Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
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ESORCIZZARE LA MORTE? NON VALE LA PENA...

Post n°1296 pubblicato il 10 Febbraio 2015 da monellaccio19
 

Ci sono tre tipi d'informazione che non mancano mai sui quotidiani: nascite, matrimoni e necrologi. L’ultimo, l’annuncio della morte di qualcuno, è il più ricorrente, la famiglia o un parente stretto paga per far pubblicare il necrologio dell’avvenuta dipartita giusto per avvertire tutti coloro che conoscendo il defunto, non avrebbero mai appreso la ferale notizia.  Nello stesso tempo, sotto l’annuncio, appare una  sfilza di partecipazioni al cordoglio di chi ci tiene ad evidenziare e soprattutto, a far notare la propria addolorata presenza. Un giornalista con una navigata esperienza alle spalle, tale Guido Vigna, nelle suo lungo peregrinare da una redazione all'altra per il suo lavoro, ha avuto la ostinata costanza di conservare oltre 100.000 necrologi pubblicati dal 1969 ad oggi: una bella e unica passione direi.  C’è di più, il “pensionato” Vigna ne ha esaminati a tutt'oggi, circa 2.500.000 per giungere ad una incredibile e sorprendente scoperta: su quei due milioni e mezzo di annunci mortuari, solo 472 volte appare la parola morte. Eppure, se c’è un sostantivo sicuro, certo, immortale e ricorrente,  è proprio morte, proprio lei  la causa della dipartita, lei che ha fatto venir meno all'affetto dei suoi cari la persona “soggetto” degli annunci. Con acume e arguzia, il bravo collezionista di necrologi, mette in risalto come anche per un semplice annuncio, abbiamo difficoltà a menzionare e/o scrivere la temuta parola, come se fosse un tizzone ardente, la evitiamo ricorrendo a vocaboli sostitutivi o, addirittura, a frasi di circostanza, perifrasi pindariche  e metafore da far sorridere. Già nel redigere il post mi sono preso la briga di inserire alcune parole e frasi fatte; le conoscete perché ne abusiamo tutti quando è  il momento: costernati annunciamo la mancanza di….; è venuto meno….allibiti e attoniti ne danno il triste annuncio...; ha raggiunto il cielo….; il Signore ha accolto l’anima buona di…; a soli 93 anni non è più con noi…; ha lasciato un vuoto incolmabile…; afflitti per la sua improvvisa dipartita, dopo mesi e mesi di sofferenze….; ci ha preceduti nel regno di Dio tracciando il percorso celeste…; ha raggiunto i pascoli del paradiso….; ecc.ecc. Insomma, a volte la ricerca ostinata di frasi opportune, comporta anche che si scivoli nel ridanciano e nel ridicolo.  Perché poi non vogliamo scriverla la parola morte?Che rapporto abbiamo con questo vocabolo che più lo scansiamo e più ci sentiamo meglio?


 
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Commenti al Post:
Phoenix_from_Mars
Phoenix_from_Mars il 10/02/15 alle 08:31 via WEB
Certo che sei veramente terribile : DD Io penso di essere una delle poche che ha un buon rapporto con questa parola:tutti dobbiamo morire prima o poi, per i credenti non finirà tutto così e un pò per tutti sarà un momento di passaggio in cui andremo a raggiungere le persone care che sono mancate prima di noi. Per cui non vedo perché averne paura..piuttosto si dovrebbe cercare di vivere bene ogni momento e non lasciare indietro rimpianti.
Per il resto...un'altra cosa che mi chiedo è perché i defunti siano sempre stati belli, bravi e buoni e di nessuno mai si legga:Gran figl de buon donn ; PP un abbraccio grandissimo :***
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 10/02/15 alle 10:45 via WEB
Ognuno, secondo la propria visone della vita e con il proprio carattere, si relazione con la morte con approcci diversi. Beato chi riesce ad esorcizzarla con una sana ironia e con estrema serenità, senza dover ricorrere all'omissione del terribile vocabolo. Per il tuo quesito finale, ritengo ci sia una sola risposta: quando la morte ci coglie, v'è una sola regola che poi è quella creata ed istituita dal maestro e Professore De Curtis, alias principe. Livellamento, ovvero, siamo tutti uguali, omologati al meglio e no al peggio!!!! Ti abbraccio Giù, una serena giornata mia cara.
(Rispondi)
 
