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« UNA GARA DA EVITARE: TRO...IL BANCO VINCE SEMPRE! »

OMICIDIO ISCHITELLA: STRAGE CONTINUA

Post n°2497 pubblicato il 21 Settembre 2017 da monellaccio19
 

Risultati immagini per ischitella foggia

 

Ischitella (FG) è uno degli oltre ottomila comuni italiani. Uno di quei tanti piccoli comuni che molti non conoscono, non hanno mai sentito menzionare, eppure è un comune che come tutti gli altri, ha una sua storia, una sua cultura, un suo campanile. Questo è il tessuto sociale del nostro paese, piccole comunità che pur non essendo note, hanno talune peculiarità insostituibili e radicate nelle coscienze, nel lavoro degli abitanti e soprattutto, nella vita quotidiana di costoro. I piccoli centri sono così, non li conosce quasi nessuno, però, in un battibaleno assurgono alle cronache nazionali per un caso, un avvenimento eccezionale come può essere un omicidio. Lo abbiamo visto con Avetrana anni fa, lo abbiamo notato con Specchia l'altro giorno e purtroppo ancora una volta, appena qualche ora fa, con Ischitella. Tre realtà della Puglia che sono divenute note per ragazze uccise tragicamente. Penso tante volte a questi piccoli centri disseminati su tutto il nostro territorio: amene e ridenti località, a volta anche assenti sulle grandi carte geografiche. Sono luoghi che per la loro posizione, si fanno preferire per la pace e la tranquillità. La popolazione limitata a un pugno di residenti che si conoscono tra loro, la fratellanza, il salutarsi tutti, convince facilmente chi voglia trascorrere un periodo in questi luoghi: quasi a dare un taglio momentaneo con la vita delle grandi città dove frenesia, ritmi pazzeschi e movimento quotidiano, comportano stress e depressione. Tre cittadine pulite macchiate da tre delitti, tre ragioni diverse, hanno spinto tre assassini a commettere aberranti omicidi che hanno scosso la cronaca nazionale. Ma queste tre vittime giovanissime come altre ragazze (Yara per esempio e altre ancora), come hanno fatto a cadere in trappole mortali? Perché in comunità così poco affollate, una vita che scorre noiosa per la mancanza di quegli stimoli e attrazioni delle grandi città, possono accadere delitti così efferati? Dove sta il seme di cotanta violenza? Dove si annida e dove prospera se no in televisione? Lo so, batto sempre sullo stesso tasto, ma non posso eludere chi semina in tv solo spazzatura, falsi miti, facili occasioni per emergere dalla noia quotidiana. Un programma come "Grande Fratello VIP2" cosa può trasmettere agli ascoltatori di queste piccole realtà paesane? Avete notato come le ragazzine si atteggiano con l'abbigliamento, con il trucco a donne decisamente più grandi? Parliamo di quindicenni e sedicenni, vogliose di vivere come tanti giovani e innocentemente scimmiottano le tante cretinette di turno in tv. I primi amorazzi poi, naturali e normali alla loro età, portano ai maschietti, alle prime uscite di nascosto. Fosse così semplice e normale, che ci sarebbe di male? Eppure c'è chi va oltre, chi con Facebook si crea il suo mondo virtuale visto che il reale può essere anche deludente. Si postano frasi, poesie, annunci, velate minacce, per avere quel contatto che gli altri, i giovani delle grandi città, hanno quotidianamente. Sapete che share abbia avuto il "Grande Fratello Vip 2"? Poco oltre il 25%, se considerate che su 4.5 milioni di persone, uno su due è compreso tra 15 e 24 anni e una su tre, è donna con la maggioranza a sud, non ci vuole molto a comprendere come il panorama sia poco edificante: quale la cultura per questi paesi del profondo sud? Quali valori e quali esempi possono venire dalla spazzatura? Qua si parla di messaggi, di orizzonti che non esistono. Quali speranze per 'sti ragazzi? Seguono il nulla, si ubriacano del niente e poi vanno fuori di testa. Occhio, non è così per tutti, non funziona così per tutti coloro che si nutrono di spazzatura e bassa macelleria in tv. Resta comunque un significativo segnale per questi episodi violenti e inammissibili per le loro esecrabili conseguenze. Per concludere è la stessa televisione che dopo i fattacci avvenuti, invade, assedia e circonda quei centri e le abitazioni degli interessati, per serrare attacchi mediatici con telegiornali, la "Vita in Diretta" e soprattutto "Pomeriggio 5" con la grande comunicazione (sic) della D'Urso. Anche questa è la televisione sulla quale discuto, non è trash, ma fa male lo stesso dover guardare ogni giorno dal buco della serratura la tragedia umana di un paese.

