Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
scampoli, ritagli, frizzi e...lazzi

Area personale

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 176
 

Ultime visite al Blog

monellaccio19hesse_fVince198iodurodargentoDoNnA.SlascrivanaSono44gattinfilax6.2maresogno67cassetta2simona_77rmDott.FiccagliaOgniGiornoRingrazioapungi1950bubriska
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

 

« COMUNICARE E' VIVERETRA IL DONATORE E LA BEN... »

STRAFATTI SI PUO': AMICI A NON FINIRE

Post n°3802 pubblicato il 26 Gennaio 2021 da monellaccio19
 

 

 

 

 

Dopo il post di ieri, ecco un'altra faccia della medaglia.  Grazie alle endorfine, noi frequentatori dei social, siamo tutti  belli, fatti e strafatti di "oppioidi endogeni". Che detto così, sembrerebbe: "Ti sei fatto una canna? Che roba è, dove la trovo?". E' come farsi una canna, è vero, siamo proprio alle canne mentali: il vantaggio è che non serve il pusher per procurarsele e cosa più importante, è gratis!!!!! Istruzioni per reperirla e per farsi...di brutto: frequentate alla noia i social e fatevi di...amicizie, ma tante di quelle amicizie da andare in overdose! Il neuro trasmettitore prodotto dai nostri neuroni e appartenente appunto alla famiglia degli oppioidi endogeni, è da ritenersi uno stupefacente. Lo studio su tale fenomeno è significativo se si considera che questo "collante" di endorfine è in stretta relazione al nostro attaccamento per le persone amate: infatti chi vive in solitudine ha livelli bassissimi del neuro trasmettitore. La sollecitazione scaturisce dalla generosa attività sui social media; ovvero, paragonato ad una bella serata trascorsa in piacevole e allegra compagnia, lo stare in rete sviluppa lo stato  emotivo ed euforico necessario per apprezzare la preziosa "amicizia" dei compagni di rete. Infine, viene considerato che il nostro "capitale emotivo", per ragioni neurochimiche riferite alla nostra socialità, ha i suoi limiti: non possiamo superare più di 150 amici circa. Se si valuta che in condizioni normali ogni individuo dedica il 40% circa del suo tempo per le "pubbliche relazioni" ad appena 5 amici, mi sembra una bella conquista. Concludendo mi chiedo, come faranno quelli dei blog con oltre 150 "amici"? Provvederanno a stilare una classica  per inserire nella graduatoria i primi 150 "veri amici"? E tutti gli altri che pensavano, erroneamente, di essere tra i preferiti? Unti dal titolare del blog? E ancora, gli eventuali esclusi, si proporranno per suicidarsi in diretta sul blog o diranno con malcelata indifferenza: "Ma sì! Chissenefrega! Mo' mi...faccio di altri centocinquanta   amici  e la vita continua!  Bah...forse non sono solo io che...mi faccio!


 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://gold.libero.it/monellaccio19/trackback.php?msg=15326774

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
monellaccio19
monellaccio19 il 26/01/21 alle 10:57 via WEB
Come sempre e saggiamente, esponi un pensiero chiaro e netto: in fondo comprendere un torre di Babele come un social non è facile. Il punto fondamentale è precisare innanzi tutto, il motivo per cui si soggiorni sulla piattaforma. Se io scrivo (o tu o altri) lo faccio per essere letto. Pertanto se non riscontro il risultato che mi aspetto, sarei un vanitoso, un Narciso che si specchia e rispecchia in ciò che scrive e si dice: "Quanto sono bravo!". Quindi è necessario un minimo rapporto, una relazione che confermi il lavoro e che permetta una conoscenza virtuale. Non è difficile capire poi, quanto sia importante nella proposta, che si comunichi qualcosa da una parte e dall'altra: un "mi piace" un "buon giorno" sono apprezzati ma non creano un rapporto, una relazione. Pertanto e concludo, condividendo quanto dici e concedendo a tutti la libertà di esprimersi come meglio credono, non è importante farsi di amici, ma avere amici che servano a creare la base della comunicazione. Io non cerco amici in quantità per attivare le mie endorfine, io cerco chi abbia voglia di attivare ben altro, con una comunicazione che non sia strettamente, esclusivamente basata su un....saluto, un like o un aforisma. Buon giorno Spiky.
(Rispondi)
 