lascrivana
lascrivana il 10/02/15 alle 08:31 via WEB
Non pensarci aiuta parecchio. La morte fa paura a tutti. Io dico solo "condoglianze" . una volta mi sono confusa e le ho dato le congratulazioni. Era un tempo in cui andavo sempre di fretta; con il risultato che cpmbinavo più casini. Ciao Carlo.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 10/02/15 alle 10:49 via WEB
Dalle mie parti, ahimè, si evita di porgere le condoglianze la domenica: la credenza popolare indica che chi porge di domenica...rischia di essere coinvolto dalla morte. Porta sfiga per dirla tutta!!! Regolati se credi a 'ste dicerie popolari. Una buona giornata Laura, grazie e ti abbraccio.
(Rispondi)
 
 
 
lascrivana
lascrivana il 10/02/15 alle 19:36 via WEB
Morirò come tutti. Quello che fa la differenza è come vivi ... E io cercherò di rendere sempre migliore il mio tenore di vita. Non sono superstiziosa.
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 10/02/15 alle 19:39 via WEB
Sappi allora che cercherò di emularti. Vista la tua sincera convinzione, non posso farne a meno: ambisco anch'io allo stesso baritono di vita. Ciao Laura, buona fine serata.
(Rispondi)
 
madonna59
madonna59 il 10/02/15 alle 08:34 via WEB
Perchè la parola "morte" è brutta, fa paura, ha un non so che di definitivo. Te la immagini con la falce e vestita di nero. Ecco, solo a scrivere stà parola, sto tremando tutta tutta.
Un abbraccio, Carle'...t.v.b.:-)
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 10/02/15 alle 10:52 via WEB
Non tutti sono in grado di misurarsi con la...morte, fosse anche il solo sostantivo. Ecco perché, dovendone necessariamente parlare, molti fanno i funamboli, i trapezisti, per usare termini simili o frasi di circostanza che rendano l'idea. Ciao Mirietta, grazie di cuore e una bella giornata per te.
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dolcesettembre.1
dolcesettembre.1 il 10/02/15 alle 10:22 via WEB
con quel cognome ci credo che la vedova è incosolabile,hahaha.bentornato Carlo,buona giornata. :) Dolce
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 10/02/15 alle 10:54 via WEB
Sei la solita intrigante!!! AhAhAhAhAh!!! Pare che tu sia l'unica finora che si sia resa conto dell'annuncio funebre....ruffiano e pruriginoso. Ciao Dolce, una buona e serena giornata.
(Rispondi)
 
g1b9
g1b9 il 10/02/15 alle 11:01 via WEB
Ognuno di noi ha un rapporto diverso con a morte, ed è vero che molti evitano di pronunciare il nome. Che ci piaccia o no, questa signora arcigna vestita di nero fa parte della vita e dobbiamo accettarla. Io sono convinta che l'età che avanza ci aiuti molto nell'accettare questo pensiero di morire; gli anni pesano, le persone che amiamo ci lasciano, la vita diventa faticosa da accettare. Sto parlando per me che non ho paura di morire proprio perchè vivere con la tristezza nel cuore non è bello, ci si immerge nei ricordo, ma non basta, divertimenti, hobby, sport, tutto ha il su periodo. Rimane ben poco se non ingannare il tempo mentre aspettiamo la morte. Buona giornata Carlo! Un sorriso:)
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 10/02/15 alle 11:24 via WEB
La tua visione generale non la discuto ma non la metterei troppo sulla "liberazione" che la morte può darci ad un certo punto della nostra vita. Capisco il tuo stato e apprezzo il tuo grande coraggio e ti inciterei,senza cancellare ricordi e memoria, a vivere la tua vita ancora lunga, con leggerezza, con estrema fatalità senza rinunciare a quei pochi piaceri che essa ancora ci riserva. Il nostro obiettivo deve essere, nel nostro piccolo e senza presunzioni, vivere e non vegetare. Poi...sarà quel che sarà, senza rimpianti. Ti abbraccio Giovanna, una carezza mia cara.
(Rispondi)
 
tocco_di_principessa
tocco_di_principessa il 10/02/15 alle 11:14 via WEB

Felice Martedì.... Kiss Leica (clik)