 
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Commenti al Post:
lascrivana
lascrivana il 21/09/17 alle 09:39 via WEB
Il male genera male; ecco perché è importante non perdere il nostro obiettivo e continuare a perseverare come i maestri con alunni fannulloni. La comunicazione mediatica che si basa su valori che ormai sembrano fuori moda. Forse è poco quello che possiamo fare, ma almeno in quel poco possiamo ancora respirare. Ciao Carlo.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 21/09/17 alle 10:58 via WEB
E' così mia cara, non abbiamo pretese, non puntiamo ad essere primi della classe, ambiamo a smuovere le coscienze, a minare i muri che si stanno costruendo. Vi sono tante piccole realtà come quelle pugliesi che ho citato, vivono di tv essenzialmente e i giovani fumano e talvolta si fanno. Pensa che il parroco di Specchia, di quella torbida e tremenda storia di Noemi, non sapeva nulla. Quindi nemmeno un rifugio nella confessione. Situazioni che dovrebbero pesare sulle coscienze di tutti. Buon lavoro Laura.
(Rispondi)
 
ranocchia56
ranocchia56 il 21/09/17 alle 09:51 via WEB
Essendo cresciuta in una grande città, posso solo immaginare quanto sia piatta anche se tranquilla la vita di un piccolo centro dove tutti si conoscono e non ci sono distrazioni per i giovani. Già qui dove vivo mio malgrado, pur essendo un posto turistico ci si sta "stretti", manca tutto a parte i negozi che sono numerosi e i bar, tutti però già chiusi a partire dalle 19,00 fino a non oltre le 20,30, chiaro che i giovani cerchino distrazione sentendosi diversi da quelli delle grandi città. E allora come dici tu cercano di imitare quello che vedono in emittenti tv o social, poi sappiamo bene che menti instabili ce ne sono e il "gioco" è fatto, mentre nessuno sospetta niente tessono oscure trame che portano all'omicidio e chiaramente le vittime sono sempre donne giovani. La condanna più grande la do come te, alla tv spazzatura quella che viene imposta, quella dove si inventa che sia seguita da milioni di persone anche se non è vero. Perché "vendere" quel marcio? Chiaro, per questioni di denaro, quello che dicono sia il motore del mondo, non credo proprio che le varie emittenti stiano in piedi grazie allo share, non è possibile che la gente guardi ancora trasmissioni come quella che hai citato o altre che fanno desistere dal guardare la tv ad ogni persona con la mente normale, sono inguardabili tutte! E credo che poi quando la tragedia è avvenuta, la cosa peggiore sia proprio quella di lasciare che i "signori" delle tv vadano a scavare nella vita delle famiglie per attirare l'attenzione dei curiosi che abbondano sempre. Questo secondo me, è il peggio di tutto, scatena solo polemiche, giudizi sbagliati e manda "fuori strada" lo spettatore. Intanto gli omicidi continuano e tutto cade nell'oblio. Attenzione che il mondo non si può incollare più se si spezza in centinaia e centinaia di pezzi. Oggi, ho letto che è la giornata della pace, ne auguro tanta a te e tanta serenità amico mio.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 21/09/17 alle 11:09 via WEB
Sei un'osservatrice attenta e precisa: vedi ciò che magari vedono tutti, solo che tu come me, resti colpita da questi continui, ossessivi messaggi sublimali. Storie quotidiane che vissute ai bordi di piccoli centri, nessuno può evitare, nessuno conosce e se, come nei casi di Ischitella e Specchia, vi sono state denunce preventive, nessuno ha potuto far niente perché le nostre leggi non prevedono interventi solo per prevenire, bloccare sul nascere eventuali casi ipotetici e sospetti. Pace e serenità per te e per tutti. Ciao Rosetta ti abbraccio.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ALDO il 21/09/17 alle 09:59 via WEB
Hai il talento, la classe e la capacità di costruire magnifici editoriali, trascinanti e, a volte, anche inquietanti, che risvegliano sentimenti intensi ed emozioni vere. Un invito diretto alla riflessione e a vedere avvenimenti e situazioni con gli occhi dell'intelligenza critica.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 21/09/17 alle 11:10 via WEB
Caro amico, non posso dimostrare il rossore che illumina le mie gote!!!!! Mi confondi con le tue sperticate lodi!!!! Grazie e buona giornata.
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 21/09/17 alle 11:45 via WEB
L'attento pensiero drammatico rimanda la riflessione nell'educare l'Umanità.La presenza di un mondo nascosto dietro la superficialità,si profila nelle azioni,nei gesti disperati di molti individui che non accettano la sconfitta.Nelle fessure talvolta incomprensibili,le parole non devono essere giudizio o violenza che crea ulteriore violenza.Il pensiero deve essere rivolto nel riflettere che tutti si è responsabili di queste violenze che il mondo mediatico mostra senza delicatezza e comprensione.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 21/09/17 alle 11:56 via WEB
