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OSPEDALI SPECIALISTI E...PAZIENTI

Post n°2730 pubblicato il 25 Gennaio 2018 da monellaccio19
 

Risultati immagini per SALE DI ATTESA DI OSPEDALI

 

 

Alzi la mano chi non abbia mai subito una bella "lista d'attesa" per poter eseguire una visita specialistica, oppure un esame piuttosto impegnativo come una tac o una risonanza magnetica? Siete tutti sani e in buona salute, quindi non avete mai fatto questa esperienza? Sono felice per voi, allora mettiamola così: alzi la mano chi abbia parenti, amici o stretti conoscenti che abbiano provato questa "Via Crucis" impossibile per un paese come il nostro e con una sanità che ci costa un occhio della testa. E per saltare queste liste per una visita da uno specialista, quanti di voi pur di evitare questa tortura (vuoi anche per una fretta giustificata da una patologia preoccupante), hanno deciso anche a costo di sacrifici economici, di rastrellare soldoni per la mancia e per pagare l'onorevole onorario del professionista? Funziona male questo giocattolo della sanità, certo ci sono regioni virtuose, magari non perfettamente in regola, ma capaci di far fronte alle emergenze e alle richieste, ma di contro, ci sono molte regioni specie al sud, dove se intraprendete questo calvario, non ne uscite facilmente. I dati recenti parlano chiaro sulle percentuali e sull'alto numero dei pazienti inseriti nelle liste. Molti ci restano perché il problema non possono risolverlo sborsando molti soldi sia per chi deve addomesticare la lista, sia per pagare l'onorario. Tanti altri ancora, nelle disponibilità, agiscono aggirando l'ostacolo e devono provvedere, nonostante i quattrini che devolvono alla regione per la sanità, sborsando anche questi costi. Una cosa credo possa essere certa: se un assistito chiede una vista e/o un esame particolare, presumibilmente ha fretta, ha bisogno, non può prorogare per attendere di essere chiamato. Insomma, non si va a rompere le scatole per farsi vedere un unghia incarnita o un mignolo che presenta una leggera curvatura anatomica ed è là sin dalla nascita! Orbene, alla luce di questa situazione improvvida e insostenibile, dovremmo porci domande sulla morte dell'infermeria in pensione di Savona: Mirella Ottonello, operata al cuore a metà dicembre, sapeva di dover affrontare ancora un lungo cammino: le era stata prevista una visita per stabilire come affrontare la sua patologia dopo l'intervento: si affannava, parlava con una ex collega al telefono e la informava che la visita era stata annullata e non si trovava un sostituto disponibile. La donna non si rassegnava, conosceva come vanno le cose in questi casi, le ha viste in corsia quando lavorava, le stava vivendo sulla propria pelle. Non si può continuare a parlare di "numeri", lei pretendeva di essere una paziente e nel suo pieno diritto data la situazione, di essere visitata poiché la patologia non consentiva tentennamenti e rinvii. Scaricava tutta la sua rabbia su FB, raccontava quel che stava passando; vi ricordo che siamo in Liguria, no al sud come spesso i pregiudizi ci inducono a pensare. Purtroppo, nel giro di poche ore, la Mirella lascia questo mondo. Avrebbe dovuto avere un po di pazienza il suo cuore e aspettare che la chiamassero dall'ospedale. Questo significa provare duramente e drammaticamente sulla propria pelle, cosa significhi aver bisogno di aiuto. L'ho sempre sostenuto nella mia vita recente, quando in casi analoghi ho dovuto peregrinare per anni; così mi rivolgevo ai medici: "Ricordatevi che io sono paziente sia come aggettivo, sia come sostantivo.  E' il "sostantivo" che vi inviterei a rispettare...Grazie!".

 
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Commenti al Post:
ambradistelle
ambradistelle il 25/01/18 alle 09:33 via WEB
Per mia fortuna poche volte ho dovuto fare visite specialistiche e quelle poche volte,visti i tempi di attesa, le ho fatte in privato..Paghiamo per avere dei servizi e abbiamo solo disservizi purtroppo!! Buongiorno Carlo!!! Smackkkkkkkkk
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monellaccio19
monellaccio19 il 25/01/18 alle 10:39 via WEB
Per la serie: dateci da mangiare che abbiamo fame!!!! Smack!!!! Buon giorno Tina.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
ALDO il 25/01/18 alle 10:11 via WEB
Un post che con garbo illustra una situazione drammatica dovuta ad una sanità in profondissima crisi: 12,2 milioni di italiani rinunciano in tutto o in parte alle cure per motivi economici. Intanto cresce in forma esponenziale la spesa sanitaria, che nel 2017 è arrivata a circa 40 miliardi di euro. E questo solo perchè la sanità è una gigantesca mangiatoia, il più grande affare d'Italia....
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 25/01/18 alle 10:42 via WEB
Il più grande affare che si potesse mettere in piedi: dallo stato alle regioni, un flusso di soldoni sulla nostra pelle. Se funzionasse come un orologio svizzero, sarebbe un piacere foraggiare la sanità!!!!
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 25/01/18 alle 10:54 via WEB
Mio caro la sanità è l'argomento incandescente della società civile.E' il gestire nella negligenza e imperfezione che riduce nell'indifferenza umana...
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 25/01/18 alle 11:37 via WEB
E' un ferro rovente in un certo posto!!!! Bello, franco e schietto!!!! Dai, non possiamo continuare così...e la gente muore!!!!
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 25/01/18 alle 10:54 via WEB
Ti auguro una buona giornata Mon...
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 25/01/18 alle 11:40 via WEB
Splendida giornata Patty.
(Rispondi)
 