 
Spiky03
Spiky03 il 26/01/21 alle 12:19 via WEB
Ti dirò che a me questo tuo post piace molto. È uno di quegli argomenti da ampliare in maniera più dettagliata alcuni aspetti sul tema, però poi si finisce per essere troppo polissi e magari noiosi...
(Rispondi)
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 26/01/21 alle 12:34 via WEB
Ma no, intanto non abbiamo fretta, il tempo non ci difetta e magari, più opinioni e una chiacchierata pacata e amichevole, offrirebbero un contributo al tema in discussione. Buon pranzo Spiky.
(Rispondi)
 
 
 
 
Spiky03
Spiky03 il 26/01/21 alle 15:50 via WEB
Penso che sia cambiata la comunicazione, penso sia sparita la voglia di confrontarci e di fare cerchio solo con persone che la pensano come te. Non sono molti anni che frequento questo sito, a differenza tua e di qualche altro veterano del luogo, non so come funzionava prima di adesso, se c'era più voglia di scambiarsi opinioni, oppure anche allora i problemi per mancanza di partecipazione erano gli stessi. Ora io dico: a cosa servono gli amici che hai scelto nel tuo profilo? Ovviamente sono le persone che (a parte i saluti) scambi qualche chiacchiera sul come e il perché sulla vita, sui problemi e su altre amenità. Poi arriva un giorno che tu scrivi qualcosa, magari un tuo pensiero personale che l'amico/a lo trova molto ma mooolto criticabile secondo il suo punto di vista e vieni tolto immediatamente dalla sua lista degli amici. (parlo per esperienza personale). Ho sempre considerato nella comunicazione i molti lati positivi, che permettono uno scambio intellettivo che può anche arricchire se possediamo un'apertura mentale, ma oggi mi rendo conto che non funziona più così, se osi commentare il tuo pensiero discordante, sei subito tacciata come la persona antipatica o provocatrice. Per questo motivo-lasciami dire- che sembriamo più dentro un'anonima alcolisti che dentro dei blog a cui piace scambiarsi opinioni. Non conosco come funziona la situazione su gli altri social, su Facebook, come avevo già detto tempo indietro ci sono entrata poche volte, tramite le credenziali di mia cognata, per farmi leggere alcune cose a cui ero interessata, ma anche lì per quel poco che ho letto mi ha confermato quanto faccio bene a non iscrivermi. Non so che dire, forse la gente non ha più voglia di leggere ed interagire, forse come risposte le basta solo un like. Niente, così, solo un paio di osservazioni sparse, giusto per fare due chiacchiere;))
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 26/01/21 alle 17:11 via WEB
Sulla espressone: "... penso sia sparita la voglia di confrontarci e di fare cerchio solo con persone che la pensano come te", mi soffermo poiché potrebbe costituire un motivo decisivo e riferito al contesto. Non scordiamoci che è quasi un anno che viviamo l'epidemia e molti sono stati e ancora lo sono, condizionati da questa profonda alienazione. Quindi un motivo molto reale ma strettamente legato al covid. Eppure, non dovrebbe essere così, ossia, proprio il dover essere inibiti e relegati, bloccati e non padroni della propria vita, sarebbe propedeutico per chi non avendo sbocchi, fosse indotto all'uso dei social. Comunque per gli ostacoli che indichi, sono d'accordo con te: sono tutti intoppi non favorevoli e poco consoni alla relazione e alla comunicazione. Non c'è tanta voglia di interagire e relazionarsi. Bye Spiky, grazie.
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963