Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
scampoli, ritagli, frizzi e...lazzi

Area personale

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 176
 

Ultime visite al Blog

monellaccio19marinapompilielyravbubriskabisou_fatalmonellaccio_19surfinia60OgniGiornoRingrazioDoNnA.Shesse_fcassetta2gianor1Vince198apungi1950lascrivana
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

 

« MA ALLORA E' UNA COSA SERIA...COPIARE SE STESSI »

QUANDO LA PROPRIA TERRA E' AMARA

Post n°2753 pubblicato il 07 Febbraio 2018 da monellaccio19
 


 Risultati immagini per reggio calabria

A Reggio Calabria, un funzionario della Azienda Sanitaria della Provincia, ha scoperto durante le verifiche di documenti contabili, come alcuni dipendenti nonostante fossero stati condannati per reati gravissimi (anche per mafia), fossero ancora a libro paga dell'Azienda. Parliamo di fatti accaduti oltre dieci anni fa e per tutto questo tempo medici, infermieri e  dirigenti hanno ricevuto, tramite regolarissimi bonifici, le somme accreditate puntualmente.  Tra costoro anche il mandante di un omicidio per cui aveva avuto una condanna all'ergastolo. Ma come? Avrebbero dovuto essere tutti licenziati e invece, senza essere al lavoro, prendono ugualmente soldi a sbafo? Tutto è nato dalla profonda analisi, dalla cocciuta rendicontazione effettuata dal Direttore Brancati, il quale poco alla volta, insistendo su tutti i documenti, ha scoperto il giro dei pagamenti non dovuti. Un rete fitta e mafiosa di chi crede di poter fare veramente i propri comodi, ponendosi sopra e oltre le istituzioni. Benché costoro avessero subito l'interdizione dai pubblici uffici, la loro spettanza doveva essere riferita solo al un breve periodo di garanzia durante il quale avrebbero dovuto percepire un assegno detto "alimentare". Dopo quel periodo stabilito per legge, il conto viene chiuso e si sospendono tutti i pagamenti. Questo non è avvenuto e a partire dal più "vecchio" che prendeva soldi da un decennio, vi sono altri che hanno riscosso normalmente i soldini in tempi più brevi...appena pochi anni. Le carte sono passate in mano alla magistratura che provvederà ad approfondire la beffa calabrese. Il caso anche se grave, non è nuovo, una regione martoriata dal malaffare e che non merita questo marcio delittuoso. A tale proposito, ha catturato l'attenzione di tutta la rete, una lettera lasciata da un giovane che ha lasciato la sua bella terra, la Calabria. Ve la riporto:

"Cara Calabria, sei riuscita a far scappare tanta gente, mi piange il cuore per te, Calabria. Stai perdendo: i più onesti, i più sognatori, i più intelligenti, i più coraggiosi, i più lavoratori". Inizia così la lettera di Alessio Tundis, anche lui tra i calabresi costretti dalla crisi a lasciare la loro amata città d'origine. Ad Alessio, 21 anni, non resta che scrivere, raccontando proprio a lei, la sua Calabria, la decisione di andar via, affidandole tutta la tristezza di una scelta obbligata ma mettendo a nudo le difficoltà e le ingiustizie con cui i giovani calabresi devono fare i conti tutti i giorni. Perché la Calabria ha tanto da offrire "ma sai - scrive ancora Alessio - quando c'è di mezzo il futuro le tue "ricchezze" valgono ben poco".


Lettera tratta dall' "Huffington Post" del 6/02/18


 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://gold.libero.it/monellaccio19/trackback.php?msg=13603243

