CARICO A CHIACCHIERE

E' proprio vero. Perdersi dentro i cellulari è l'emblema della nostra solitudine. Credo sia anche un modo per "nascondersi"... si evitano gli sguardi con le altre persone, si innalza un muro di indifferenza e si perde il contatto col "qui ed ora". Buon weekend, Carlo caro, in compagnia delle persone care e senza cell in mano!

Sì, è la spiegazione più consona, la più pertinente, la più plausibile. La realtà, tuttavia, comporta il possesso del famoso "idolo" o "totem". Nella società del mostrare, del possedere e della esasperata tecnologia, tutto passa per scontato, ovvero, io ho un cellulare così come tutti gli altri ne posseggono uno. Io pure posseggo un cellulare, ma è opportuno precisare che l'uso è limitato alle telefonate, ai messaggi delle poche persone che mi sono vicine e che hanno da dire qualcosa. Grande comodità certo. La domanda quindi nasce spontanea: "Posso fare lo stesso uso e ottenere lo stesso beneficio, se il mio cell costa 100 euro, oppure deve essere di categoria superiore e costare cinquecento euro, pur offrendo le stesse prestazioni di quello da cento euro?". Buona sera Lunetta, un sereno fine settimana.

...a differenza di lunetta, i direi che non si tratta affatto di nascondere la propria solitudine ma di dare a tutti rsun'apparenza di grande futilità, fosse d'ignoranza o di menefreghismo del concetto altrui. D'accordo, oggigiorno la maggioranza delle persone si rimira il proprio cellulare coem fosse l'unico bene apprezzabile al mondo. Vederne una senza è davvero una sorprendente gaiezza. Speriamo sempre meglio anche se, la tecnolgia al pari passo con la voglia del guadagno, fornisca cellulari sempre più complessi e invitanti, anche per chi ci lavora e non solo a chiacchiere. Buona giornata a tutti....;)))

Caro amico, e chi non lo possiede? E' un bene comune e come tale, se non lo possiedi non sei nessuno. Certo, le sfaccettature sono tante, il maledetto orpello, lo dobbiamo mostrare tutti. Stamane ero nella sala d'aspetto di un reparto ospedaliero: tutti, uomini e donne (una trentina di persone) erano in possesso del cellulare. Alcuni gli davano un occhiata sfuggevole di tanto in tanto, la maggior parte lo ha sempre tenuto tra le mani e il capo chino per tutto il tempo che sono stato con loro. Io ho ricevuto una telefonata e ho risposto perché era mia moglie. Una persona anziana ha tenuto per tutto il tempo tra le mani, un giallo Mondadori e lo ha letto con interesse riprendendo dal punto in cui lo aveva lasciato (c'era il segnalibro). Questo è un fotogramma del nostro paese, presumo che gli altri siano più o meno nella stessa condizione. E'la vita di oggi, attualissima e partecipativa. Ognuno nella sua misura, però tutti coinvolti. Verrà un altro idolo a suo tempo e sostituirà il cellulare. Buona serata e grazie.

L'eccezione alla regola, se così si può dire, questo uomo! L'umanità non ha bisogno di stare connessa 24h su 24h per sentirsi viva e poi questa connessione, a cosa conduce? Il 99,9% delle comunicazioni via smartphone sono inutili, è una droga, è un braccialetto elettronico, sono tutti malati, mostri disumani, c'è da avere paura. Ci sono anche i pedoni che si lanciano in mezzo alla strada con gli occhi incollati al maledetto aggeggio senza guardare se ci sono le strisce o se sono visibili all'automobilista che ha la sfiga di imbattersi in costoro. Io li considero potenziali suicidi, sarebbe meglio se la tecnologia facesse un passo indietro e si concentrasse su altre cose, non sulla crescita infinita senza sosta, e che disumanizza sempre piu. Buona giornata Carlé.

Citi altre sfaccettature strettamente collegate al possesso e all'uso dei cellulari. Individui quindi alte complicazioni oggettive. Il camminare per strade con il capo chino e puntato sullo schermo del cell, è pericolo di cui la cronaca si è ampiamente occupate con risvolti drammatici. L'uso improprio poi, non strettamente legato alla necessità, è un disdicevole modo per dichiarare guerra a tutti coloro che ti sono attorno e che non "esistono" assolutamente. Grazie Nina, buona sera mia cara.

