e il Vaticano ovviamente resta contrario, non ammette soluzioni drastiche e definitive: la vita, Dio la concede e Dio la riprende. Tuttavia, il problema è tutt'altro che chiuso visto che in altre nazioni questa soluzione è possibile: una è la vicina Svizzera e proprio in quello stato, Fabio ha potuto lasciare questo mondo. Oggi il Vaticano è ancora alle prese con la questione e ne discutono ancora i prelati. Appena giunta la richiesta, il tribunale di Ancona ebbe a respingerla, ma dopo dieci mesi di confronti e discussioni, è giunta l'apertura: l'uomo ha il diritto a valutare le sue condizioni di salute, pertanto l'Azienda Sanitaria, dovrà procedere con un'analisi certosina e puntuale per verificare se il soggetto sia tetraplegico e se le condizioni fisiche e psicologiche siano intollerabili, nonostante la somministrazione di medicinali di sostegno. Un insieme di accertamenti perché tutto deponga a suo favore, anche la lucidità necessaria per poter decidere in prima persona, la sua definitiva scelta drammatica. Questo è un passo importante per il nostro paese: non v'è una legge definitiva in tal senso, la politica più volte è stata sollecitata a decidere per costoro che "vivono" grazie alle macchine, ma non possono prendere iniziative. L'Associazione "Luca Coscioni" gli è accanto e farà di tutto per ottenere il tanto desiderato lasciapassare: questa estate batteranno tutte le strade per ottenere una vittoria. Nonostante tutto, nemmeno la possibilità di un referendum sul tema sono riusciti a bandire. Come al solito: stato, governo e parlamento fanno orecchie da mercanti e il nodo cruciale è lì che aspetta di essere sciolto. Io non sono per la morte assistita, tuttavia capisco cosa significhi giacere in un letto e aspettare la morte che è già accanto al malato, distesa accanto a lui attendendo la legge che decida sul da farsi. 

 
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Commenti al Post:
divinacreatura59
divinacreatura59 il 18/06/21 alle 08:11 via WEB
In poche parole io sono per la morte assistita quando la vita diventa di un dolore insostenibile e lede la dignità umana.Questo è tutto Carlè,buona giornata.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 18/06/21 alle 08:14 via WEB
Una scelta che rispetto e non discuto: ognuno ha da fare la sua libera scelta, secondo la propria coscienza. Una piacevole giornata Divy. Ti abbraccio.
(Rispondi)
 
elyrav
elyrav il 18/06/21 alle 10:14 via WEB
Non so esprimermi. Nel senso ... la vita è la vita e dura è dire "togliamola". Decidere di togliersela. Ma bisognerebbe essere lì ... in quelle situazioni e se una persona arriva a pensare una cosa simile ... credo tutto sommato sia una scelta ponderata e sofferta. Non sicuramente qualcosa di "superficiale". Io al pensiero di smettere di vivere "muoio", non vorrei mai. Sono così attaccata. Ma io sto bene. Vivo. Mi spiace soltanto per chi è in quelle condizioni sicuramente disperate. Sereno fine settimana
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 18/06/21 alle 10:31 via WEB
Esprimi saggezza e la tua perplessità è legittima. Sono situazioni che se non si provano sulla propria pelle, non somatizzeremo mai abbastanza. Io in quanto credente e fedele, sono contrario come principio ma inibire la libertà dell'individuo, non me la sento proprio. Decidano con coscienza e se legge sarà, allora il diritto di tutti sarà rispettato. Buon giorno carissima Ely.
(Rispondi)
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ely il 18/06/21 alle 12:04 via WEB
Certo fondamentalmente sarei anche io contraria ma io penso che chi si trova lì a fare quella scelta sia proprio "disperato" e stanco. Non mi immagino come si possa stare. Buongiorno :)
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 18/06/21 alle 12:16 via WEB
Come si fa mia cara e "provare" quello che questi vivono in quei dannati e drammatici frangenti? Ecco perché massima libertà: se una persona (o chi ne fa le veci) è in grado di esercitare il proprio diritto con le sue capacità mentali, lo faccia, ne ha ben donde! Buondì.
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
 
elyrav
elyrav il 21/06/21 alle 08:57 via WEB
Infatti. Impossibile provare certe cose se non le si vive. Sereno inizio settimana ...
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 21/06/21 alle 10:26 via WEB
Grazie Ely, sia anche per voi (animali compresi), una serena e proficua settimana.
(Rispondi)
 
ambradistelle
ambradistelle il 18/06/21 alle 10:21 via WEB
Penso che ognuno debba essere libero di decidere della propria vita, perchè protrarre dolore quando si può porre fine ad esso? Buon venerdì Carlo! Un bacione
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 18/06/21 alle 10:33 via WEB
Giusto, legittimo e rispettoso verso il diritto di tutti. Essere liberi di decidere della propria libertà e di esercitare un diritto, è una conquista molto importante. Ciao Tina, sereno w.e. un bacione.
(Rispondi)
 