(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 10/02/15 alle 11:26 via WEB
Ciao carissima, un bacione e deliziosa giornata.
(Rispondi)
 
la_moretta_2
la_moretta_2 il 10/02/15 alle 11:23 via WEB
Il 20 marzo 2012 mi sono recata dal fotografo del paese e mi sono fatta fare una foto decente perché compivo 70 anni e mi sembrava giusto. Quando morirò e se ancora avrò questo blog, la farò postare, così mi vedrette in tutta la mia bellezza a 70 anni e vedrete con chi avete avuto a che fare. Ciao Carlè, io manifesti non ne voglio e neppure il funerale, voglio diventare subito un mucchietto di terra da gettare in mare.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 10/02/15 alle 11:29 via WEB
Sai Gio'???? Io non la voglio vedere la tua foto: e se poi mi viene un infarto??? No, preferisco rimbambire e pensare che ho avuto rapporti virtuali con la donna più bella del mondo....come tutte del resto quassù: per me siete, come più volte detto, gnocche dentro!!!! Ciao cara, pensa alla salute e tieni sempre gli occhi aperti che a chiuderli...non ci vuol mica molto!!!
(Rispondi)
 
Narciso_Ale
Narciso_Ale il 10/02/15 alle 11:28 via WEB
Sai, all'inizio non è facile la parola morte. Anche quando ho avuto due lutti importanti nella mia vita, di cui uno ad appena un anno di distanza, non riuscivo a dire: è morto! Ora ne parlo con più spensieratezza, ma mi rendo conto che quando pronuncio la parola morte ho sempre un nodo in gola! Detto questo, la foto che hai postato è troppo simpatica, porella, inconsolabile :-)
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 10/02/15 alle 11:38 via WEB
Il punto focale è proprio il tempo e le esperienze che maturiamo durante il nostro vissuto. Ho perso il mio papà nel 1993: un dramma per me ma no perché perdevo mio padre, ma perché non pensavo che la morte avrebbe potuto colpire la mia famiglia. Ovvero, nella mia assurda concezione di vita, all'epoca troppo bella e felice, pensavo che fossimo Highlanders invincibili ed eterni. Ecco dov'era il mio dramma: somatizzare la morte che portava via il mio papà ed entrare in una nuova concezione. Da quel momento mi sono reso conto con estrema lucidità, che tutti saremmo stati coinvolti e a disposizione della morte. Oggi, sono pronto...con ironia, la esorcizzo e la irrido. Quando vuole....sono qua!!! Buon giorno Ale, una felice settimana.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 10/02/15 alle 11:29 via WEB
Le difficili parole del lutto. Oggi è venuta meno tutta una serie di consuetudini e di riti che in passato consentivano alle persone più coinvolte di vivere l'evento con il conforto e la partecipazione attiva della comunità, dall'assistenza al morente all'assunzione di cibo in comune dopo la sua scomparsa, per ricordarlo assieme e assieme sottoscrivere la propria sottomissione alle leggi della natura e al valore della vita.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 10/02/15 alle 11:45 via WEB
Usi e costumi sono cambiati così come l'approccio: i famosi film americani mostrano l'immutato rapporto che costoro hanno con la morte: in casa si è uniti tutti insieme e si "celebra" il funerale come se fosse un normale ricevimento con cibo e bevande, nessun muso lungo ma tutti ad "onorare" la signora in nero con beffarda e irriguardosa noncuranza. Culture diverse che pesano quando poi i contesti cambiano: per loro è sempre lo stesso rituale e per noi, come opportunamente sottolinei, un doversi misurare con un rapporto e un approccio diversi. Segno dei tempi che cambiano.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 10/02/15 alle 11:32 via WEB
... in sommatoria negativa l'allungamento della vita media nelle società industrialmente avanzate, i progressi della medicina e una cultura di massa inneggiante al giovanilismo e alla perfezione della forma fisica hanno accresciuto il timore della morte e ne rendono ancora più repugnante il pensiero...
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 10/02/15 alle 11:48 via WEB
Se poi aggiungiamo che a breve sarà in vendita la pillola "elisir di lunga vita", mi sa tanto che io e te dovremo sopportarci a vicenza....ops...a vicenda e a lungo termine. Un'ottima giornata Giuliana.
(Rispondi)
 
