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UN SALTO NEL BUIO

Post n°2662 pubblicato il 12 Dicembre 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Risultati immagini per wu yong ning

 

Ma che cosa spinge questi ragazzi a comportarsi da idioti insensati? Dov'è il brivido? Nell'arrivare in cima ad un grattacielo e farsi un selfie in bilico sulla vetta, oppure farlo per raccattare un pugno di soldi? So che ce ne sono tanti di ragazzi che amano queste imprese, spesso riescono, vanno bene e tutto finisce lì con la prova del lungo bastone con lo smartphone che immortala la posizione molto pericolosa e l'avvenuta bravata. Wu Yong Ning è deceduto ai primi di novembre mentre compiva la sua ultima scalata: arrampicarsi su un grattacielo di 62 piani, scattare il consueto selfie in condizioni estreme e intascare la misera cifra di 13.000 euro. Morire a 26 è già una notizia che prende, che rattrista il lettore, ma se ci soffermiamo sulle modalità, sull'impresa e sull'audacia fine a se stessa, allora credo che ci sia molto da discutere su questo genere di impresa. Si può morire per tante ragioni in giovane età, ma scegliere di farlo arbitrariamente sottovalutando i rischi, è un modo spettacolare per morire ma poco eroico e men che mai accettabile. I suoi fans, ecco gli ammiratori, quelli che certificano e suffragano le imprese di costoro, quelli dovrebbero trovare un modo per suicidarsi loro: lo dovrebbero fare solo per l'istigazione  e la spinta emotiva che forniscono alla potenziale vittima. Il giovane Wu è precipitato dal 62° piano, l'hanno trovato morto ai piedi del palazzone la mattina dopo. Il suo telefono è stato recuperato e il filmato dell'impresa è  stato messo  in rete dalla fidanzata che avrebbe sposato grazie ai 13.000 euro del premio. Non vi racconto l'entusiasmo, la gioia, gli applausi per Wu: già perché non è stato detto che il giovanotto era morto. Solo in questi giorni è stata resa pubblica la notizia e a parte i pianti, lo strazio in rete dei suoi ammiratori, si pensa a due donne: la madre malata per cui avrebbe usato parte della somma per curarla e la sua ragazza desolata e piangente per la perdita del suo amore. Un vivere alla grande il suo, una sfida continua con le imprese più ardue e  difficili. Una gara eterna con i suoi coetanei e rivali. E alla fine? Resta solo la morte e il ricordo. Ecco, il ricordo sarà solo per i pochi cari che ha lasciato improvvisamente, mentre per tutti gli altri....niente, nulla e tra tre settimane lo avranno anche dimenticato. Che fesso! 

 
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