CARICO A CHIACCHIERE

Tempi duri per la Nutella!  Tra Europa e Usa, il famoso prodotto italiano della Ferrero sta prendendo sonore sberle che di tutto sanno, tranne che di dolce cioccolato! Una guerra senza quartiere per un prodotto ritenuto "troppo grasso e poco sano" in America e "pericoloso come il tabacco" in Europa". Una brutta gatta da pelare per questa golosa prelibatezza che per decenni ha accompagnato sia la crescita di tanti bambini che il piacere gustativo di tanti adulti. Insomma, senza voler fare analisi specifiche alimentari e nutritive, senza negare che sia altamente calorico, il cremoso e succulento "killer" ora viene messo al bando a causa della pubblicità ingannevole. Infatti, ciò che viene essenzialmente imputato alla Nutella, è la mancata o parziale indicazione della sua peculiare composizione: ovvero, non vi è una precisa e corretta elencazione dei suoi componenti e delle sue specifiche qualità! Succede quindi che in America il colosso di Alba ci rimmette tre milioni di dollari per far fronte ad una "class action" pressante e tignosa: "...non è sana, non è nutriente e raggiunge livelli preoccupanti e pericolosi di grassi saturi..."; in Europa invece, deve scontrarsi con Bruxelles e  i suoi oltranzisti paladini del naturale e del biologico estremo: "...nuoce gravemente alla salute...come il tabacco...". Azz!!! Povera Nutella, chi avrebbe mai immaginato che dopo sessantanni di gloriose scorribande su fettine di pane, su crostini e crepes, su cucchiaiate rubate di nascosto, su dita intinte nei vasetti, avrebbe dovuto intorcinarsi in una bolgia dantesca: uno scontro tra gola e linea, salute e malessere!!!!! La causa persa in America è cosa fatta, mentre ciò che sta accadendo in Europa è avvenimento in corso: ormai facciamo parte di una comunità immensa e ricca di tante diverse "risorse" che ognuno, per ovvie ragioni, tira l'acqua al proprio mulino! Ci troviamo di fronte a casi di eccessivo protezionismo, di errate valutazioni e indecifrabili decisioni. Esempi palesi e proditori ce ne sono tanti, come autorizzazione a produrre  vini senza uva, produzione di formaggi senza latte, vietare il consumo di tutto ciò che è pescato mediterraneo (una nostra immensa risorsa pensando al "pesce azzurro"), applicare il "bollino rosso" per tutto ciò che è dolciario, insomma, una serie di limitazioni e divieti assurdi e tenedenti a colpire la nostra economia in particolare. Scelte fatte nelle anticamere delle commissioni europee, intrallazzi tra governi per appropriarsi di mercati lontani dai loro standar produttivi. Bella l'Europa, ma come tutte le donne belle e desiderose, prima o poi ti tradisce e pare sia giunto il momento delle coltellate!!! L'ordine imperativo è distinguere tra cibo e nutrimento. Non sempre i due...si incontrano!!!!  Bah!?!?!?!?

"La pazienza è  come il cioccolato...non è mai abbastanza!". (C.Heurtault)