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« L'ARMA E I SUOI UOMININOBLESSE OBLIGE »

E GIA' VOLANO STRACCI

Post n°2479 pubblicato il 11 Settembre 2017 da monellaccio19
 

 Risultati immagini per anno scolastico 2017/18

Nel giro di pochi giorni tutte le scuole saranno aperte e pronte a partire con il nuovo anno scolastico 17/18. Come andrà quest'anno dopo la promessa dei 50 mila precari/supplenti destinati al famoso posto fisso e quindi pronti a passar di ruolo? Andrà come gli anni scorsi, più o meno, poiché nonostante le promesse di questa estate, non si avrà la copertura desiderata per tutto il comparto scolastico nazionale. Le accuse già si rimpallano tra governo e sindacati: i precari nelle graduatorie, 52 mila persone, sono state sorteggiate e assegnate alle loro destinazioni, mentre i sindacati sciorinano cifre e situazioni insostenibili per loro. Scontri duri e difficili da superare, il Ministero delle Finanze non autorizza quello dell'Istuzione perché non c'è copertura, molti sono stazionari nelle loro posizioni e quindi languono in altre graduatorie, ma del problema più importante, all'italiana come suol dirsi, non si fa cenno abbastanza. Dei 52 mila da sistemare e che sarebbero già fuori dalla mischia, solo 30.000 hanno accettato le destinazioni che sono a partire dalla Toscana in su. Ebbene moltissimi, una considerevole percentuale di costoro, sono tutti  del sud Italia e quindi, essendo passati di ruolo dovrebbero fare le valige e portarsi verso l'alta Italia. L'altro grosso problema e il titolo: occorrono professori di matematica e di lingue e  questi scarseggiano molto. Torniamo ai "Sudisti" che finalmente, dopo anni e anni di sacrifici con scorribande da una scuola all'altra per fare supplenze, oggi di fronte al "posto fisso" che hanno fatto? Una scelta pazzesca: hanno rifiutato il trasferimento: "Meglio rimanere in zona (vicino alla loro residenza) e fare supplenze e no andare  lontano da casa!". Beh da noi sta succedendo questo e non mi sembra una buona ragione: questi magari, se avessero il ruolo nella scuola all'angolo di casa, sarebbero felicissimi! La figlia dei miei dirimpettai, alcuni anni fa entrò in graduatoria e finalmente ebbe la cattedra dopo aver fatto la nomade in giro per il sud: destinazione Pordenone. Ebbene, con gli occhi lucidi partì lasciando a Bari, marito e due figli. Ha insegnato per diversi anni lassù a Pordenone e ogni quindici giorni scendeva per vedere la famiglia. Poi ebbe il suo incarico a Molfetta (quindi un riavvicinamento) e dall'anno scorso, è di ruolo a Bari. Una carriera voluta con coraggio e con questi chiari di luna, bene fece la signora ad accettare quella destinazione. Oggi vi sono molti insegnanti che si spaventano, non vogliono lasciare famiglia e affetti e preferiscono le supplenze pur di non allontanarsi da casa. Non mi sembra una buona ragione, se volessimo le comodità per tutti gli impegni che ci toccano, allora saremmo freschi! 22.000 persone non pronte per il posto fisso vorranno pur dire qualcosa, o no? Allora, o se ne fanno una ragione, oppure si cambi definitivamente sistema: se si può (nei limiti) mandare questa gente a lavorare nella propria regione, e vale per tutti, è bene altrimenti dal precariato non ne usciremo vivi. In più la "Statale" di Milano, ha creato un caso recentemente per il numero chiuso alle facoltà umanistiche. Infatti tutti insegnati di italiano, mentre mancano coloro che devono insegnare matematica e lingue. Insomma, mancano i soldi, mancano le persone giuste, mancano le graduatorie ben distribuite e infine manca molto la voglia di lavorare. E se vi può consolare, manca in molti settori e segmenti della nostra economia. E' finito il tempo delle scelte a caso, abbiamo tante risorse da sfruttare: il turismo è uno di quei beni che ci aiutano moltissimo: quest'estate una implosione di turisti a fare vacanze, italiani e stranieri, tutte cifre che sono schizzate in alto. Sapete cosa ci  rimproverano in  moti? Che abbiamo posti incantevoli, bellezze naturali e storiche, ma non abbiamo la cultura dell'accoglienza, specie al sud! E allora? Per forza materie umanistiche o altro? E perché no specializzazioni che aiutino anche a sviluppare le nostre immense risorse? Meditate giovani, meditate e fatevi venire la voglia di lavorare. Un imprenditore del nord cerca personale  giovane. Sapete cosa gli rispondono i giovani in cerca di lavoro: "E vabbè, ma noi la sera siamo soliti fare tardi". Questa è l'Italietta che dovremmo fare grande...e si può fare!