molto.personale
molto.personale il 10/02/15 alle 11:41 via WEB
Sinceramente è una parola che non ometto quando è il caso di citarla o scriverla..certo non mi è mai capitato finora di fare un necrologio per nessuno ( forse lo farò per il mio consorte ^_^ ) ma non la scanso anzi non mi fa per niente paura o impressione..Ah la signora è rimasta fottuta a quanto pare ^_^ un bacione carissimo e buona giornata
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 10/02/15 alle 11:50 via WEB
Ti rapporti egregiamente con la signora in nero: nessun impedimento, autoironia e spregio dichiarato per essa. Tanto a che servirebbe??? Quando vuole....sa dove prenderci, tutti sul...blog!!! AhAhAhAhAh!!! Ciao carissima una dolce giornata Grazia.
(Rispondi)
 
ranocchia56
ranocchia56 il 10/02/15 alle 11:43 via WEB
Purtroppo leggendo le tue frasi relative alla scomparsa delle persone, sono tornata indietro con la mente a quello che di più doloroso mi è successo nella vita, la perdita di mio padre. Ebbene quando è successo, io dicevo che mio padre era morto e tutti i parenti mi avevano imposto di non dire mai più quella parola perchè in italiano si diceva deceduto. Io ero una ragazzina e mi suonava strana quella parola, io dicevo sempre di tutti quando lasciavano questa Terra che erano morti. Anche ora mi viene in mente di dire: quando sarò morta, alla mia morte, il tale o la tale sono morti. E' una realtà, è una parola che esiste come altre e in quanto alle frasi e all'elenco di chi partecipa al dolore della famiglia, le trovo cose inutili, chi è morto non le può leggere e comunque non servono a farlo tornare in vita. Ma sai io, non faccio testo perchè, ho disposto per far avvolgere il mio corpo dalle fiamme e senza rendere pubblico niente e nessuno presente. Del corpo non resta comunque niente, quindi che senso ha lasciarli li per anni? E' una mia opinione, sia ben chiaro, non deve coinvolgere nessuno che giustamente è libero di fare come vuole. E tu pensa a vivere sai, che dove lo trovo un rompiballe e simpaticone eccezionale come te?????? Ti abbraccio.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 10/02/15 alle 11:59 via WEB
Grazie Rosa, sei sempre gentile. Vero, come se morte non fosse sostantivo italiano mentre deceduto sì!!! Il relazionarsi con termini e sinonimi diversi è la regola, una sorta di esorcizzazione tacita tra tutti. Ognuno, per carattere e temperamento, sceglie come confrontarsi con essa: c'è anche chi la somatizza e la ignora, c'è chi la sfotte, chi la sfida, chi la tratta con spregio e la irride, insomma, puoi porti come vuoi ma alla fine, non cambia niente: quando deve ghermire noi siamo passivi e inoffensivi. Ciao Rosa, una stupenda giornata e buon lavoro.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 10/02/15 alle 11:51 via WEB
Buona giornata Carissimo. Grazie per questo post che è, anche, un modo per riflettere sull'ultima avventura dell'uomo su cui si intrecciano trame di senso estremamente articolate.Un post magistrale che interessa tutti e che andrebbe messo in tutta evidenza. Giuliana
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 10/02/15 alle 12:01 via WEB
Sei sempre generosa con me Giuliana. Grazie. Ti abbraccio.
(Rispondi)
 
Nuvola_vola
Nuvola_vola il 10/02/15 alle 12:30 via WEB
Non mi fa sentire bene in nessuno dei casi. Un sorriso
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 10/02/15 alle 12:39 via WEB
Ti capisco e non sei l'unica: ognuno secondo la propria personalità, si pone come meglio ritiene. Grazie Francesca, una dolce giornata mia cara.
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 10/02/15 alle 12:49 via WEB
Io penso che non bisogna avere paura della morte.Alcuni hanno un rapporto disorientato e timoroso con questa parola.La morte non è altro che l'ultimo pezzo del puzzle.Bisogna vivere seneramente la vita,nel migliore dei modi,amando intensamente tutto quello che ci circonda.Io ribadisco sempre di parlare con i figli,con i partner,con gli amici,non lasciando nulla a domani...infondo,Carlo,la morte non è altro che non sentire la sveglia al mattino..un lungo sonno..Buona giornata Patty
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 10/02/15 alle 18:33 via WEB
Certo, come ho già detto, è soggettivo il rapporto che ognuno di noi sceglie per relazionarsi. Magari fosse come tu indichi: un lungo sonno senza doversi più svegliare. Per tale conclusione io apporrei decine di mie firme (per quel che valgono) e risolverei subito il problema. Purtroppo non è sempre così e ciò che ho vissuto in questi ultimi giorni, mi ha ancora insegnato, nel caso dimenticassi, che spesso la sofferenza è più dura e più lunga della morte.Allora e in tal caso, la morte è anche liberazione. Buona sera Patty.
(Rispondi)
 
