|
Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, come prevede la normativa n.62 del 2001. Alcune foto di questo blog e del relativo profilo e/o sito sono state reperite sul web. Ove fosse stato violato il diritto di copyright, prego i proprietari di darmene avviso, per la relativa rimozione. Ogni testo e foto di mia proprietà non possono essere copiati o riprodotti, senza mia autorizzazione, ai sensi della normativa n.29 del 2001.
Menu
Area personale
Chi può scrivere sul blog
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
« "BABBO NATALE NON ESISTE" | QUESTI SONO I NO-VAX » |
DONNE IN CARROZZA UNICA?
L'ennesimo atto di violenza perpetrato recentemente su un treno regionale lombardo delle ferrovie Trenord, ai danni di due giovani donne, ancora una volta ha riempito le cronache della comunicazione televisiva, dei giornali e del web. Due giovani, un italiano e un marocchino, intorno alle 22 ora in cui i vagoni sono quasi deserti, hanno stuprato una ventunenne che rientrava a casa dal lavoro. Quel 3 settembre, i due bastardi non solo stuprarono la ragazza nello scompartimento deserto, ma appena scesi, tentarono di fare lo stesso con un'altra donna che era in sala d'attesa. La ragazza reagì e riuscì a fuggire. A seguito di questo ulteriore assalto a donne sole che viaggiano sui treni pendolari, è partita una petizione rivolta alla ferrovia Trenord, affinché si provveda a fornire una carrozza speciale per sole donne: da tenere sotto controllo durante il viaggio con telecamere a bordo e segnali d'allarme tali da poter proteggere meglio il vagone femminile. Ecco il punto: dobbiamo ricorrere a questo "stratagemma" mortificante per le donne, insultandole con un trattamento da recluse e prigioniere chiuse in un vagone come deportate? Riusciamo a partorire queste cazzate per proteggerle invece di studiare protezioni più concrete con più poliziotti, più attenzione sui treni che sanno tutti essere ottime occasioni, dati gli orari in cui sono pochi i viaggiatori e le donne rischiano di più? Andiamo su, cerchiamo altre soluzioni: cominciamo a punire severamente questi farabutti che non restano in galera e forti delle nostre leggi garantiste, ne approfittano facendo i comodi loro come e quando vogliono. Si aumenti la presenza a bordo della polizia, controlli da fare passeggiando lungo le carrozze avanti e indietro. Non è possibile? Mancano gli uomini? Allora non teniamo i militari disoccupati: una copia di uomini in tuta mimetica e in servizio permanete su questi treni "pericolosi" per i pendolari che viaggiano in orari inconsueti, solo con la loro presenza, potrebbero scoraggiare chiunque voglia fare i suoi porci comodi. La presenza militare è un deterrente, basta guadarli e sapendo quali eventuali reazioni potrebbero avere, un delinquente deve pensarci su prima di agire. Smettiamola di fare i garantisti a tutti i costi e ad accettare tutti i cavilli legali che assicurino a questi signori la libertà e la possibilità di delinquere. Destiamoci in tempo...o sarà troppo tardi. Severità non significa essere razzisti, non democratici e con la puzza sotto il naso.
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |