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LA VITA E' ADESSO

Post n°2344 pubblicato il 30 Giugno 2017 da monellaccio19
 

Risultati immagini per ragazzi napoletani camorristi

Recentemente a Napoli si è sparato molto: le famiglie camorriste sono sempre in fermento per rimarcare la loro presenza sul territorio e per ottenere la supremazia e il rispetto da tutti, anche dai "concorrenti"; sparano per ammazzarsi, non si guarda in faccia nessuno e se c'è un capo che ordina seccamente di far fuori un "nemico", la manovalanza provvede. Ecco, è proprio della manovalanza che vorrei parlarvi, di coloro che all'occorrenza, provvedono non solo allo spaccio che è una delle maggiori fonti di guadagno, ma sono gli esecutori materiali di ferimenti, assassinii, avvertimenti, vendette, riscossione pizzo e altre mansioni indicate dalla "famiglia". Nella maggior parte dei casi questi "operatori" che viaggiano in motorino e girovagano per i quartieri assicurando la tranquillità della loro zona, sono ragazzi, spesso sotto i diciotto anni e quasi sempre cresciuti, sin da piccoli, in quel brodo di cultura che è la società camorristica. Voglio segnalarvi un ragazzo che potenzialmente potrebbe essere tra questi: la sua storia è particolare ma allo stesso tempo molto comune ai tantissimi ragazzi napoletani che purtroppo vivono il legame con le famiglie mafiose. Ebbene, questo ragazzo non aveva mai visto l'interno di una scuola, di un asilo, la madre riteneva che sarebbe stata una perdita di tempo per lei e soprattutto per lui. Il ragazzo inizia a lavorare presso una officina e là scopre che nella vita leggere e scrivere sia una priorità, almeno quanto basta per mettere una firma oppure per leggere una qualsiasi cosa capiti tra le mani o per strada. Il ragazzo chiede spiegazioni alla mamma, si sente mortificato, avverte lo sfottò degli amici e lo stupore di chi si accorga che non sa né leggere e né scrivere. La mamma adduce scuse, lui si scalda e impone la sua scelta: "Voglio studiare". Litiga di brutto, sfascia tutto in casa e i carabinieri accorrono per placare la rabbia del ragazzo. La sua salvezza? E' stato portato in un centro di recupero e la sua nuova vita inizia proprio là con altri ragazzi nelle sue stesse condizioni. Oggi può vantare di avere conseguito la licenza media, un recupero importante e tale da reinserirlo in società. Contro questa storia sappiate che ve ne sono decine e decine di storie di ragazzi che nonostante gli sforzi della comunità e tutta la buona volontà impiegata per tirarli fuori da ciò che li aspetta fuori, sono tornati, nonostante gli inizi promettenti, "alla paranza" che in gergo malavitoso significa proprio reinserirsi nella società ma quella camorristica e no quella civile per un lavoro onesto e formarsi una famiglia. La mafia, la camorra, l'andrangheta hanno bisogno di loro e della assenza di cultura, solo se sono ignoranti e senza avere frequentato la scuola, saranno bravi manovali, pronti all'ubbidienza e al sacrificio delle loro vite. Questa è la cronicità del male endemico, un bubbone cancerogeno che ha bisogno di generare le sue metastasi e avere nel novero sempre forze fresche e pronte all'inserimento nella famiglia: altro che titolo di studio, lavoro onesto e pensare ad un futuro degno di questo nome. La vita è adesso: soldi, potere, abuso e tanta libertà di agire. La morte è dietro l'angolo? A loro non interessa, servirà come esempio per i nuovi adepti.
 
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Commenti al Post:
nina.monamour
nina.monamour il 30/06/17 alle 09:30 via WEB
Purtroppo sono cose che succedono nel Sud, mafia, camorra, 'ndragheta e altro si servono dei giovani come bassa manovalanza, giovani ignoranti che fanno comodo. Credo che ciò non finirà mai, peccato perché Napoli è una città ricca di storia e di cultura. Scusa la mia assenza, ma ho avuto problemi al pc, buona giornata Carlé.
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monellaccio19
monellaccio19 il 30/06/17 alle 10:56 via WEB
E sì, una situazione grave e pericolosa. Ecco perché bisogna puntare sulla cultura e sul recupero dei ragazzi. Insegnare loro, immergerli in una realtà che non conoscono profondamente. Una società migliore che non è fatta di abbagli, ricchezze e agi. Ciao Nina Buona giornata.
(Rispondi)
 
