Non sapevo nemmeno chi fosse, o meglio, ne avevo sentito parlare ma mai sono entrato in dettagli di questo genere. Ora invece, mi preoccupo solo per aver letto e appreso del coinvolgimento di Fabio Volo che durante il programma radiofonico che conduce ogni giorno su "Radio DJ", ha attaccato duramente la grande star internazionale Ariana Grande idolo incontrastato di giovanissimi fans. Un personaggio che con un video su "Youtube", ha raccolto da gennaio, 600 milioni di visualizzazioni. "7 Rings" è il brano molto richiesto e a Fabio è capitato di notarlo in palestra mentre faceva esercizi, sui tanti monitor collegati a siti specializzati che mandano a rotazione i video più richiesti e gettonati. Volo, molto incuriosito, ha seguito il video poi si è fermato, basito e incredulo, quando ha visto la Ariana prona e con il posteriore che ondulava, cantare: "...l'ho visto, mi piace, lo voglio, lo prendo...". Ieri mattina in radio, durante il suo programma si è soffermato su ciò che ha visto ed era indignato: "Sembra una ragazzina di 16 anni...vestita di rosa, tutta sexy e vogliosa, una di quelle ragazze che vista a una festa, la mente non può che confondersi con idee di poco rispetto...io padre di due figlie, considerando che la maggior parte delle ragazzine che si infoiano per assomigliare alla Grande e vestirsi come lei e quindi imitarla quando la vedono, penso a una società che mi sta imputtanando la figlia". Questa una parte delle considerazioni di Fabio Volo: un padre preoccupato che prende coscienza in diretta sullo schermo, di chi sia questa donna di 26 anni che fa la ragazzina con l'abbigliamento adatto a un teen-ager, con le sue pose e con gli atteggiamenti indiscutibilmente poco decorosi. Una protesta goliardica in diretta, senza se e senza ma, una accusa contro questi modelli esemplari che bombardano attraverso video e programmi ad hoc, i nostri figli. Io non ho figli giovanissimi, ma ho nipoti di 13 e 16 anni femmine e potenziali destinatarie del messaggio poco convincente della celebre artista (sic). Volo ha insistito: "Sosteniamo sempre che lo donne non devono essere considerate oggetti sessuali, ma dall'altra parte tiriamo su una generazione di "mini mignotte". Quindi non è Ariana Grande il problema, ma il messaggio, il modello e gli stili che destinati alle ragazzine dagli 8/10 anni in su, sono inaccettabili. Vi prego, evitatemi la solita cantilena del vietare la tv e i mezzi di informazione: non sempre si può dire no e anche proibendo loro certe visioni e certi messaggi, a quell'età sono tanti i "canali" fuori casa: dalla scuola alle amicizie, ce né per tutte. E quando i genitori lavorano entrambi, non sempre è garantita la guardia...alta!
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