 
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Commenti al Post:
divinacreatura59
divinacreatura59 il 11/09/17 alle 10:37 via WEB
I sacrifici non ha più voglia di farli nessuno e questi sono i risultati.Buon lunedì Carlè...baci da Divy.smuackkkkkkkk
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 11/09/17 alle 11:13 via WEB
Purtroppo non è solo la scuola in sofferenza. Non a caso ho citato l'imprenditore che cerca giovani da assumere e dopo i colloqui, questi trovano una banale scusa per non accettare. "Fanno tardi la sera....". Ciao Divy, ti auguro di trascorrere una serena settimana. Bacione.
(Rispondi)
 
lascrivana
lascrivana il 11/09/17 alle 10:38 via WEB
E' vero, la voglia di lavorare è davvero scarsa. Preferiscono sopravvivere, piuttosto che vivere. Un lavoro è sempre un opportunità, anche se spesso ci porta lontano da casa. E poi, ci si può adattare e trasferirsi con la famiglia.Le difficoltà spaventano tutti. Pensa che da incosciente temeraria, mi sono partita da casa per andare al lavoro con la mia carretta. La pioggia torrenziale che mi ha colto all'improvviso, mi ha ridotto i tergicristalli a brandelli. Alla prima traversa ho fatto dietrofront, e sono tornata a casa con visibilità zero. Con il rischio tra l'altro che la macchina rimanesse impantanata nelle colme pozzanghere che allagavano la strada. In quel momento mi sentivo come una stupida eroina; in fondo non era necessario nemmeno partirmi da casa in quel momento;sarebbe stato meglio se avessi fatto tardi aspettando che la tempesta si calmasse. La mia puntualità mi ha fregato e messo in ko la macchina. Bisogna avere i mezzi giusti per dimostrare il proprio coraggio. Pensa che ad un certo punto avrei voluto lasciarla e tornare a casa a piedi, almeno so nuotare. Ciao Carlo.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 11/09/17 alle 11:19 via WEB
Non dico di fare gli eroi a tutti i costi, dico solo che non si rifiuta il lavoro così facilmente. Una mia nipote va una volta alla settimana a Catania perché ha supplenza solo per un giorno/due. Non le converrebbe per le spese, ma lo fa per il punteggio. Sacrificio vuole la patria! Buona settimana Laura.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ALDO (ADONE) il 11/09/17 alle 10:47 via WEB
E' un post perfetto, non c'è altro da aggiungere salvo il fatto che il MIUR e il governo avrebbero potuto organizzare diversamente questa "assunzione di massa" e che la "buona scuola" di Renzi, che avrebbe dovuto eliminare la supplentite, in realtà ha aggravato i problemi che voleva risolvere.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 11/09/17 alle 11:22 via WEB
Con questo post ho voluto evidenziare la piaga che riguarda noi del sud: molti di quei 22.000 sono meridionali e conosciute le destinazioni, hanno rifiutato per continuare a fare le supplenza "a casa". Roba da pazzi!!! Per me, una volta rifiutato il posto definitivo dovrebbero essere fuori da tutto, anche dalle supplenze. Se si rifiuta un posto fisso, non vedo che altro si possa fare. Ma è lontano! E allora? Arriverà il momento del riavvicinamento a casa.
