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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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PREFERIRE LE DONNE?
"Chi è il tuo medico di famiglia?". Non ho problemi a rispondere: "E' la dottoressa Tal dei Tali che ha il suo studio a una manciata di metri da casa: comodo da raggiungere e a prescindere, è una persona molto professionale, precisa e disponibile. Leggo che da una recente indagine effettuata in America, sia risultato un dato molto significativo: in casi di ricoveri e/o interventi chirurgici, gli ammalati e i pazienti, seguiti o direttamente coinvolti da dottoresse, corrono meno rischi e campano più a lungo di altri seguiti da medici maschi. Il dato è frutto di un preciso e profondo sondaggio, tuttavia non si è giunti a capire se sia una semplice coincidenza oppure se vi sia una specifica ragione per cui le donne, conseguano questo risultato molto soddisfacente. Tuttavia, sono le donne che praticano la medicina in modo differente e da questo si evincono i dati che permettano alle donne di essere più positive. Se ciò avviene non può essere casuale e la voglia si scoprire perché avvenga, è importante. Ovvero, se una dottoressa, rispetto a un medico uomo, prevale con un dato dello 0,23% con circa 5.000 vite salvate in più, interessa molto per rispetto alla vita e alla sanità più funzionale di un paese come gli USA. Io ho agito bene tanti anni fa, scegliendo una donna come medico di famiglia e sono stato anche fortunato ad avere avuto un team di uomini e donne bravissimi, durante le mie soste in ospedale.
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