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CAMPAGNA ELETTORALE: SOLO MONOLOGHI

Post n°2770 pubblicato il 20 Febbraio 2018 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Risultati immagini per tribuna elettorale anni 70


Molti di voi non ricorderanno nemmeno le storiche edizioni delle tribune politiche di oltre quarantanni fa:  i giovani senz'altro non hanno vissuto quel contesto e noi abbiamo dimenticato. I tempi cambiano, è giusto, e vedere una tribuna politica del tempo che fu, farebbe ridere comparandola a quanto accada oggi specie durante le tumultuose e verbose campagne elettorali. Non ho nostalgia di quel passato, ma credetemi, mi piacerebbe che almeno una condizione fosse fatta salva di quei fatidici momenti che ci incollavano alla tv. Il rispetto tra i rivali leader di partito, il piacere di arricchire i confronti di contenuti e le modalità con cui un moderatore deciso, mettesse attorno ad un tavolo dodici/tredici persone diverse per idee e pronti a dimostrare quanto fossero sane e buone. Oggi nulla di tutto ciò, l'insulto è la forma più elegante che riesca a ravvisare, la violenza dialettica, la voglia di annientare gli avversari politici no con argomenti e panoramiche sui  programmi reali e concreti. Parliamo di forme e no di contenuti: tempo fa Berlusconi entrò in un market sull'autostrada e si fece fotografare facendo finta di scegliere qualcosa da acquistare. Bene, altri leader lo hanno copiato perché paga mostrare come un politico sia uguale all'uomo comune. Un leader commette uno sgarbo verso un rivale, bene, viene ripagato con la stessa moneta più gli interessi. Potrei continuare all'infinito ma vi racconterei cose, dettagli che conoscete benissimo e non ne vale la pena. Pertanto, a tutto si bada, tranne che a confrontarsi tra di loro, a mettersi attorno ad un tavolo e discutere pubblicamente dei problemi e dei programmi di ciascun partito. Una volta era ambito e preferito il relazionarsi apertamente, un dibattito serrato e piacevole per chi seguisse. Serviva all'elettore per avere idee chiare e regolarsi per le urne. Oggi non esiste più questa condizione: si va su tutte le reti, si è soli con il conduttore e...il passaggio tv diventa un monologo personale dove si racconta tutto e il contrario di tutto. Se poi il conduttore è un "amico" meglio ancora: domande piccanti e ficcanti non ve ne sono, anzi, si mette su un canovaccio e si procede come se il politico rispondesse a domande precise. Un fake che tutti notano e il politico per ovvie ragioni, esce sempre vittorioso. Poi c'è il pubblico pagato e no pagante: applaude sempre, anzi gli applausi sono registrati per la par condicio. Insomma, siamo alle recite scolastiche, alle rappresentazioni fasulle e inutili. Tutto è spettacolo e di politica vera, non se ne parla. Renzi è stato (smentitemi) l'unico ad avere chiesto confronti ad altri leader: Di Maio e Salvini, i suoi acerrimi nemici hanno gentilmente declinato l'invito adducendo scuse insulse. Ecco, mi sarebbe piaciuto vedere confronti così impostati e svolti con regole precise con moderatori superpartes. La politica, sarà anche cambiata e vissuta conforme alle mode, ai gusti, al trash, ma se  c'è una sconfitta è proprio quella subita della politica: questa che stiamo vivendo è la più brutta campagna elettorale della Repubblica Italiana. E non ci sta bene.

 
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