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UNA SCIARPA E...UN CAPPIO

Post n°2760 pubblicato il 10 Febbraio 2018 da monellaccio19
 

Risultati immagini per impiccarsi con una sciarpa



Ci stiamo sbranando tra di noi, la politica ci sta trasformando in aridi cittadini incapaci di vivere la vita quotidiana aprendo lo sguardo su altri orizzonti, su altre priorità sociali, su ciò che magari per noi, dovrebbero essere buoni motivi per viverla in pieno questa dannata vita che ci sta avvelenando giorno dopo giorno. Dovremmo porci domande più dirette e più pertinenti, più strettamente correlate al sociale e invece, siamo a batterci per Tizio, per Caio e per Pinco Panco. Nel frattempo, un bimbo di otto anni si impicca nell'armadio di casa, perché il papà lo rimprovera severamente. E' accaduto a Travagliato (BS) e la notizia è rimbalzata sulle pagine di cronaca e in rete, ci lascia basiti, interdetti e incapaci di  comprendere dove stiamo sbagliando. Come possa accadere che un semplice e fermo rimprovero causato dal diniego del bambino che non volava tornare a scuola nel pomeriggio, possa averlo indotto a siffatta scelta? Che ne sa un bambino di otto anni come ci si possa uccidere  impiccandosi con una sciarpa? Terribile: mamma, papà, fratelli sono impietriti quando l'hanno scoperto poco dopo  chiuso nell'armadio con una sciarpa al collo. Un gioco? Un fermo gesto per dimostrare come il rimprovero non fosse meritato? Ma tirare così forte fino a soffocarsi come è stato possibile? Il suo istinto di conservazione perché non lo ha frenato se non fosse stata prevalente la voglia di uccidersi? Quante domande e quante risposte mancano all'appello! Non si rimproverano i figli, e i genitori sono accusati di estremo lassismo e/o menefreghismo; vengono richiamati all'ordine e alla ubbidienza e...si ammazzano? No, non possiamo e non dobbiamo accettarlo assolutamente. Svegliamoci finché siamo in tempo: più attenzioni verso i nostri figli, il Direttore scolastico assicura che il bimbo fosse molto bravo a scuola e riportasse buoni voti, e allora? Quale molla scatta, con quali sistemi e quali modi bisogna approcciare i piccoli per evitare tragedie inaspettate come queste? E infine, guarda caso, sull'Espresso c'è un interessante servizio sui bambini: "Un milione e mezzo di bambini soffre di patologie mentali. Ma nessuno se ne accorge".   Meditiamo: oltre la politica c'è di più!

 
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Commenti al Post:
Spiky03
Spiky03 il 10/02/18 alle 09:03 via WEB
Una notizia che sconvolge, non ho parole. Un pensiero a quel bambino ch non c'è più...Buona giornata caro monel.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 10/02/18 alle 16:15 via WEB
Un vero dramma familiare: pensa quanti rimosrsi per il padre che avvertirà il peso di quel rimprovero!!! Buona sera cara Spiky.
(Rispondi)
 
ambradistelle
ambradistelle il 10/02/18 alle 09:25 via WEB
Senza parole....buon sabato Carlo! un bacione
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 10/02/18 alle 16:16 via WEB
Imagino, solo così si può restare davanti a tali tragedie. Buona sera Tina, Ti abbraccio.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ALDO il 10/02/18 alle 10:08 via WEB
Parlo da maestro. In primo luogo, vanno rivisti i rapporti scuola-famiglia. Servono collaborazione, unità di intenti ed alleanza educativa. Adesso invece non puoi dire più nulla ai genitori perchè parlando del disagio dei loro figli crei problemi più gravi di quelli che volevi risolvere. In secondo luogo, bisogna porre in essere, in questo disgraziatissimo momento, idonee iniziative per fare elaborare il lutto ai compagni di scuola del piccolo suicida. E non sarà nè semplice, nè facile.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 10/02/18 alle 16:19 via WEB
E infine leggersi l'articolo dell'Esrpresso che riguarda il milione e mezzo di bambini patologici e nessuno lo sa. Capire perché siamo in questo drammae dove le cause? Famiglia, scuola e molta attenzione al rapporto con i figli.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ALDO il 10/02/18 alle 10:37 via WEB
Mentre il suicidio giovanile è un fenomeno in crescita e sta diventando una e vera e propria emergenza sociale (è la terza principale causa di morte tra i ragazzi maschi, dopo gli incidenti stradali e i tumori; tra le ragazze invece è la quarta causa dopo gli incidenti stradali, i tumori e le malattie cardiovascolari) rarissimi sono i casi di bambini sotto i 9 anni d'età che si tolgono la vita anche in Paesi che riportano un elevato tasso di suicidi.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 10/02/18 alle 16:22 via WEB
Appunto: numeri drammatci che parlano chiaro. Ecco perché parlo di aridità d'animo, di massima distrazione e poca attenzione ai nuclei, alle basi del malessere. Come crescono e si formano questi bambini? Quale sarebbe la fucina dove si forgiano carattere e personalità?
(Rispondi)
 