(Rispondi)
 
ranocchia56
ranocchia56 il 11/09/17 alle 11:29 via WEB
Ecco lo vedi Carlo? Mi aggancio al post che ho fatto io dove parlavo dei giovani che non hanno voglia di lavorare o che vogliono il lavoro bello e pronto he gli aggrada, magari al piano di sotto dove abitano.. Qui si parla di un po' meno giovani, di persone che hanno già lavorato in condizioni disagiate e che fanno? Rifiutano un lavoro fisso? Ma dico stiamo scherzando? Io se lo avessi trovato prima anche fuori della mia città, ci sarei andata di corsa! Capisco che è brutto dover lasciare la famiglia, ma se c'è necessità si fa, poi ci si avvicina con il tempo come sempre è successo. Del resto nella mia città ho lavorato per anni, poi sono dovuta venire qui e mi sono trasferita con la differenza che io da qui non posso più chiedere il trasferimento, nuova normativa in vigore da un anno e naturalmente solo per il Ministero dove lavoro. Mancano insegnanti di matematica e di lingue? E lo credo sono materie più impegnative da studiare, non c'è accoglienza turistica al sud? Figuriamoci al nord, dove ti dicono chiaramente che è meglio se vali in un altro locare o albergo.. Si può dire tranquillamente che in mezzo a questa disorganizzazione politica, sindacale, allo sfruttamento reale che ci sono ci sguazzano in mezzo alla grande, non hanno voglia di lavorare! E i fatti lo dimostrano.. Buona giornata.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 11/09/17 alle 11:45 via WEB
Siamo messi male per tante ragioni come citiamo insieme. Ma quello che più tocca rilevare è il rifiuto di 22.000 persone circa, di cui una buona parte del sud, al posto fisso!!!Si affannano a fare le supplenze, ma una volta assegnato il posto fisso, dicono di no!!! Beh, se a questa gente, salvo casi molto gravi e da dimostrare, si negassero definitivamente anche le supplenze dopo il rifiuto, vedresti che andrebbero ad insegnare anche in....Svizzera. La supplenza per loro è sempre una garanzia, saranno sempre in ballo come ampiamente dimostrato da quelle cattedre assegnate recentemente a persone di 67/68 anni. Ecco dove sta la furbizia degli italiani. Assurdo!!! Buona settimana Rosetta.
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 11/09/17 alle 13:17 via WEB
Il campanello di inizio oggi è l'incontro di una scuola in costruzione.La scuola viene criticata nella Legge 107 e i suoi aggiornamenti e poi quando vien assegnata la cattedra che cosa accade? L'educazione scolastica non prevede solo decreti legislativi,ma la simbiosi di più elementi.Non può essere condannato l'inizio di un nuovo cammino,diretto alla conoscenza.La responsabilità non è solo dello Stato , è anche del nuovo personale docente,delle scelte di studio degli studenti.Solo la piena coscienza degli insegnanti,dei genitori e delle politiche culturali permetterà un integrazione valida nel mondo delle lavoro.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 11/09/17 alle 16:56 via WEB
Il punto è che la scuola è da molti anni in costruzione. Un carrozzone/bacino che posseduto come tutte le attività, dai sindacati e dalla complice politica, serve alle campagne elettorali e alle clientele. Non si può voler fare tutti gli insegnati quando un paese attraversa crisi continue più o meno pesanti. Il risultato è quello che vediamo:arriva un politico che vuole aggiustare l' Italia e sono subito tutti contro. Ormai l'abbiamo visto. Le regole e il buon senso vengono subdolamente aggirate e le situazioni non cambiano, anzi peggiorano. Come si fa a sistemare 100.000 precari supplenti? Oggi si parla di sistemare 52.000 e già si litiga, poi ai 22 mila restanti nei prossimi anni si aggiungeranno quelli chi aspettano ancora il posto fisso, poi arriveranno gli altri laureati che nel frattempo vogliono fare gli insegnati con le supplenze: conviene, non perdono nessun treno, il tempo gioca a loro favore, hanno la certezza che il posto lo avranno e non si muovo da...casa. Troppo facile così, la tua descrizione teorica è molto significativa: è una scuola in costruzione, ma mi sa tanto che qualcuno tenta di alzare qualche pilastro e altri li buttano giù.
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 11/09/17 alle 13:20 via WEB
Hai dimenticato nello spazio del colloquio la richiesta è anche non lavorare nei giorni festivi,le ferie ad agosto e la retribuzione da manager senza competenze specifiche.
