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BOOM! MA DI CHI STIAMO PARLANDO?

Post n°2854 pubblicato il 27 Aprile 2018 da monellaccio19
 
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Sta mantenendo le sue promesse la Barabbas di Canale 5: il suo "Grande Fratello Nip" è portatore sano di porcherie e pattume come non si sia mai visto in TV. Gli  ascolti non sono quelli sperati e lei insiste per sconvolgere e attirare spettatori con le sue trovate pecorecce. "Accusare la D’Urso di essere portatrice malsana di una tv trash, a nostro avviso, è estremamente riduttivo e non spiega il suo successo che non solo è televisivo, ma anche sociologico e politico. È vero che Barbara ha fatto un uso del gossip talvolta eccessivo e lo ha spettacolarizzato in forme che possono apparire irritanti; ma in realtà la sua galleria umana comprendeva anche momenti di vera e propria testimonianza sociale: è stata capace di dare vita ad autentiche  e vibranti  campagne di opinione su temi non scontati come la povertà, l’abbandono e i diritti civili che – anche se raccontati senza pretese politologiche – hanno avuto impatto su un target molto vasto e pregiato, elettoralmente parlando". Chi scrive questa roba qua è il "giornalista" Klaus Davi: non so come abbia potuto trarre queste conclusioni, rispetto il parere degli altri, ma non posso dichiararmi d'accordo per quanto aggiunge: " La sua è una televisione orgogliosamente e trasparentemente meridionale e meridionalista, ma anche schierata con i deboli e i meno avvantaggiati che nel nostro sud, purtroppo,  sono massicciamente rappresentati. Guarda caso il  suo consenso è esploso e si è consolidato negli ultimi anni, accentuandosi proprio quando la cultura del renzismo utilizzava tutto il suo potere sui media per soffocare e rimuovere proprio  la questione del mezzogiorno (esplosa  poi attraverso le urne)  in tutte le sue articolazioni: l‘accentuarsi della crisi economica, il dilagare della criminalità organizzata e di conseguenza,  l’identificazione del potere coi  modelli di "eccellenza" quasi esclusivamente  appartenenti  al  ricco nord". E concludo con la definizione che scricchiola come un mobile antico e cadente: "Barbara D'Urso è più  a sinistra di Michele Serra". Beh, sono basito, non solo per la posizione politica inaspettata, ma soprattutto per la collocazione del suo pubblico:  donne meridionali che soccombono per la povertà, per l'indigenza, per lo smacco quotidiano che ricevono per la forte preminenza del ricco nord. Lei Barbara, è la paladina e si batte per il suo pubblico indifeso e bisognoso del riscatto definitivo. Mah, la regina del populismo, della  finzione estrema e del cinismo un tanto al kilo, difende le casalinghe del sud e Klaus Davi ne fa una Giovanna D'Arco, grigliata da anni sulla brace del trash mentre dovrebbe meritare più rispetto per la sua scelta a favore dei sani valori della sinistra italiana. Che dirvi? Possano le trasmissioni di Barbara D'Urso rispecchiare fedelmente la vostra personalità, le vostre aspettative sociali e politiche traendovi da quelle condizioni di vita tipiche del meridione e del meridionalismo.

 
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