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
ALDO il 07/02/18 alle 10:20 via WEB
Verrebbe da dire che queste cose possono accadere solo al sud e tirare in ballo altre questioni come quella dei 28mila forestali della Regione Sicilia contro i 500 della lombardia, ecc... Invece poi tutto il mondo è paese basti pensare agli scandali del Nord ( banche, Mose, autostrade, terribile inquinamento Pfas dagli anni 1950 e continua,Formigoni, Galan, ecc...)
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 07/02/18 alle 11:02 via WEB
E' vero, ma al sud il prezzo da pagare è più salato che al nord. Anche lì ci sono gli stessi malandrini, ma hai mai sentito che scappino dal nord per venire al sud? Se scappano (e sono pochi) vanno via per andare fuori dall'Italia e no per scendere giù.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ALDO il 07/02/18 alle 10:27 via WEB
La colpa è di questa classe dirigente (Amministratori locali, dirigenti regionali, provinciali e comunali, Asl, Università, etc) spesso corrotta e incapace.Si sono mangiati tutto. Il governo può mandare tutti i soldi che vuole ma se li mangeranno sempre gli stessi. È così che funziona al sud come al nord. I giovani migliori se ne stanno andando tutti... BISOGNEREBBE PENSARCI IL 4 MARZO!
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 07/02/18 alle 11:07 via WEB
Dispero purtroppo che il 4 marzo si cambi pagina, non ci sono i presupposti e la malattia è così radicata, cancerogena, che spazzare tutto non avverrà facilmente. La ragione è facilmente spiegabile: le leggi che abbiamo autorizzano i delinquenti, paganno prezzi inversamente proporzionali ai reati che commettono, la giustizia è ormai alle pezze, sia come codici, sia come giudici e magistrati. Mi spiace, ma i fatti parlano chiaro. Pare che l'unico coglione che stia pagando una vera pena sia Fabrizio Corona. Ed è anche giusto per l'elemento che è, ma se poi tutti gli altri che fanno peggio, se la cavano con molto meno, allora è proprio cancro irreversibile.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ALDO il 07/02/18 alle 12:00 via WEB
Sì, un cancro metastizzato con sede a Roma e con cellule maligne che, per gravità, tendono a cadere verso il basso, il sud... ma che hanno anche la forza di salire a Torino come a Trieste a Firenze, ecc..
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 07/02/18 alle 12:06 via WEB
Aldo, ma dove sta scritto che i nostri ragazzi debbano partire, allontanarsi e realzzarsi altrove? Bisogna rompere questo luogo comune, attivarsi per creare una società diversa da quella che vige giù da noi. Smettimaola con Roma ladrona e pensiamo a noi, perché come nel caso di cui parlaimo, il male è a casa nostra, proprio la Sanità è un boccone amaro per noi: ci costa tantissimo, non abbiamo il giusto ritorno e i "furti" sono all'ordine del giorno. Ci sono regioni dove funziona un po' meglio, ma non è così dappertutto.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ALDO il 07/02/18 alle 12:23 via WEB
Tu ti duoli per un embricato sistema molto diffuso in Italia che genera l'inefficienza dei servizi collettivi, del dissesto delle finanze pubbliche, della disaffezione dei cittadini nei confronti delle istituzioni democratiche, della fuga dei cervelli... e chi più ne ha più ne metta! Le cronache di queste ore ne offrono innumerevoli esempi. Le statistiche internazionali ci pongono tra i Paesi europei a più alto tasso di corruzione e di mal governo della cosa pubblica
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 07/02/18 alle 12:28 via WEB
Che ti devo dire? Speriamo che ci diano un premio....almeno in qualcosa siamo bravi.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ALDO il 07/02/18 alle 12:30 via WEB
COSA FARRE? Questa la proposta di Luigi Ciotti: “L’etica NON È SOLO SCRITTURA DI CODICI, enunciazione di regole e di prescrizioni, per quanto giuste e condivise. L’etica chiama in causa l’integrità della nostra vita, le nostre piccole e grandi scelte quotidiane. L’etica deve essere SCRITTA PRIMA DI TUTTO NELLE NOSTRE COSCIENZE, tradotta in parole e gesti coerenti deve potersi leggere nei nostri comportamenti . Etica significa nient’altro che RESPONSABILITÀ. Significa non fermarsi alle intenzioni, ai «principi», ma trasformare le parole in fatti, le speranze in progetti, i bisogni in diritti. Nei CONTESTI PROFESSIONALI, I’etica non può mai essere vista come un «di più». Non è un obbiettivo fra gli altri, ma ciò che deve fare da sfondo a ogni progetto, ogni investimento ogni scelta strategica. Tutto questo significa “Etica come professione”. Belle parole, ma come tradurle in concreto?
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 07/02/18 alle 16:58 via WEB
Di te mi piace che ti fai le domande e...tenti di darti le risposte. Infatti da uomo consapevole, riconosci i tuoi limiti. Limiti che sono di tutti, poiché indivuduate responsabilità, colpe e problemi, non è facile porre rimedio. La soluzione è a portata di...gnerazione. Infatti per cambiare si dovrebbe lavorare da ora sui ragazzi per poter rsccolgiere frutti tra una ventina/trentina d'anni. Parli di etica e la nuova etica si fonda sul tempo e sulle gerazioni. Il ricambio che pretendiamo, solo noi ragazzi anziani, non è di questo tempo e alla fine siamo noi quelli fuori con le noste pretese e i nostri modelli, con i valori e con una scuola che sia veramente propedeutica per l'accesso in società. Tutto questo lo cambi in decenni e decenni. Ora, oggi, no! Va bene per tutti e certamente non saremo noi a far valere le nostre raccomandazioni. Siamo tutti Don Chixotte e loro tutti mulini a vento.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ALDO il 07/02/18 alle 18:11 via WEB
Purtroppo "loro" (politici, amministratori, pubblici dirigenti, funzionari, imprenditori collusi con la criminalità organizzata, baroni universitari, poteri deviati, ecc...) non sono innocui come mulini a vento anzi esprimono una capacità distruttiva estesa, profonda, moralmente e socialmente annichilente tanto da nullificare ogni prospettiva etica ed economico-sociale.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 07/02/18 alle 18:15 via WEB
Appunto, siamo alla disperata soluzione del teorema. Vedremo i segnali (e no le soluzioni) che potremo cogliere il 5 marzo!!!!
(Rispondi)
 
thorndykerc
thorndykerc il 18/06/18 alle 22:26 via WEB
ti chiedo di rimuovere quella foto, non hai i diritti per utilizzarla
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 19/06/18 alle 07:46 via WEB
Mi sarei aspettato una minima argomentazione, ma va bene lo stesso. Fatto.
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963