Una foto molto eloquente che non avrebbe bisogno nemmeno di una breve didascalia per commentarla. Siamo a Dubai (Emirati Arabi), ma potremmo essere in un qualsiasi angolo di questo mondo martoriato dal covid. Il dottor Samer Cheaib, aiuta una partoriente per la nascita del figlio. Lo solleva come di consueto si faccia in questi casi, per mostrare alla puerpera e a tutti gli astanti, il nuovo arrivato. Bene, il bambino cosa fa? Strappa con la sua manina la maschera dal volto del medico che sorride per l'ardito gesto. Un segno, volevamo un segno di speranza per questo drammatico momento che stiamo vivendo; ebbene il Signore, il caso, il destino, il fato (chiamatelo come volete), ha provveduto a fornircelo. Non molliamo, non abbandoniamo la speranza e proiettiamoci verso l'immediato futuro che ci vedrà liberi dal covid.
E per essere certi di poter contare sulla speranza, ecco l'altro eloquente scatto che può accompagnare il precedente. A Salerno, davanti all'istituto "Matteo Mari", chiuso per ordinanza fino al 30 ottobre, il bimbo siede nel suo banco singolo, dotato di tutto l'occorrente per studiare e pronto all'ingresso nell'istituto. Una evidente "protesta" che purtroppo non mette d'accordo tutti: genitori, regioni e governo. Ci si batte per mantenere le scuole vive e attive, ma purtroppo non va così in tutto il paese. La Campania è tra quelle regioni più sofferenti al dilagare del virus. La speranza, anche in questo caso, viene confermata e suffragata dallo scatto significativo e promettente. Coraggio e andiamo avanti. Lassù qualcuno ci ama e non è...Paul Newman.
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