Certo che stiamo proprio messi male!!!!!!!!!Un ago nel pagliaio e sei riuscito a trovarlo...caspita!!!!!!!Se fotografavi me era uguale tanto lo smart non ce l'ho!:P Buon fine settimana Carlè anche se di certo ci risentiremo.Buon pranzo da Divy;)

Sei meritevole di essere rappresentata da una statua. Esporla in una piazza e indicare la tua assoluta indipendenza da un cellulare! Beta te, che altro dirti? Non cascarci e non farti incantare dalle sirene che cantano. Bella serata Divy, bacione.

Sai Mon,quante volte osservo il potere che viene attribuito al telefono? Quel rettangolo,nei suoi tasti crea il silenzio invece di rendere piacevole una cena,un luogo di lavoro,un viaggio.Quella scatoletta è sprovvista del suono della voce,dei colori del cielo,del vento...Un'apparente tranquillità che contiene solitudine.

Un potere travolgente e massiccio. Tutti coinvolti, tutti nelle maglie di una rete strettissima da cui uscirne e difficile. Sono per la moderazione, in tutte le cose è sempre meglio essere moderati per cascare nelle varie trappole disseminate lungo questi percorsi che i totem ci obbligano a fare.

Un buon pranzo Mon...

Abbi una piacevole serata mia cara.

Mi si rizzano i capelli...Da quando la mia ultima nipotina è un po' cresciuta (dodici anni e mesi) non ne conosco più la voce, Risponde, sempre educatamente, a monosillabi, con mio grande dispetto. Zero comunicazione e sempre , anche se la invito a deporre il cellulare, a trovare il modo e il momento per riacchiapparlo con scuse varie. Non parliamo,poi dei "grandi"... Da quando gli aggeggi infernali comprendono Internet, è sempre il momento e l'occasione per consultarlo per qualcosa, oltre che per comunicare per seri o futili motivi. Una droga elettronica nel vero senso della parola. Anche il pc, del resto lo è, anche se meno, perché contempla la necessità di farlo con maggiore comodità e tempo disponibile. Siamo tutti, chi più chi meno, nella morsa del digitale. Purtroppo? Ma!... Una cosa è certa. Già fanno buoni affari gli ottici. Tra non molto , sarà la volta degli psichiatri...Di pazienti disponibili, esauriti ed insonni, ne avranno a iosa.Ciao, Carlo.

Il tuo dramma non è unico e personale, tutti viviamo con nipotine/i che posseggono l'attrezzo!!!!!! La domenica sono sempre a pranzo da me e non ti dico cosa devo fare perché posino gli apparecchi e stiano a tavola composti. In verità, per ora ci riesco. Siamo a tavola e tutt'intorno, sui mobili che ci circondano, sono posti i telefonini di tutti: siamo in sei e le tentazioni ci circondano. Buona sera Mariateresa.

A dire il vero nel mio mondo ce ne sono in parecchi che lo tengono fuori portata. Mia madre per esempio. Ciao Carlo

Sono contento per voi: meritate encomi e citazioni. Ciao Laura, buona serata.

E' davvero la nostra unica speranza!
Personalmente mi fa tristezza vederli sempre con gli occhi fissi su un display e magari pure con gli auricolari: mi pare una fuga dalla realtà che racconta di tanta solitudine.
Buon pomeriggio, Carlo :)

Verrà un altro "idolo" a sostituire il cell. Non illudiamoci, inventeranno un'altra bestia che ci dannerà e l'anima la venderemo per pochi spiccioli. AhAhAhAhAhAh!!!!! Una splendida serata Elena.

Sempre più connessi..sempre più soli;buona serata monè..Io mi sconnetto ^__*

Sconnettersi sì, ma senza scompensarsi!!!!! Ciao e buona serata Incom.

Anche le anime come i corpi si cercano. Nell’amore platonico stanno sedute faccia a faccia. Sorriso per un sereno e allegro weekend, sal PS. Che aggiungere a ciò che abbiamo capito da tempo? Realtà virtuale a farla da padrona, solitudini infinite ben mascherate da dei monitor o display. Tutto nell'illusoria condizione mentale che la vita non sia quella che viviamo nella realtà. Ciaooooo

Quanto hai ragione!!!!! Ma se non rimuoviamo questo enorme masso che aliena la nostra società, andrà sempre peggio. E il bello non è una soluzione estrema, ossia sì o no, bensì, appropriarsi della nostra "persona" e usare moderazione nell'uso dell'orpello. Oggi, aprirsi al prossimo non è più una scelta ma un "obbligo" morale e civile. Buon w.e. Sal.