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« E CHI L'HA MAI POSSEDUTA?QUANDO LA RIVALITA' VA OLTRE... »

LA VITA APPESA A UN...BRANCO

Post n°3104 pubblicato il 04 Gennaio 2019 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

Credo sia giunto il momento di fare discorsi seri senza volere e/o dover offendere e incattivire gli animalisti. Come spesso accade in Italia, se non ci scappa il morto non c'è allarme, tutto va bene e i problemi non esistono! Non possiamo più nemmeno parlare di strade comunali, provinciali, statali e autostrade, sono tutte coinvolte se costeggiate da campagne. Allora significa che potremmo star tranquilli e sereni solo su lunghi viadotti se non crollano (sic) e lunghe gallerie, per il resto il cinghiale che non si muove mai da solo ma sempre in branco, possiamo trovarcelo davanti improvvisamente e senza aver molto tempo per una sterzata o una frenata brusca....e sperare che non vada male con queste due azioni immediate: magari non si investono gli animali ma potrebbe accadere un incidente imprevedibile. Purtroppo la cronaca ha indicato un morto e una decina feriti per la presenza improvvisa di un nutrito branco di cinghiali sulla A1 che è un autostrada bella lunga e di campagna ve n'è quanta ne vogliamo! Un polacco di 28 anni deceduto e tra i feriti un paio sono anche gravi: tre macchine coinvolte, tutto iniziato con un investimento del capo branco e poi via via, le altre macchine complice il buio della notte, hanno tamponato carcasse degli animali e le altro vetture. Avvenuto nel Lodigiano, l'accaduto ha sconvolto l'opinione pubblica: morire per un cinghiale che ti taglia la strada, è troppo. Pertanto le prese di posizione sono tali da non poter più rimandare il problema: la "Confagricoltura" è severa nell'analisi e ritiene improrogabili le misure che riguardano l'esuberante numero di cinghiali che abitano le nostre campagne: hanno fame e non si accontentano più di ciò che la natura offre loro. Sono tanti e cercano cibo avvicinandosi sempre più ai paesi e alle città: Roma ne sa qualcosa, Bari pure e quindi non si può sottovalutare l'unica decisione che si possa prendere: decimarli con giudizio e "spingerli" verso riserve boschive dove potrebbero sentirsi più a loro agio e con cibo a sufficienza. Non sono per la violenza sugli animali, la violenze se  gratuita, è da stigmatizzare e condannare, ma se questi animali devono mettere in pericolo la vita umana, allora riflettiamo e consideriamo il problema senza pregiudizi. Non dimentichiamo infine, che anche i lupi cominciano ad affacciarsi là non dovrebbero: il problema non è impellente, ma mi augurerei che non ci scappi il morto per riparlarne seriamente.


N.B. News: ancora un incidente sull'A1 all'altezza di Firenzuola: i cinghiali sono tornati! Nessun morto e.....

 
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