g1b9
g1b9 il 10/02/18 alle 12:10 via WEB
Mi dici che studi recenti evidenziano sofferenze psichiche nei bambini, ed è verissimo.Ho ottime frequentazioni con psicologi e psicoterapeuti,che riferiscono spesso su questi argomenti secondo le loro esperienze professionali .Ebbene tutti concordano sul fatto che questi ragazzi non fanno altro che evidenziare i problemi dei genitori, praticamente somatizzano attraverso malattie organiche o disturbi del comportamento, quindi mentali, dovuti al disagio che esiste nelle loro famiglie. Smettiamola allora di raccontarci frottole e riconosciamo che tutte queste anomalie, sempre più frequenti, sono la diretta conseguenza della crisi della famiglia. Ed è su questo ordinamento che uno stato serio dovrebbe impegnarsi a ricreare quella serenità, quel saper vivere nelle famiglie di un tempo, anche in momenti di grande difficoltà sociale ed economica. Si insegni alle coppie nuove a fare famiglia, qualunque tipo di famiglia abbiano scelto di costruire. La serenità ed il benessere dei propri figli devono essere priorità dovunque, poichè non è attraverso i servizi sociali, che pur fanno tanto, che si raggiunge il risultato di una società degna di questo nome. I bimbi si fanno colpa dei mali dei genitori, quando non è vero e non sono ancora mentalmente preparati a dissociarsi da loro. Tremenda questa tragedia..
Ti auguro un sereno week end con un abbraccio ed un sorriso;)
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 10/02/18 alle 16:30 via WEB
Orami con te non c'è da star a capire molto: quando vedo commenti così lunghi, dentro di me dico: ha detto già tutto lei, che posso aggiungere? Infatti dopo aver letto la tua attenta analisi, le tue ottime considerazioni sui problemi esposti, sono a condivedere e a ripetermi: smettiamola di farci "distrarre" da altri temi che per quanto importanti e presssanti, non potranno mai essere spostati e messi da parte: guardiamo più profondmente alla "FAMIGLIA" la prima vera fucina e palestra di formazione sociale. Partiamo dalla famiglia è avremo fatto già un terzo di strada per affrontare il rsto dei problemi. Ciao Giovanna, ti abbraccio affettuosamente.
(Rispondi)
 
nina.monamour
nina.monamour il 10/02/18 alle 13:47 via WEB
I genitori di questi bimbi dovrebbero avere maggiori attenzioni sui loro piccoli, evitare possibilmente rimbrotti troppo decisi nei loro riguardi. I bambini pensano di non essere amati abbastanza dai loro genitori, oppure di averla fatta troppo grossa e si danno il castigo più deciso; (per esempio il mio nipoino di 5 anni, appensa il papà lo sgrida, se ne va direttamente in camera sua, si autocastiga, e a me questa cosa non piace), nell'uno o l'altro caso, si sentono morire e si danno loro stessi la morte. Sicuramente dopo le vacanze di Carnevale dovrà essere assicurato un sostegno psicologico ai docenti e compagni di classe del bambino, oltre agli amici. Di sicuro mancherà il piccolo studente bravo e allo stesso tempo vivace come devono essere tutti quelli della sua età. Un Angelo in meno su questa terra, non ho parole, solo un grande, immenso dolore e dispiacere. Ciao Carlé, buon Sabato.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 10/02/18 alle 16:38 via WEB
E' vero, una relazione attenta e prudente con i figli, è parte decisiva. Ritenere il rimprovero come cosa buona e lecita, non è sufficiente, a volte è anche come lo si esprime. La relazione tra genitori e figli, oggi è un problema pressante anche a causa di tempo che manca, di situazioni difficili tra madre e padre, di alterchi, di poca serenità a causa di problemi esterni e tante altre ragioni che minano subdolamente il focolaio domestico. C'è da recuperare subito il padre perché avvertirà il peso di quel riomprovero e il rimorso non lo mollerà facilmente. C'è tanto da fare in famiglia (tutte, perché da là si parte) e meno digital, meno social, meno cazzeggio per altre puttanate, aiuterebbero a passar più tempo con i bambini e relazionarsi profondamante con loro. Ciao Nina, una bella serata.
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divinacreatura59
divinacreatura59 il 10/02/18 alle 16:05 via WEB
Un caso proprio singolare che non capisco proprio come sia potuto accadere per un rimprovero.C'è davvero qualcosa che non va in questa società che è malata dalle fondamenta.Buon sabato cCarlè dalla tua amica Divy.
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monellaccio19
monellaccio19 il 10/02/18 alle 16:40 via WEB
Si stenta a crdere che possa essere accauta una siffatta tragedia, eppure siamo a questo. A volte è anche come si esprime un rimprovero e trovandosi difronte ad un bambino molto sendibile, può essere recepito molto male. Buona sera Divy, un bacione.
(Rispondi)
 
aldogiorno
aldogiorno il 10/02/18 alle 23:42 via WEB
CIAO CARLO. COMPLIMENTI PER IL POST. UNA SERENA NOTTE ED UN CARO SALUTO ALDO. A DOMANI SERA.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 11/02/18 alle 07:58 via WEB
Buona domenica Aldo.
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