grazia.pv
grazia.pv il 10/02/15 alle 13:27 via WEB
Io sto già pensando a cosa mettermi da morta. Mio padre leggeva sempre gli annunci e io gli chiedevo il motivo, lui rispondeva: guardo se ci sono io....spiritoso papà!
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 10/02/15 alle 18:35 via WEB
Anche fare dello spirito, è un modo concreto per esorcizzarla e beffeggiarla. Tuo papà non sbagliava. Un abbraccio Grazia, buona serata.
(Rispondi)
 
un_uomonormale
un_uomonormale il 10/02/15 alle 15:16 via WEB
La morte non è una sfortuna che capita solo ad alcuni, ed il fatto che per svariati validi motivi essa faccia paura, non è una ragione per ignorarla e soprattutto per ignorare la realtà di chi vi è direttamente confrontato e vive un momento che tutti gli esseri, prima o poi, dovranno vivere. E tuttavia, meno la nominiamo, più la esorciziamo. Ma essa, subdola, sta sempre accovacciata al nostro uscio. Buon pomeriggio !
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 10/02/15 alle 18:37 via WEB
Vero, ma esorcizzarla ci da un piccolo e modesto vantaggio.....la facciamo accomodare con il sorriso sulle labbra. Che stile, che uomini di mondo saremmo se potessimo tanto!!! Una bella sera per te Peppino.
(Rispondi)
 
donnavittoriana
donnavittoriana il 10/02/15 alle 15:26 via WEB
tutti dobbiamo morire....è il traguardo della ns vita! L'importante caro amico, è vivere il presente con serenità! Non ho simpatia per il necrologici ed i funerali, le persone devono essere ricordate ed amate da vive...non da morte !! Sai che è un argomento che potrei parlarne all'infinito, io voglio che le persone care mi facciano visita, mi telefonino e mi scrivano da viva....che me frega se al mio funerale vengono in 100 o se nel necrologico scrivano cose strane...ditemele subito che mi fanno più piacere! hahahhaha buon pomeriggio graziella
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 10/02/15 alle 18:39 via WEB
La tua saggezza popolare non ha limiti!!! AhAhAhAhAhAh!!!! Hai ragione, da domani ti chiamerò tutti i giorni: non vorrei perdere nessuna occasione della tua lunga vita. Buona serata Graziella.
(Rispondi)
 
 
 
donnavittoriana
donnavittoriana il 10/02/15 alle 21:08 via WEB
....mi sei troppo simpatico! un abbraccio per la buona notte- grazia
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 11/02/15 alle 08:05 via WEB
Ma va????? AhAhAhAhAhAhAh!!!!! Ecco perché mi frequenti!!! Una bellissima giornata Grazia.
(Rispondi)
 
amistad.siempre
amistad.siempre il 10/02/15 alle 16:59 via WEB
Ahahahaha... Carlooooo... *_*... Forse si glissa sulla parola 'morte' perché se ne parla troppo da 'vivi'? Mah... Devo cominciare a preparare anche il manifesto... Ho già dato disposizioni per il 'funerale' (vero eh?...); dovrei finire di sistemare le cose in modo che i figli non sia azzuffino... dopo... E adesso, grazie a te, devo pensare anche al manifesto... Uffa... Non solo si deve 'morire'... ma si deve pure 'faticà'... Ahahahaha... Vabbè... Che ne pensi di: "Oggi 10 Febbraio 2070 alle ore 12.00 è 'finalmente' deceduta... "... Perché 'finalmente'? Perché conto di vivere fino a 110 anni!!! E' chiaro no?... *_________________*** Un bacione Monellaccioooooo... Smackkkkkkkkkkkk... ;))) Rosa Arzilla... Ahahahaha...
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 10/02/15 alle 18:42 via WEB
Quando essa, da qui a cent'anni, verrà a prenderti e dovesse trovarti nelle stesse condizioni di spirito appena dimostrate, rischi che se torni indietro e rimandi l'appuntamento!!! AhAhAhAhAhAhAhAh!!!!! Dopo di che, chi potrebbe più sopportarti???? AhAhAhAhAhAh!!!!! Buona serata e lunga vita Rosa. Ti abbraccio.
(Rispondi)
 
