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VOGLIO VIVERE AL CENTRO COMMERCIALE

Post n°2456 pubblicato il 28 Agosto 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Risultati immagini per negozi chiudono per la crisi

 

 

Se "chiude" un polmone come la foresta amazzonica, perché stupirsi della cessata attività di tanti negozi e botteghe della città in cui viviamo?  Una lenta agonia partita a fine anni ottanta e inizi anni novanta con l'avvento delle prime grandi strutture come Coop, Auchan e Carrefour. Ci dissero che finalmente iniziava la vera epoca della concorrenza: lo sbaragliamento dei negozi tradizionali che facevano fronte unico imponendo prezzi incontrollabili. Come se i commercianti dell'epoca, tra di loro, facessero comunella per fregare i clienti. Che sfacciata sciocchezza, con la storia del mercato libero e delle grandi superfici, i potenti delle catene commerciali, avevano teso un trappolone perché con il tempo, cancellassero tutte le piccole attività, quelle che dovevano mettersi in concorrenza per battersi con i grandi: "Piscem vorart maior minorem", i pesci grossi mangiano i pesci piccoli e così è stato; senza andare troppo indietro, negli ultimi otto anni hanno chiuso 158.000 negozi o botteghe e buttato fuori dal lavoro 400.000 persone. E non finisce qua: altri colpi bassi sono in arrivo e come previsto ora la lotta è tra i grandi e grossi. Spazzate via le piccole attività, il campo di battaglia ora è tra i grandi padroni del mercato: sono già in fase di assorbimenti e corporazioni tra di loro. Amazon per scendere nel campo della grande distribuzione (non gli bastava essere prima nelle vendite on line), ha comprato per la modica cifra di 14 miliardi di dollari (fossero bruscolini ci vorrebbero tre vite per mangiarseli..forse) la catena di "Whole Foods" che tratta cibo biologico di alta qualità con prezzi salati. Ebbene, Amazon ha deciso, come sia solita nella sua politica commerciale, di continuare con i prodotti bio ma a prezzi stracciati. Dopo di che passerà ad allargare la merceologia e la concorrenza sarà bella e pronta. Tocca quindi ai grandi marchi fronteggiare questo attacco e vedremo quali...pesci sopravviveranno. La natura è dura, nella vita è dura, i piccoli soccombono e i più grandi e forti vivono. Eravamo tutti felici di entrare nel villaggio globale e...poi? Questi sono i risultati e peggioreranno ancora, statene certi: "Voglio vivere alla Coop" resterà una vecchia pubblicità di oltre 25 anni fa, era il messaggio chiaro e distinto di ciò che allora sarebbe stata la voglia e il desiderio degli italiani. Oggi vogliamo vivere in tutte le grandi strutture che esistono (e sono tante) perché in fondo a noi consumatori che interessa se chiudono gli altri e centinaia di migliaia di lavoratori vanno a casa? A noi interessa il prezzo e se le città non avranno più negozi ma ci saranno solo ristoranti, pizzerie, bar, pub e luoghi di cazzeggio a chi  importa?  Concorrenza e lavoro per tutti....camerieri, banconisti e affini. Tutti gli altri a zappare o a prendere lauree. Il lavoro bisogna inventarselo è vero, ma quando non ci sarà più niente da inventare?

 
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