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monellaccio19
monellaccio19 il 11/09/17 alle 16:57 via WEB
Pretendono tutti in Italia, perché loro no? Ormai siamo alla guerra civile tra "amici".
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gabbiano642014
gabbiano642014 il 11/09/17 alle 13:21 via WEB
Ti auguro un Buon pomeriggio Carlo...
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 11/09/17 alle 16:58 via WEB
Abbi una lieta serata Patty.
(Rispondi)
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 11/09/17 alle 15:08 via WEB
Lasciare per alcuni anni marito, figli e vederli ogni quindici giorni, dopo un viaggio stressante di andata e ritorno rasenta l'eroico. Parlo con cognizione di causa,visto che alla mia entrata in ruolo, (anche per colpa di una raccomandata, che mi convocava per la scelta della sede, giunta con ritardo ) sono finita ad insegnare in una zona sperduta del Sub Appennino,innevata ed inagibile per quasi tutto l'inverno. Tornavo a casa il sabato, nel tardo pomeriggio, e ripartivo da casa la mattina del lunedì che era ancora notte. Non ho rifiutato, nonostante gli straordinari sacrifici e rinunce per tutta la mia famiglia, compresa mia madre e il disagio dei miei tre figli piccoli. Un anno scolastico da ricordare... E' anche vero che oggi la vita fuori casa,viaggi compresi, costa moltissimo e i benefici economici sono quasi nulli, ma si dovrebbe pensare al futuro. Non c'è verso di risolvere lo spinoso problema del lavoro, ma chi rifiuta, probabilmente, tiene presente, anche la facilità con cui, oggi, si sfasciano le famiglie...e ne teme le conseguenze.Quante difficoltà nella vita di tutti, ma occorre avere coraggio e osare. Buon pomeriggio, Carlo.
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monellaccio19
monellaccio19 il 11/09/17 alle 17:06 via WEB
Apprezzo la tua esortazione e più su tanto per rafforzare il tuo accorato invito, faccio riferimento ad una mia nipote che ha accettato una supplenza a Catania per uno o due gironi alla settimana. Sposata e due figli, non le converrebbe proprio fare questa odissea, ma lei lo fa per il punteggio e per non stare ferma ad attendere la stella cometa. Ecco il punto, fare o non fare? 100.000 precari è una cifra pazzesca per uno stato sempre in rosso, non è possibile nemmeno smaltirla a dosi perché man mano si aggiungono quelli che ancora riempiono le varie graduatorie e quelli che si laureano e si accodano!!!! Uno stato vero, effettivo e capace, altro che centomila insegnati, ma la situazione economica è questa e fare passi più grandi non è possibile!!!!! Chi sceglie di non accettare, buttali fuori anche dalla supplenza e vedi come 22 mila persone nel giro di mezza giornata, prendono il posto fisso!
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mariateresa.savino
mariateresa.savino il 11/09/17 alle 15:49 via WEB
CCara Patty, saprai pure che da vari anni, per l'insegnamento, c'è penuria di concorsi e che nelle graduatorie,dove ora si sorteggia,quasi fosse una lotteria, c'è pure gente non più giovanissima, che si barcamena da anni con supplenze e varie. Per quanto poi concerne la scelta della professione, il problema è diverso, ma ti posso assicurare che se lo Stato potesse permetterselo, di insegnanti, per ogni ordine e grado di istruzione, ce ne vorrebbero molti di più, per una Scuola che dovesse veramente essere in linea con i tempi. C'è penuri di per la matematica? Fiori di ingegneri e biologi sono senza un dignitoso lavoro: potrebbero essere ammessi ad insegnare. Mio fratello l'ha fatto fino alla pensione. Mi preme poi dirti che gli insegnanti non vengono retribuiti con grandi stipendi, che non percepiscono straordinari di sorta e, per quanto è nella mia lunga esperienza, (compresi i dirigenti,laureati anche in facoltà diverse dalle umanistiche e che, oggi, sono ritenuti manager) hanno quasi sempre, competenze da vendere. Scusami per l'intrusione. Un caro saluto .
