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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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"WE CAN DO IT"
Non possiamo non volgere il pensiero alla dipartita della signora Naomi Parker Fraley che alla veneranda età di 96 anni, lascia questo mondo e una eredità particolare per tutte le donne del mondo: il suo simbolo iconografico di cui fino al 2015, si sono servite tutte le donne che hanno lottato per i loro diritti sacrosanti. "We can do it" (Noi possiamo farlo), fu un manifesto che divenne popolarissimo su tutto il pianeta: nato durante il periodo della seconda guerra mondiale, nell'America impegnata nel conflitto. Lavorava in un cantiere navale la nostra Naomi e come moltissime donne, sostituiva gli uomini impegnati sui vari fronti di guerra. Immortalata in tuta blù, fazzoletto rosso a raccogliere i capelli, quel braccio teso con il ghigno beffardo e la forza di una donna che non doveva chiedere niente a nessuno. Un fotografo la immortalò in tale atteggiamento e da quella foto scaturì il celeberrimo manifesto. Non si conosceva il suo nome, né lei conosceva il manifesto e solo dopo alcuni anni si riconobbe e collegò l'immagine alla foto scattata. E' deceduta in una casa di riposo, era una dei milioni di donne che sostituirono gli uomini impegnati in guerra: il "Noi possiamo farlo" fu un motto, perenne direi, perché passato alla storia e oggi più che mai attuale: non tutto è stato conquistato e ancora molta strada resta da fare. Ecco, continuate a pensare a Naomi, a quel braccio e a quella faccia determinata e consapevole della sua forza.Molte battaglie ancora sono da fare sotto quel simbolo.
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