woodenship
woodenship il 10/02/15 alle 17:31 via WEB
Morte?Una parola molto lontana da noi.La si esorcizza sempre e comunque,ma lei ritorna,non si lascia fott...ehm,intimidire e nemmeno emarginare facilmente........Un abbraccione vecchio mio,tu come stai in fatto di manifesti?...Scherzo:lunga vita!Come farei senza i tuoi post così ironici?...........W.......
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 10/02/15 alle 18:45 via WEB
La beffa è l'unica arma che potrebbe scoraggiarla. So per alcune dritte ricevute, che essere beffeggiata non lo sopporta, va in crisi e vacilla...quasi a morire. Insistiamo con costanza Wood, possiamo farla morire definitivamente...anche se sai che palle su questa terra??? Una magnifica serata carissimo amico.
(Rispondi)
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 10/02/15 alle 18:27 via WEB
se leggi su un necrologio 'è morto Pinco Pallo' e su un altro ' ci ha lasciato Pinco Pallo' l'effetto non è lo stesso. nel primo caso è duro, nel secondo edulcorato. e a noi piace edulcorare le pillole amare. però il concetto è lo stesso. sempre morte è. quella persona non c'è più. ci sarà in un'altra dimensione per i credenti, ma di fatto non c'è.per questo sono per evitare le parole scritte e rindondanti o le frasi fatte e di circostanza. meglio un silenzio, un rigoroso silenzio. ciao Carlo, buona serata :-)
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 10/02/15 alle 18:50 via WEB
Sì, è un po come quando devi dare a voce la notizia di una dipartita e vuoi essere garbata senza scuotere il ricevente. Allora la dispensi a pilloline indorate e con molta calma, insomma, ci metti una vita per riferire che è morto tizio!!! Alla fine la sostanza non cambia. Buona serata mia cara Elena.
(Rispondi)
 
nella65vit
nella65vit il 10/02/15 alle 20:43 via WEB
" non e' piu' " , espressione utilizzata da un compagno al liceo per informare i prof che il nonno era morto. La prof di italiano comincio' ad elogiare quell'espressione, le era piaciuta molto.Forse la parola morte continua a far paura.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 11/02/15 alle 08:08 via WEB
Ve ne sono tantissime di espressioni che rendono perfettamente il concetto e ti dirò, non sono malaccio rispetto al misero, secco, sostantivo morte. Non c'è dubbio che la parola faccia "paura" a tanti. Ognuno si predispone secondo il carattere. Buona giornata Nelly.
(Rispondi)
 
tiffany2021
tiffany2021 il 10/02/15 alle 21:46 via WEB
Forse l'intenzione è nobile. Nel senso, una forma di pudore nei confronti del dolore dei parenti. Per dire: se muore la mamma a X è veramente poco gentile dire "ah sai ho sentito che mamma tua è morta..." si tenta di avere una sorta di pudore verso questo vocabolo che non dà via di scampo neanche emotivo. Certo che, se si arriva a diventare poi ridicoli, forse meglio essere sfacciati. Notte Carlo :)
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 11/02/15 alle 08:11 via WEB
Anche questo è un modo per edulcorare una notizia non bella: detto direttamente potrebbe scuotere un anima sensibile, riferita servendosi di allocuzioni più adatte al caso, la notizia sarebbe centellinata e dispensata con moderazione e garbo. Proficua giornata Tiffy.
(Rispondi)
 
AngeloSenzaVeli
AngeloSenzaVeli il 10/02/15 alle 23:42 via WEB
Un abbraccio... :)
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 11/02/15 alle 08:12 via WEB
Ricambio affettuosamente e ti auguro una splendida giornata.
(Rispondi)
 
la_moretta_2
la_moretta_2 il 11/02/15 alle 09:26 via WEB
La carta di credito negli ascensori...bene, così dove ci sono pargoli la smettono di fare sempre su e giù e alla fine un po' di soldini per le spese si ritroverebbero...poi anche un passe par tout per i portoni al posto della chiave, li ho visti a Parigi e mi è sembrata un'ottima idea. Ciao Carlè, oggi merluzzo...
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 11/02/15 alle 10:51 via WEB
Oh, io stavo scherzando!!!! Vabbè i bambini e gli estranei, ma i condomini che mettono mano alle carte non si può accettare!!!! Altro che risparmio!!!! AhAhAhAhAh!!!! Ciao Gio'....merluzzo? Buono e poi??? Quanto di pasta?????
(Rispondi)
 
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