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monellaccio19
monellaccio19 il 11/09/17 alle 17:10 via WEB
L'articolazione e la norma dei concorsi è errata secondo me. O si cambia oppure fuori da questo ginepraio non ne verremo mai fuori. Devono trovare nuove formule per abolire il precariato e per evitare spostamenti lontani. Di contro però, chi sbaglia, chi lo fa solo per il 27 del mese, sia mandato a fare altri mestieri. Uno dei mali dell'Italia è il posto fisso. Meno garanzie e più meritocrazia. Una bella serata Mariateresa.
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nina.monamour
nina.monamour il 11/09/17 alle 16:51 via WEB
La buona scuola in questo paese rimane un sogno, quello che abbiamo è, la buona mafia, la buona evasione, la buona corruzione, i politici che si tengono per mano a difendere la zizza d'oro a cui si sono attaccati. Non è assolutamente inconcepibile che una persona di 35/40 anni si lasci tutto (famiglia, amici e casa) alle spalle e si sposti di 1500 chilometri. È inconcepibile però che lo faccia per 1.350,00 euro al mese dovendosi pagare una seconda casa; soprattutto se deve andare in Lombardia o in Trentino, dove la vita costa parecchio. Per favore, non dire che gli stipendi sono più alti, andiamo a vedere le tabelle ministeriali prima di scrivere. E asteniamoci anche da dire che la Picierno fa la spesa per due settimane con 80 euro. Sono contenta che in migliaia abbiamo deciso di accettare un posto fuori porta, perché questo garantisce il più possibile l'istruzione sul territorio. Contemporaneamente, ho i brividi a pensare con quale "impegno" queste migliaia di persone, trattati come merce, si presenteranno in aula, davanti ai nostri figli. O forse anche no, perché hanno un anno per progettare una lunga e sicura malattia; sui giovani che rifiutano il lavoro stendo un velo pietoso, lieto pomeriggio Carlé.
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monellaccio19
monellaccio19 il 11/09/17 alle 17:20 via WEB
Com'è che le uniche cose buone che abbiamo in Italia, sono poi le più cattive? AhAhAhAhAhAhAh!!!!!! Senti cara cosa diceva Churchill: "Se in un grande isolato è in vigore il divieto di sosta ben segnalato con cartelli e le macchine sono regolarmente parcheggiate ogni santo giorno per tutto l'isolato, è inutile che facciate le multe, togliete il...divieto di sosta!". Noi per cambiare qualcosa è solo guerra. Una semplice regola? Una nuova legge? Una normativa? Apriti cielo: tutti contro!!! Oggi l'opposizione in parlamento serve solo a mandare a casa chi governa per andare subito alle urne! Avete ammazzato Renzi, bene, avete negato un referendum che poteva risolvere i problemi (almeno una parte), ancora meglio. Ma se pensate che democrazia sia fare leggi tutti insieme appassionatamente, saremo sempre tutti fottuti. Questo fanno e chi si permette di andare fuori rigo, viene punito. Vedremo come andrà a finire questa Italia. L'importante è avere buona memoria. Ciao Nina.
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g1b9
g1b9 il 11/09/17 alle 17:10 via WEB
A proposito dei trasferimenti non accettati, succede anche da noi. Non vogliono andare al Sud. Vorrei capire allora il perché di questi spostamenti, lascino al Sud i sudisti e al nord i nordisti , proprio non capisco. Se non sanno farlo in automatico, permettano almeno di scambiare i ruoli. Per la poca voglia di lavorare aggiungo che qui da noi, qualsiasi lavoro che non permetta week end, riposo notturno, o viene rifiutato o accettato col grugno. Cercasi panettiere è un esempio. Buona serata...
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monellaccio19
monellaccio19 il 11/09/17 alle 17:24 via WEB
Certo, ci mancherebbe altro!!!! Del resto funziona così per tutti. Sai? Alla volte si pensa che voi del nord siate più evoluti e aperti di noi, quindi meno attaccati agli affetti, alla problema della lontananza e via dicendo. Certo è che 22.000 hanno detto no! Bella roba e il carico aumenta, i problemi pure,e loro i supplenti sanno che non perderanno niente. Arriverà il loro turno, ormai il posto è garantito come in tutti i lavori che si fanno in Itala. Buona serata cara.
(Rispondi)
 
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