maps.14
maps.14 il 25/01/18 alle 11:11 via WEB
Da quando ho memoria, le visite specialistiche le ho sempre fatte privatamente perchè abbiamo constatato in famiglia che i dottori sono sempre più.... chiari, loquaci ed esaustivi quando vai privatamente. E, guarda caso, riescono anche ad accorciarti di mesi le liste d'attesa per eventuali ricoveri e operazioni. Da sempre sento la tiritera del "visto quello che paghiamo".... ma x le tasse che troppi in Italia eludono e x i servizi offerti, CHI ha un reddito imponibile e paga le tasse, le paga anche x chi non ha reddito o possiede dei redditi minimi che, in Italia, rappresentano quasi il 50% degli italiani. Medita Monellaccio....medita.... ^___^
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 25/01/18 alle 11:36 via WEB
Io non ho da meditare oltre: più su ho scritto all'amico Aldo che se la sanità funzionasse alla perfezione, saremmo felici di spendere più soldi per foraggiarla!!!!Sembrerà un eccesso, ma è una realtà. Con i soldi che versiamo, privatamente o ufficialmente, non meritiamo quello che ho raccontato! Ammetti che privatamente si abbia più soddisfazione dal medico? Bella roba: siamo alla seria A e alla serie B!|!!!!! Stato sociale alla malore, welfare a ramengo e cittadni diversi difronte alla salute che dovrebbe essere una priorità per tutti. Non mi piace tutto questo e allora passerò all'aggettivo "paziente" e..... viuuuuuuuuuuuleeeeeeeeeeeenzaaaaa!!!!!! AhAhAhAhAhAhAh!!! Faccio notare che la risata è seriamente sardonica!!!!! Buon giorno cara Maps.
(Rispondi)
 
divinacreatura59
divinacreatura59 il 25/01/18 alle 11:30 via WEB
Fortunatamente nella mia città tutto funziona abbastanza bene e non ci sono lunghe attese da rispettare.Certo non ho avuto gravi problemi di salute e in quel caso non saprei che dire.Meglio augurarsi la salute che aver bisogno degli ospedali.Buona giornata caro Carlè e mente sana in corpore sano...speriamo.Divy.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 25/01/18 alle 11:40 via WEB
Son contento per te e abbi molta cura di te. Purtroppo non è così dappertutto e molti vanno in difficoltà. E' così che poi si allarga la frattura tra classi sociali: i ricchi in pole position e i poveri in lista d'attesa. Eppure la salute è uguale per tutti. Buon girono Divy, un bacione.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ALDO il 25/01/18 alle 12:05 via WEB
Hai commentato benissimo. E' una sanità malata e poi ci sono ogni giorno le morti senza un perché e quelle con un perché che mette i brividi e suscita rabbia e sdegno. Così la maledetta malasanità, dal Nord al Sud ma giù, in fondo allo stivale ancora di più, è ormai un genere a sé. Quasi una forma di narrativa con vicende surreali, incredibili e però dolorosissime e devastanti.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 25/01/18 alle 12:37 via WEB
Per esempio: ieri (il post era troppo lungo) non ho accennato e avrei tanto voluto, a quanto accaduto prorio a Bari: in un intervento in sala operatoria, si procedeva per un inervento ma qualcosa non andava e l'imbarazzo era evidente. Allora una studentessa specializanda, presente in sala, ha suggerito ai medici di procedere in un certo modo. E' stata allontanata quasi scocciasse i baroni. Purtroppo la donna è deceduta, e oggi con calma e riflettendo, qualcuno riconosce che la ragazza avesse dato un ottimo suggerimento e la donna si sarebbe salvata. Ne parla anche Gramellini oggi sul Corriere.
(Rispondi)
 