lascrivana
lascrivana il 30/06/17 alle 09:54 via WEB
Bisognerebbe denunciare i singoli casi. Se si è a conoscenza di un ragazzo che non frequenta le scuole per obblighi familiari, non aver paura di informare chi di dovere. L'ignoranza non è il solo male dei giovani, ma anche la necessità di guadagnare soldi facili. Poco importa se il lavoro è sporco. Bisognerebbe creare centri di competizione gratuita che consentono ai ragazzi di emozionarsi e compensarsi facendo sport. Realizzare i propri desideri, senza ricorrere a stupefacenti che hanno il potere d'isolare dalla vita vera. Centri gratuiti dove ogni adolescente può prendervi parte, anche nel periodo estivo. La prima lotta alla delinquenza inizia nella società. Ripuliamo la società dai millantatori, e dai politici disonesti. Come possiamo farcela se siamo capeggiati dai leader del lavoro sporco? Ciao Carlo.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 30/06/17 alle 10:59 via WEB
Riferirsi ai giovanissimi e si conoscono perché sono famiglie che vivono in una situazione di degrado. Recuperarli alle elementari e passo passo alle scuole medie. Devono assaporare la cultura non solo del sapere ma quella della società, dell'educazione: capire il bene e il male. Si può fare, ci vogliono buona politica e buona volontà. Buondì Laura.
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divinacreatura59
divinacreatura59 il 30/06/17 alle 10:13 via WEB
Sicuramente meglio il giovane che si è ribellato per avere una cultura e farsi una vita eventualmente dignitosa per non cascare nelle mani dei malavitosi che dell'ignoranza ne fanno un punto di forza.Buona giornata Carlè.Buon venerdì da Divy.
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monellaccio19
monellaccio19 il 30/06/17 alle 11:02 via WEB
Contro quello che ci ha messo sei anni per recuperare la licenza media, ci sono decine e decine di ragazzi che hanno iniziato, ma dopo un po'sono tornati alla "paranza". Non ce l'hanno fatta, non sono stati capaci di aver pazienza: tutto e subito, solo la camorra li può dare!!!!! Buon giorno Divy, un bacione.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
ALDO LO SA il 30/06/17 alle 11:21 via WEB
Se si sommano: ignoranza, età "difficile", ambiente familiare pedagogicamente inadeguato, contesto sociale degradato, criminalità organizzata, disoccupazione dei giovani si ottiene un effetto esplosivo
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monellaccio19
monellaccio19 il 30/06/17 alle 12:18 via WEB
Un pentolone dove quel brodo di cultura pericoloso, bolle e cuoce la paccottiglia che citi. I mali endemici sono noti gli interventi si potrebbero fare, ma costano e richiedono un sforzo sovrumano. Politica e danaro solo così si può provvedere.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ALDO LO SAPEVA il 30/06/17 alle 11:35 via WEB
Bella la graduatoria "a giorni alterni". AHAHAHAHAHAHAH. Possibile che il tuo amico tra una pillola e una suppostina non si renda conto che è ridicolo? Oggi si parla di "sfigato" ( nel senso di chi non vede oltre, senza continuità rispetto alla propria esistenza; che non evolve, che non cresce, che è perdente, ecc...) ai nostri tempi come si diceva? Menagramo? Disgraziato? Infelice? Proprio non ricordo... e questo mi preoccupa. Se ti viene in mente illuminami.
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monellaccio19
monellaccio19 il 30/06/17 alle 12:20 via WEB
Non entro nemmeno nel merito perché non vado a leggerlo. Lo faccio e gli lascio il commento solo se lui viene e mi commenta. Abbiamo stili diversi discrittura e progettualità di argomenti diversi.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
ALDO LO SA il 30/06/17 alle 11:42 via WEB
Buon W.E. Sei già nella tua villa al mare?
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monellaccio19
monellaccio19 il 30/06/17 alle 12:21 via WEB
No, non ancora spero quanto prima. Abbiamo qualche problemino di salute. Buon w.e. Aldo. Alla prossima.
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mariateresa.savino
mariateresa.savino il 30/06/17 alle 14:00 via WEB
Già: la vita è oggi. Impossibile cambiarla, visto che tutto continua con l'ineluttabilità di un cancro. Cui prodest? Possibile che coloro che contano e soprattutto chi ci governa non se lo chieda? Che non voglia darsi e darci risposte, è chiaro e lampante. Buon pomeriggio.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 30/06/17 alle 17:16 via WEB
E' un male sociale troppo radicato, estirparlo richiede un grande impegno di risorse umane e quattrini, il tutto orchestrato dalla politica!!!!! Che facciamo? Ridiamo adesso o più tardi?
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