g1b9
g1b9 il 18/06/21 alle 11:42 via WEB
Io ho un rispetto profondo per la vita, contraria all'aborto, a tutto quanto di artificiale possa contribuire a crearla ,e allo stesso modo a toglierla, pur in casi disperati.Ci sono situazioni di vita, tuttavia, talmente dolorose, talmente insopportabili da spingere chiunque a vedere la vita come una condanna, una quotidianità talmente insopportabile da desiderare di morire. Mi fa piacere che i tribunali, sotto la spinta di persone molto attive in questo ambito, incomincino a creare queste situazioni di valutazione per consentire una morte assistita. Ormai anche in Italia ci sono molte leggi, che non mi piacciono e delle quali non mi avvarrei mai, ma ciò non toglie che sia giusto che esistano per chi ne vuole e può beneficiarne. Non penso che arriverei mai a chiedere l'eutanasia, ma la sedazione profonda sì , nel caso dovessi soffrire molto. La chiesa giustamente segue le leggi di Dio , che sono altre, e si prodiga perchè i fedeli ne comprendano l'importanza. Tuttavia sarei felice se lasciasse chiaramente libertà di coscienza, dopotutto io sono convinta che solo noi dobbiamo rispondere alla nostra coscienza, liberando da ogni senso di colpa chiunque ci sta intorno. Buon weekend Carlo, inizia con un sereno venerdì. Un sorriso:) Giovanna
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 18/06/21 alle 12:10 via WEB
Esattamente la mia posizione. Ricorda che purtroppo non abbiamo ancora una legge al riguardo, per il momento si lavora sulla giurisprudenza, ovvero sulla sentenza della Corte Costituzionale per il caso del DjFabio. Tuttavia, attendiamo da anni che stato e politica affrontino il delicato caso e nel frattempo il tribunale di Ancona, apre un spiraglio. Manco il referendum avviano! La libertà individuale è un diritto sacrosanto, decidere in casi come questi è un legittimo desiderio e in piena coscienza non si può dire no! Lieto e delizioso w.e. a te mi cara Giovanna.
(Rispondi)
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 18/06/21 alle 12:15 via WEB
Capisco benissimo la tragedia di una persona ridotta in quello stato, tuttavia non mi piace l'idea del suicidio in nessun caso e non perchè sia l'idea della Chiesa, ma solo per il rispetto che, sempre, si deve alla vita.Non possiamo trattarla come un abito vecchio e liso da buttare via.Nella maggioranza dei casi,i tetraplegici conservano la lucidità mentale e dei sentimenti che possono essere anche molto belli e gratificanti. Le sofferenze sono tante e insopportabili,lo immagino, ma i medicinali possomo aiutare e magari anche abbreviare in maniera più umana e naturale il loro calvario, ma senza il brutto atto di superbia contro la vita che è sempre e comunque un dono prezioso.Comprendo come il mio pensiero sia poco o per nulla condivisibile, ma tant'è.Post interessante con una musica famosa di Bach, suonata quasi sempre, ai funerali. Buona giornata serena, Carlo, Ciao.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 18/06/21 alle 12:25 via WEB
Bach quando la compose pensava a tutt'altro tranne che ai funerali. Capisco e rispetto la la tua posizione. L'argomento è delicato e per questi casi così tragici e drammatici, occorre che l'uomo conservi la sua coscienza e il suo suo intelletto. Pertanto, bisogna riconoscere che la libertà di sottrarsi a una penitenza del genere, magari con una scadenza alle...calende greche, non è sopportabile per chi soffre. Questo è il punto fondamentale: decidere del proprio destino, senza subire alienazioni che facciano patire le pene dell'inferno. Rispetto quindi, anche senza condivisione, per le scelte libere e rispettose dell'uomo. La sua coscienza conta e della sua scelta darà conto lassù. Grazie mia cara. buona giornata.
(Rispondi)
 
 
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 19/06/21 alle 13:31 via WEB
Per me, non è neppure questione di coscienza, Carlo. E' che , come per il political correct, si sta esagerando nel legiferare, sotto l'ombrello compiacente della individuale libertà.E, allora liberiamo da qualsiasi pastoia. il suicidio per tutti, in nome di questa malsana libertà, anche per coloro che non hanno scusanti.Ciao
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 19/06/21 alle 18:19 via WEB
Troppi politica significa troppi politici e troppi animosi personaggi che ruotano attorno con i loro suggerimenti di parte. Ecco perché su tematiche così urgenti e gravi, non ne veniamo a capo se no dopo anni e anni!!!! Intanto la gente vive una drammatica tragedia. Ciao cara.
(Rispondi)
 
Spiky03
Spiky03 il 18/06/21 alle 13:33 via WEB

Per me è un argomento troppo penoso per poterne parlare così, come si fa con qualsiasi altro tema.
Posso dire che sono contraria è vero, però non sono nella testa di chi decide di smettere di lottare per la propria vita, ma immagino che anche una grave depressione possa decidere per questo estremo gesto. La ragazzina olandese che si è uccisa da sola perché non gli era stato riconosciuto il diritto all'eutanasia, aveva scritto queste sue ultime frasi: Non cercate di convincermi che questo non è buono, questa è la mia decisione ed è definitiva. L'amore è lasciare andare..
Non lo so....

