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CHI SEMINA ZIZZANIA...

Post n°3066 pubblicato il 24 Novembre 2018 da monellaccio19
 
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"Chi semina vento, raccoglie tempesta". E chi semina zizzania? Cosa raccoglie se no veleni e forti contrapposizioni di carattere etico/sociale? Non eravamo così, avevamo un limite che non abbiamo mai superato e mai ci siamo accaniti contro chi si sia trovato in difficoltà. Oggi, colpa della rete e dei social, dobbiamo misurarci con le prospettive che ci dettano i quattro sciocchi e fuori di testa che approfittano di ogni occasione per manifestare e dichiarare come siano "vittime" di questo tempo che viviamo e cerebro dipendenti da coloro che seminano la zizzania. 

"Spero che quei selvaggi le insegnino le buone maniere sessuali". 

"Scusa, è voluta andarci lei!!! Sapeva quello che rischiava, ora vuol tornare a casa??? Non mi fa pena...".

"Per me è un suo problema, non è cattiveria...".

"Doveva starsene a casa sua...".

"Infatti, non capisco cosa ci vadano a fare...".

"La stato non deve pagare per una scriteriata in cerca di emozioni forti...".

Potrei riferirvi ancora dei commenti raccolti sui social, lo evito, tanto il tenore è un po' uguale per tutti: la povera Silvia Costanzo Romano, sequestrata a Chakama in Kenya l'altra notte mentre dormiva, è diventato un caso da giudicare e commentare senza se e senza ma. La sua colpa è stata quella di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato, una missione la sua, uguale a quella di tanti altri altri che scelgono di stare con chi ha bisogno, in qualunque angolo del mondo. Ma siamo arrivati a questo punto? Pensate che la colpa sia solo del web e dei social? Se questo grande carrozzone che ci governa, che ci coinvolge, dice e fa cose che ci piacciono, allora ci esaltiamo, riconosciamo i suoi meriti e conveniamo che non possiamo fare a meno di servircene. Se al contrario, ciò che rileviamo, ciò che viene giudicato a priori, senza appurare e approfondire l'argomento di cui discutiamo perché incondivisibile, ingiusto e non ci trova d'accordo, allora la rete e le chiacchiere sono discutibili, infauste, dette a caso, irriverenti e questo è il prezzo che paghiamo per servircene a sbafo!!!! E ne vogliamo parlare di ciò che subiamo, somatizziamo, realizziamo, conformiamo, omologhiamo dalla comunicazione, dalla stampa, dalla tv, espresse in  questo momento critico che viviamo? Hanno seminato odio, conflitti tra di noi, ora siamo veramente ai guelfi contro i ghibellini, questo è il clima: un missionario non può compiere la sua santa missione per gli altri che chiedono aiuto, e subito gli aridi, i benpensanti, i sovranisti, i populisti demagoghi, vedono solo il prezzo che potrebbe pagare lo stato (ovvero tutti noi) per tirare fuori dai guai la povera Silvia, picchiata, rapita da un gruppo di criminali, terroristi o meno, e le si da addosso? Chiederanno un riscatto? Non lo sappiamo, ma per certi signori se l'è cercata e non merita nulla. Il nostro prossimo, gli stessi italiani trattati come merdacce umane, Silvia non era in vacanza, ma era al lavoro. E se capitasse qualcosa del genere a questi signori, ai loro parenti, saremmo tutti autorizzati a pensarla come loro o no? Una deriva pazzesca, chi ha scritto quella roba, sapeva bene cosa scriveva e sappiamo pure dove ha "studiato" e da chi abbia preso lezioni,  per pensarla in quella maniera assurda, meschina e miserabile. Ci stiamo infilando in un "cul de sac" dal quale sarà difficile uscirne.

 
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