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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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SOLDI FALSI: VENDITA AL DETTAGLIO
Sembra tornare ai tempi della "La banda degli Onesti" con Totò e Peppino De Filippo. Il danaro falso è sempre protagonista: la Zecca provvede a studiare tutti i mezzi possibili per rendere le banconote inimitabili, ma alla fine, i falsari producono tranquillamente tanto di quel danaro da invadere l'Italia e l'Europa. A Napoli dopo oltre un anno di indagini, di intercettazioni e di pedinamenti, i Carabinieri hanno bloccato una attività proficua e remunerativa: lo spaccio di banconote false. Magari sarebbe soluzione ottimale, se con il danaro falso si comprassero capi d'abbigliamento e accessori falsificati con i grandi marchi della moda: falso per falso...non v'è reato! Ma questo caso che vi riporto, accaduto a Napoli (sic), ha una particolarità: non sono i falsari, ovvero gli appartenenti alla banda che si devono preoccupare di spacciare, ma tutta la gente è coinvolta poiché le banconote false, erano in vendita in un apposito basso nel quartiere Vasto della città partenopea. Aperto tutti i giorni tranne i festivi, l'orario era dalle 12 alle 19.30: si entrava e si consultava il tariffario a prezzo fisso: ogni banconota costava il dieci per cento del suo "valore nominale". Un pezzo da 50 euro costava solo 5 euro e così via, tutto era a disposizione. Niente battute, niente richieste del tipo: "Allora, mi da 500 gr. di pezzi da 20 euro e un kilo abbondante di pezzi da cinquanta euro". Roba da supermercato, prezzi fissi e bassi, banconote false con vendita spicciola e libera! L'operazione dei carabinieri ha portato all'arresto di nove persone, arresti domiciliari per 10 persone e divieto di dimora per cinque persone. Sequestrati 250.000 euro di banconote false e l'operazione non finisce qua. Pensare che nel film di Toto, alla vista della prima banconota falsa stampata Totò, Peppino e Giacomo Furia ballavano per la gioia sul ritmo della Cucharacha: "La filigrana...la filigrana...".
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