CARICO A CHIACCHIERE

Una persona che non abbia bisogno di uno sfegatato endorsement, è Beppe Grillo. Invece, scoperto l'arcano rifugio del suo fine d'anno e partite tutte le critiche possibili all'indirizzo del noto cabarettista, c'è chi  si sia preso la briga di deporre a suo favore. Ne azzeccasse mai una buona il Flavio Briatore. Ormai le sue uscite modello "original cafonal" sono note a tutti, ma lui non demorde, non sa tenere la lingua a freno e aggiunge spesso e volentieri, tante perline di saggezza al suo lungo primato di tavanate galattiche. Per lui, l'inquinamento dovuto alla plastica esondante che uccide il pianeta, è da imputare ai tanti poveri che mangiano con stoviglie di plastica, la tanta monnezza che purtroppo affligge alcune città italiane, è solo colpa dei poveri che ne producono tanta più dei ricchi; potrei continuare ma vi risparmio le vignette divertenti di un comico alla stregua di Grillo. Orbene, il Beppe nazionale, ha contrapposto al tradizionale discorso di fine d'anno del Presidente della Repubblica Italiana, un suo messaggio alternativo mandato in diretta sul suo blog. Ebbene, con tutta la sua legittima libertà e toccando i dolenti punti della nostra politica, Grillo ha anche fatto riferimento alla povertà e alla indigenza di tanti italiani, quelli a cui vorrebbe concedere un sufficiente reddito di cittadinanza. Ottima idea, una proposta che andrebbe esaminata con serietà. Il punto è che lui faceva il discorso al popolo italiano serenamente e comodamente alloggiato nel suo bungalow in Malindi (Kenya) dove "abita" solitamente per le vacanze e per il riposo, fuggendo dalle dure fatiche italiane. Certo non era il "pulpito" adatto per il suo predicozzo politico, quindi naturale il coro nutrito e massiccio elevatosi dappertutto per criticare aspramente l'uomo che proprio nel discorso di fine anno si lanciava in un accorato "elogio della povertà". Insomma, ha schiaffeggiato quella parte povera dell'Italia: "Voi state male e mi dispiace, ma io sto bene, sto al caldo e mi diverto". Il che intendiamoci, non è vietato ed è ammissibile se lui facesse un mestiere solo. Ma poiché sia il capo di un movimento populista e demagogico, sarebbe stato più opportuno non sfottere proprio quelli che ti servono per andare avanti nella tua politica rabberciata e approssimativa. Briatore, lette le critiche e  avuta una chiara visione della situazione imbarazzante, ha subito preso la parola e ha difeso a spada tratta la posizione di Beppe: Flavio ha il bungalow vicino al suo, sono frequentatori dello stesso resort e "giustamente" ha chiarito che loro tanto vanno a Malindi per le vacanze e per cazzeggiare, perché costa meno che andare a Cortina. Quindi italiani, mettetevi l'anima in pace, questa è la situazione e d'ora in poi se volete veramente raddrizzare l'Italia e puntare al risparmio, il prossimo capodanno facciamolo tutti a Malindi....con buona pace di tutti, specie del Flavio lingua lunga, cazzeggiatore e censore dei costumi italiani. Tu sei furori...come un balcone!