Una forte invocazione, un immediato richiamo lanciato all'equipe in sala operatoria che avverte l'improvvisa gravità del paziente sotto i ferri e allerta tutti affinché si attivino per salvargli la vita. Ha passato un brutto quarto d'ora l'orsetto in peluche sottoposto ad intervento chirurgico, ma alla fine il medico gli ha salvato la vita come promesso al padroncino dell'orsetto. Un bambino di otto anni Jackson MacKye, affetto da idrocefalo, prima di subire l'intervento chirurgico, ha pregato il Dott. Daniel Mc Neely dello "IWK Centre" di Halifax (Canada), di intervenire sul suo amico preferito che presentava una "vistosa scucitura" sotto l'ascella. Il piccolo ha pregato di intervenire sul suo amichetto e si è raccomandato per lui e per se stesso. Come poteva deluderlo il generoso professore? E così, quando il piccolo si è risvegliato dopo essere stato operato alla testa dal bravo McNeely, si è subito informato delle condizioni del suo orsetto e il prof non ha fatto altro che mostrargli il perfetto e risuscito intervento sotto la zampa superiore: una esemplare cucitura con...ago e filo!!! Il bimbo felicissimo ha quasi pianto mentre ringraziava il medico, aveva soddisfatto alla perfezione la sua richiesta. Queste sono storie di vita quotidiana, sono le notizie che leggiamo con piacere e dimostrano che questo mondo non è poi impazzito, non è poi tanto fuori di testa: il nostro prossimo ha ancora un senso e un valore, sta a noi dimostrare quanto e come siamo capaci di proporci e di provvedere alle necessità...di qualunque genere siano. Infine, vi faccio notare che il vocabolo "paziente" nella lingua italiana ha un doppio genere, è sostantivo e aggettivo. Pertanto il nostro peluche posto sotto "intervento", è stato un buon e sereno paziente (sostantivo), mentre il nostro neurochirurgo è stato molto paziente (aggettivo) nell'accontentare senza riserve la innocente richiesta del piccolo Jackson. Grazie a Dio non siamo affatto delusi, anzi!
Condividi e segnala -
permalink
- Segnala abuso 