Buon fine settimana a te monellino:)))

(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 18/06/21 alle 18:25 via WEB
Sei saggia e riflessiva, esattamente ciò che richiede questo argomento. Ognuno si pone di fronte alla eutanasia secondo la sua coscienza e quindi no per partito preso, ma per una drammatica situazione che se non si vive sulla propria pelle, non sapremo mai essere definitivamente onesti, sinceri e partecipativi. Io sono contrario per fede, tuttavia, capisco ciò che un malato terminale possa pensare specie se il male che lo abbia colpito, sia irreversibile. Quindi, ritengo molto importante che un uomo venga messo nella condizione di decidere liberamente come porsi difronte al male. Deve godere della sua legittima libertà individuale e assumersi, in piena coscienza le sue responsabilità. Fermo restano il suo libero arbitrio e la facoltà dell'intelletto, c'è la necessità di una legge definitiva che cauteli il soggetto ma nello stesso tempo, gli conferisca la libertà di decidere. Buona sera Spiky.
(Rispondi)
 
un_uomonormale0
un_uomonormale0 il 18/06/21 alle 14:18 via WEB
Nella mia attività una sola volta ho fatto l'esperienza di assistere un malato terminale. Un uomo che aveva tanta fede. Dimostrava di essere padrone della sua stessa intelligenza e della sua fede, che fosse padrone di tutto quello che può capitare all'uomo; ma quello che non riusciva a comprendere e di cui non era padrone era il "dolore". Lo diceva molto spesso riflettendo proprio sugli aspetti che coinvolgevano la stessa filosofia e teologia. Diceva infatti:" Non riesco ancora a trovare un perchè del dolore!". Cosa si poteva rispondere visto che una spiegazione non esiste e resta solo di accettarlo ? Una volta disse:" La morte può anche essere un finire di morire!" Non entrò mai nella disperazione, anzi, sperava sempre, che riteneva essere una grazia perchè con essa il cervello va avanti e lasciare intatti il valore di essere uomo. Diceva ancora:" Accettare il male è possibile perchè una presenza inscindibile dalla vita di noi uomini, ma accettare il dolore richiede una forza eroica per le sue punte di disumanità!" Ecco carissimo Carlo, mi ha fatto piacere evocare questa mia esperienza anche in risposta all'oggetto del tuo post. Buona serata
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 18/06/21 alle 18:30 via WEB
Condividere questa esperienza, credo che abbia contribuito alla tua professione di medico. Certe situazioni andrebbero vissute sulla propria pelle e tu facendoti coinvolgere, hai "toccato da vicino" la drammaticità del dolore che è poi l'elemento chiave della tragedia: non è la morte che fa paura è il dolore, il soffrire costantemente e sopportare! Ecco perché, pur essendo contrario per la mia professione di fede, io spero che arrivi questa benedetta legge che ponga una persona con un male irreversibile, davanti alla sua libertà, alla sua libera e cosciente scelta. Grazie Doc, una bella serata.
(Rispondi)
 
lascrivana
lascrivana il 18/06/21 alle 15:55 via WEB
Un quesito terribile e angoscioso. Invocare la morte e non poterla raggiungere. Non posso pensare a questo senza intristirmi. Io sono propensa per il si. Dio mi perdonerebbe di sicuro. La scienza è andata avanti prolungando l'agonia, la scienza può accorciarla mettendo fine a un calvario. Ciao Carlo
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 18/06/21 alle 18:37 via WEB
Breve, concisa e compendiosa! Sono d'accordo con te anche se in linea di principio e per la mia fede, non sono propenso a ad accettare l'eutanasia. Ma come si fa a decidere per un'altra persona? Il principio di libertà non può essere negato e una decisione di questo genere, è legittima per un uomo libero!!! Buona sera Laura.
(Rispondi)
 
surfinia60
surfinia60 il 18/06/21 alle 16:41 via WEB
La cosa che trovo più irritante e inaccettabile è che la Chiesa determini le scelte anche della politica (perchè di questo si tratta: chi osa mettersi contro il Vaticano!!??) Se io sono atea e non penso ci sia qualcuno di superiore che dà o toglie la vita, perchè devo osservare una legge che non riconosco? D'accordo sugli esami medici e psichici su chi è in grado di intendere e di volere. Diversa è la storia di chi, congiunto, deve decidere di 'staccare la spina' ad un parente che conduce una vita puramente vegetativa, magari da anni. Anche a questi ultimi, con i dovuti controlli, darei la possibilità di decidere di mettere la parola fine ad una vita che ha smesso di essere tale magari da anni. Saluti
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 18/06/21 alle 18:41 via WEB
Non hai torto e questo delicato argomento che contrappone i favorevoli e gli sfavorevoli, non si attacca a niente se non ai propri principi morali, etici e di religione. La libertà di un uomo, quella vale in queste situazioni: provare il dolore in forma sistematica e per lunghi periodi, non possono dipendere dal "parere" di qualcun altro, ma solo dall'interessato. Questa è vera libertà, essere in grado di decidere della propria vita quando il tutto il resto ti ha abbandonato!!!! Grazie Surfy, buona serata.
(Rispondi)
 
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