Siamo tutti coinvolti e nessuno si può chiamare fuori. Educare l'umanità? Bello da dire ma impossibile a realizzarsi. Facciamo invece uno sforzo tutti per evitare i falsi messaggi, i cattivi esempi e le vagonate di trash rovesciate dalla tv e poi riprese dai social. Un campo molto vasto dove si annida quell'erbaccia di cui si servono un po' tutti. Si può tendere ad un miglioramento, magari piccolo, ma opportuno per bloccare il degrado generale in cui stiamo precipitando tutti. Gli omicidi, le violenze sono frutto di questo degrado di valori e di morale. Se un non ci arriva aiutiamolo, ma no con la tv malandrina che peggiora solo le situazioni inzuppando i suoi programmi nel torbido.
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gabbiano642014
gabbiano642014 il 21/09/17 alle 11:45 via WEB
Ti auguro una buona giornata Mon..
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 21/09/17 alle 11:57 via WEB
Serena giornata Patty.
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nina.monamour
nina.monamour il 21/09/17 alle 12:06 via WEB
Sarebbe interessante sapere se nei paesi occidentali dove c'è la certezza della pena (per esempio Usa) se il "femminicidio" esiste, se è chiamato più banalmente "omicidio" e, soprattutto se è un fenomeno, come da noi, "non arginabile?" Perché sembra che ci sia una netta diminuzione degli omicidi o meglio uxoricidi, se fossero garantite repressione e punizioni dure senza sconti di pena, attenuanti generiche, buone condotte, perché per delle persone senza nessun tipo di codice morale e etico non serve l'applicazione di astruse e bizantine leggine e sconti di pena ma solo carcere duro. A noi tutti serve una sola cosa, serietà nel legiferare e nell'applicazione delle pene. Non si potrebbe per una volta ammettere che esistono le malattie mentali, psichiatriche, che portano a queste tragiche conseguenze? Il problema non potrebbe essere medico, invece che culturale (o meglio, insieme all'essere culturale)? In fondo, questi omicidi non sono osservati in misura maggiore nei civili e culturalmente avanzati paesi del Nord? Se anche si annientasse questa "cultura del possesso", questi omicidi non avverrebbero comunque? Buona giornata Carlé.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 21/09/17 alle 18:10 via WEB
Senti Nina, le pene più severe saranno anche preventive, ma alla fine siamo sempre nella mani di chi le interpreta. Oggi stanno prendendo piede i malati di mente e coloro che non sanno quello fanno. Gli avvocati ci sguazzano e se fai caso, dopo qualche giorno, subito si parla di gente che abbia bisogno di cure e non di carcere. Poi sappiamo tutti come va a finire. Credo che questo sia un buon "incentivo" per chi voglia fregarsene e portare allo stremo i suoi piani omicidi. Non so, siamo buonisti oltre ogni limite, garantisti eccessivamente e di quel che accade, morti compresi, non se ne frega più niente. Ciao Nina, buona serata.
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mariateresa.savino
mariateresa.savino il 21/09/17 alle 14:16 via WEB
Il tuo è un post interessantissimo e molto sentito, saturo di tante verità su cui, ormai, ci si è abituati a discutere senza un seguito da parte di chi dovrebbe, come minimo, intervenire per mettere un freno a comportamenti che non sono più umani.Per la tragedia di Ischitella, paesino del nostro Gargano, a pochi chilometri da Rodi, il delitto ha connotazioni veramente straordinarie, non trattandosi di gelosie tra fidanzati, sia pure ragazzini. Qui si tratta di vendetta pazzesca di un uomo adulto, esercitata ai danni della sua ex convivente, uccidendole la figlia. Un vero orrore ed errore di chi, sottraendola con il fratellino alla madre, ella stessa perseguitata e allontanata, l'ha lasciata in paese affidata ai nonni. Povera piccola! Magari gioiosa di ritrovarsi coi suoi coetanei, fiduciosa ,si recava a prendere l'autobus per andare scuola. Sono storie che ti strappano il cuore, oltre a dare i brividi. Che l'assassino si sia, poi, tolto la vita, poco conta e mai sarà perdonato per la giovane vita che ha, tanto crudelmente distrutto. Costui era pazzo,ignorante, drogato? Era violento... e ciò è stato mal valutato da chi sapeva. Una bimba innocente ne ha pagato gli errori. Che al degrado sociale partecipano anche i media, hai perfettamente ragione. Ciao
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monellaccio19
monellaccio19 il 21/09/17 alle 18:13 via WEB
Il caso di Ischitella non è come gli altri, ma la sua "impronta" è come quella dei tanti casi che avvengono ogni giorno ormai. Non ho altro da aggiungere: se da una parte sono molto costernato e amareggiato, dall'altra cerco di non perdere la modesta speranza che si fermi o rallenti molto la corsa verso la morte. Buona sera mia cara.
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