g1b9
g1b9 il 25/01/18 alle 12:14 via WEB
Anche da noi ci sono molti disservizi, ma in linea di massima funziona ancora decentemente. Io penso che il grosso problema dipenda anche dal fatto che, se è vero che dopo l'accettazione vieni seguito dallo specialista adatto al tuo caso, questo contatto si estingue col rientro a casa. Soggetti a turni inderogabili , i medici, i chirurghi, ecc non possono più prendere in carico un paziente, per questo, vai ad un controllo ortopedico e se tu hai bisogno di uno specialista della spalla, può capitarti uno specialista della caviglia. Costui legge il referto, difficilmente controlla la diagnostica per immagini e ti da un parere approssimato. Solo lo specialista specifico sa valutare la gravità ed eventualmente prescrivere altra diagnostica entro il limite massimo di 10 giorni.Questo ti descrivo perchè sto provando sulla mia pelle questa procedura. Reduce da una brutta lussazione alla spalla, al controllo mi sono ritrovata col braccio destro paralizzato. Ortopedico giusto, diagnosi immediata, diagnostica entro quattro giorni e responso purtroppo confermato, che devo verificare con un esame neurologico, che nonostante sia di verifica all'entità del danno, mi è stato prescritto entro 10 giorni. Non ho speso un euro, anche se li spenderei volentieri per guarire, ma credo che rimarrà una pia illusione.Il fatto dell'infermiera mi ha sconvolto davvero, non si dovrebbe morire così purtroppo. Un saluto affettuoso:)
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monellaccio19
monellaccio19 il 25/01/18 alle 16:52 via WEB
Carissima Giovanna, per quanto mi racconti, sei vicina a mia moglie per un prolema che si trascina da un pezzo e dopo varie visite in lista, oggi non può più procastinare. Provvederà con un specialista a pagamento e che Il Signore ci assista. Per il rsto, avendo centrato in pieno la sitazione, siamo d'accordo. Non devo aggiungere altro e aggiungerei solo che se avessimo una sanità precisa e funzionante come un orologio svizzero, saremmo felicissimi di...sopportarla per qunato ci costi!!!!! Una lieta serata miacara amica.
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lascrivana
lascrivana il 25/01/18 alle 21:50 via WEB
È una triste realtà che mi provoca sofferenza ... Ecco perché ho deciso di affidarmi al buon Dio. È uno scempio. Baci
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monellaccio19
monellaccio19 il 26/01/18 alle 07:57 via WEB
Tutti noi ci affidiamo al buon Dio. Ma Lui ci esorta ad aver cura della nostra salute. Buona gironata Laura.
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arw3n63
arw3n63 il 26/01/18 alle 17:08 via WEB
Ci sono visite specialistiche che preferisco fare in privato,non solo per accorciare le liste d'attesa ma se voglio e mi fido di un medico particolare, cosa che se vai col sistema sanitario chi ti capita ti capita.Per quanto riguarda invece esami diagnostici se non c'è fretta e si tratta solamente di un controllo attendo la lista. Ci sono esami particolari o visite specialistiche che richiedono l'attesa di un anno, questo ovunque però è anche discrezione del medico curante aggiungere l'urgenza o priorità( almeno nella regione Lombardia) per i casi realmente urgenti, mi pare entro pochi giorni o un mese al massimo.Mi pare strano il caso che hai citato, dopo un intervento si rientra in un giro di visite che hanno una priorità rispetto ad una prima visita, strano anche che annullata una visita non si trovasse un sostituto o venisse indirizzata altrove dove sottoporla comunque e visita, visto il caso e l'urgenza. Boh!Non so cosa dire se non caso di malasanità.
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monellaccio19
monellaccio19 il 26/01/18 alle 17:35 via WEB
Al nord come dicevo, va decisamente meglio che al sud. Tempi biblici e insoportabili. Non siamo io e te a parlare di malasanità, è la cronaca che quasi ogni giorno ci riporta qualche caso. La povera pensionata ligure, come la cronaca riferisce, ha avuto la disdetta della visita prevista dopo l'intervento, dalla sua collega. Inoltre, sempre la sua colelga, le ha riferito della mancanza di un sostituto. Poche ore di vita e poi.... addio!!! Bye cara.
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arw3n63
arw3n63 il 28/01/18 alle 14:54 via WEB
Non sempre neanche al nord va decisamente meglio, prendi ad esempio i pronto soccorso. Dove vivo avevamo una bella struttura ospedaliera con tempi di attesa lunghi ok, potevi passarci le ore ma ora è divenuto un calvario, le attese diventare bibliche, puoi starci notte e giorno in salette d'attesa che sembrano i grandi ospedali intasati della capitale, ci passi la notte! Quando ci sono stanze e interi piani come la medicina, che una volta erano due per esempio, vuoti e chiusi. Non mancano le stanze per i ricoveri, manca il personale, si taglia sui fondi per la sanità ma nei posti sbagliati, come sempre. Ciao Carlo.
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 28/01/18 alle 17:34 via WEB
Infatti ciò che lamentiamo in giro, un po' dppertutto, sono posti di lavoro e reparti (con posti letto), tagliati per rendere più snella la sanità e spalmarla con equilibrio sul territorio.Porcate fatte dappertutto: si sono chiusi ospedali per costruirne altri altrove. E qui la colpa aggravante è delle regioni che ancora una volta hanno fatto man bassa di danaro pubblico. Buona sera Lory.
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