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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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D'ACCORDO SU TUTTO MA LE PAROLE?
Tanto per sgombrare il campo da ogni incertezza, spero sarete d'accordo con me nel riconoscere che il tempo che viviamo sia dominato, soverchiato dalle immagini. Ci convincono i fatti: ciò che ci attira non sono più le parole dette e scritte, ma le immagini, foto o video non ha importanza, è opportuno che noi si veda. L'ampia dimostrazione è data dai media, dalla TV: un dramma, una tragedia, una scena raccapricciante viene proposta per giorni e giorni, un propinare reiterato che la dice lunga su ciò che la gente preferisce. Noi per esempio, noi che adoriamo il totem (PC) e siamo assidui frequentatori di Libero, Facebook e altri network, abbiamo il bisogno di arricchire i nostri siti con immagini, grafiche esuberanti e video musicali. Alla fine se ci scappa un post(ino), un commento o alcune parole per un saluto veloce, va bene, ma il grosso della prerogativa è tutto là nelle immagine, nelle foto e nei video. Chiacchierare realmente oltre che virtualmente, è preferito addirittura al leggere: sapete che i libri di sociologia, filosofia, psicologia sono praticamente scomparsi? Oggi non vogliamo approfondire, ci basta accennare un argomento al signor Google e cerchiamo il sunto, l'approssimazione di ciò che ci interessa. Siamo messi male, certo non si può fermare progresso e socializzazione, ma non facciamoci intorcinare, avvolgere dalle spire della socializzazione virtuale. Insomma, citando il maestro Francesco Alberoni: sta dissolvendosi il pensiero complesso, l'elaborazione mentale, la riflessione induttiva, la politica stessa perde la sua organicità, i leader sono sempre meno e come dicevo l'altro giorno, emergono solo coloro che vanno nella direzione dell'immagine eccitante, proponendosi con violenza esponenziale e linguaggio inusitato per le nostre abitudini. Alberoni avverte: "Ogni foto pubblicata è un pensiero che scompare". Meditate gente, meditate...
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