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E SE LO DICE BOERI...

Post n°2379 pubblicato il 20 Luglio 2017 da monellaccio19
 
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Era ora che si rilevasse il notevole e libero esilio dei pensionati italiani: un paio di anni fa accennavo in un post la stramba idea di trasferirmi in Costarica: una scelta oculata, sondata e conveniente per un nazione che ti fa vivere abbastanza bene senza succhiarti soldi. Sembrava una panzana all'epoca, un fake vero e proprio per la stramberia del progetto. Poi si rilevarono le prime avvisaglie, le prime partenze, le prime interviste a coloro che azzardarono la scelta di trasferirsi volentieri laggiù in quella nazione protetta dagli USA. Costo della vita bassissimo, costo delle case a portata di mano e pace a volontà con un clima apprezzabile e graditissimo. Cominciò più o meno così l'avventura di molti pensionati italiani: oggi sono 373 mila che risiedono all'estero e l'ultimo paradiso scoperto pare sia il Portogallo. Le pensioni arrivano direttamente là dove si risiede e giungono senza le trattenute solite che si pagano in Italia, nemmeno le addizionali tanto odiate si versano, si incassa la pensione al lordo e non viene tassata né in Italia, né nel paese di residenza. Credetemi,  se fossimo stati soli io e mia moglie, non avremmo disdegnato la scelta. Ci saremmo trasferiti, avremmo comprato casa e avremmo vissuto felicemente in uno di questi paesi molto ospitali. Ora il presidente dell'INPS lancia l'allarme, s'avvede di come i conti non tornino nel vero senso della parola: per 379 mila pensionati, l'Ente manda all'estero un miliardo circa di euro ogni mese. Soldi che passano senza alcuna trattenuta e che ahinoi, non producono alcun vantaggio perché consumati all'estero, ossia, non creano e non contribuiscono alla redditività del paese. Per dirla papale, papale, il nostro paese partecipa, no per scelta, alla spesa sociale di altri paesi. Non c'è quindi interscambio, v'è solo una direzione: andata senza ritorno! Pensate che sono 160 i paesi ospitanti e chi per una ragione chi per un'altra, le cifre dei pensionati che partono, sono sempre in aumento, aggravando un fenomeno che depaupera le casse erariali. Per i pensionati è una scelta obbligata e strategica, per l'Italia è una scelta subita e deleteria: avessero preso sul serio questa forma di esilio volontario e conveniente per molti pensionati, oggi forse (???) avrebbero trovato un sistema serio e capace di contrastare l'esodo: per esempio gratificare i pensionati alle soglie della sopravvivenza, rendere la loro vita dignitosa nel paese, si poteva fare evitando tutto ciò che si spende tra pensioni e vitalizi ai politici, sperperi per le cattedrali nel deserto e scompensi pazzeschi per tutto ciò che si sia rubato in tutto il paese: a tutti i livelli. Oggi siamo all'avvertimento, domani piangeremo perché allo stato e ai politici,  di tutto ciò non gliene può fregar di meno!!!! Meditate pensionati, c'è da poter andar ovunque anche con piccole e modeste pensioni. E vivere alla grande.

 
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