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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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IL CATTIVO E I NERI
L'opera lirica "AIDA", dell'illustre compositore Giuseppe Verdi, è tra i grandi capolavori della nostra tradizione melodrammatica. Un elenco lungo e ricco di opere composte dai più grandi maestri italiani noti in tutto il mondo e rappresentate ovunque in Italia e all'estero. La nascita dell'Aida è curiosa: Verdi la compose in occasione della inaugurazione del Nuovo Teatro del Cairo per poi rappresentarla proprio là, nel 1871. Un successo senza precedenti e non solo per l'opera, la sua storia e la potenza della musica verdiana, ma anche perché coincise con l'inaugurazione del Canale di Suez. Un dramma storico e reale quello verdiano, il librettista Antonio Ghislanzoni si ispirò ad un lavoro in prosa di Camille Du Locle tratto da un soggetto di Auguste Mariette: storia intrigante e appassionante che si svolge in Egitto durante il conflitto con l'Etiopia. Pertanto, questo capolavoro, per la sua ambientazione si serve di molte comparse, di scenari pertinenti al momento storico, alla reggia egiziana sontuosa e monumentale e contesti ricchi di abiti bellissimi e rutilanti. Addirittura dove è stato possibile nel tempo, sono stati usati anche elefanti veri in scena, proprio per rendere l'ambientazione più credibile. A tale proposito vi preannuncio che l'opera sarà rappresentata nel glorioso teatro genovese "Carlo Felice", dal 2 al 6 dicembre 2018. Ebbene, dopo questo preambolo opportuno per introdurvi nel clima operistico e scenografico del capolavoro verdiano, il teatro ha provveduto ad assumere, oltre a tanti altri figuranti che affollano le scene di massa, una quindicina di uomini di colore (africani) recuperati in città e in debita attesa di ottenere l'asilo richiesto al nostro paese. Loro faranno la parte di etiopi per cui sono stati scelti opportunamente proprio per esigenze spettacolari: durante le guerre i prigionieri etiopi erano tenuti come schiavi e quindi al servizio della casta a partire dal faraone per finire ai signori di corte. Beh, ragà l'avessero mai fatto, non si è alzato il solito gorgione per contestare questa scelta "fuori luogo"? Ossia, il "Prima gli Italiani" dove è andato a finire? Il consigliere regionale leghista Franco Senarega solleverà in consiglio un'interrogazione su questa scellerata scelta di persone di colore e la sua posizione l'ha argomentata così: "Lo fanno per risparmiare il cerone marrò scuro?". Ovvero, secondo il galantuomo difensore della salviniana crociata, perché non scegliere italiani e poi dipingerli da "negri"????? Io evito la politica, mi sono stancato e non vorrei più scrivere di costoro, ma se sono loro che mi vengono a cercare con le solite cazzate che non si possono né leggere e nè sentire, come possa sottrarmi alla feroce critica? Ma questi fanno sul serio o scherzano? La civilissima Genova, a parte tutti i problemi che stia vivendo in questo momento tra ponte crollato e alluvioni a tutto spiano, non ha altri consiglieri senza pensieri e illuminati? Costoro che si vantano di essere leghisti non hanno meglio da fare che pensare a queste intemperanze sciocche e vacue? E se provassero a lavorare, no?
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