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La vittoria del “NO” e’ come uccidere una mosca con un cannone…

Post n°2095 pubblicato il 22 Settembre 2020 da massimocoppa
 

LA VITTORIA DEL “NO” E’ COME UCCIDERE
UNA MOSCA CON UN CANNONE…

Non ho voluto interferire con indicazioni di voto ma, ora che tutto è compiuto, qualche parolina sul referendum costituzionale la vorrei spendere.

Cominciamo subito col dire che ho votato “NO”.

Faccio cioè parte di quella minoranza di italiani che ha respinto la riduzione dei parlamentari.

Ohibò, sarò impazzito? Niente affatto, così come non lo è quel 30 % di elettori che ha votato come me. Non siamo pazzi, ma non siamo nemmeno tutti corrotti o parenti di parlamentari o persone che lavorano presso parlamentari.

Vorrei spiegare perché uno come me, che è sempre stato d’accordo con la battaglia per ridurre le vergognose spese della politica italiana, messo di fronte ad un’occasione d’oro, ha respinto la possibilità di tagliare un bel po’ di deputati e senatori.

Premesso che ero assolutamente consapevole che il mio sarebbe stato solo un “beau geste” d’opinione, tanto sapevo benissimo che il “SI” avrebbe stravinto, ho respinto il modo con cui si vuole conseguire il risparmio: falciando persone che, bene o male, sono state liberamente elette dal popolo italiano.

Sono rimasto poi sorpreso nell’apprendere, solo nelle ultime settimane (i media si erano ben guardati dal specificarlo, per anni), che, per abbassare gli stipendi e ridurre i benefit dei parlamentari non solo non è necessaria una legge costituzionale, ma non c’è bisogno nemmeno di una legge ordinaria: basta (udite, udite!) un provvedimento amministrativo dei presidenti delle Camere!

E perché non lo emanano?!

Praticamente per uccidere una mosca abbiamo sparato con un cannone!

Nel frattempo i superstiti continueranno a ricevere stipendi scollegati dalla realtà e dalla produttività, insieme a benefit talmente assurdi da apparire surreali.

Non mi sta bene la riduzione dei parlamentari, perché la nostra è una Repubblica parlamentare, e ridurre il numero degli eletti significa, tout court, ridurre la rappresentatività del popolo italiano. Adesso gli italiani rappresentati da ogni parlamentare diventano enormemente di più, con danno appunto del collegamento tra elettori ed eletti.

Lasciamo stare che, anche quando ci sono stati i collegi uninominali con il sistema elettorale maggioritario, e cioè l’apoteosi del concetto di eletto che rappresenta e tutela gli interessi del collegio territoriale di provenienza, questo spesso non è accaduto. Penso che ognuno di noi conosca, perlomeno per sentito dire, un deputato o un senatore eletto nelle proprie zone e che, per cinque anni, non ha preso una sola iniziativa per il territorio rappresentato e, oltretutto, nemmeno si è fatto vedere.

Ma è il concetto che conta: stabilire un nesso tra elettori ed eletti è vitale per una democrazia.

Ho l’età per ricordare che, già dai tempi di Craxi, molti si sono posti, con forza, il problema della nostra Costituzione, accusandola di essere superata dalla storia. Specialmente i socialisti volevano una riforma verso un sistema presidenziale, così da far eleggere Craxi direttamente dal popolo e conferirgli un enorme potere. Quindi, in realtà, le critiche alla Costituzione del 1948 erano speciose e pretestuose. Tuttavia è vero che il parlamentarismo italiano porta a crisi di governabilità, a maggioranze ballerine e, insomma, a governi deboli che non hanno la forza di fare gli interventi che servono in economia, nella finanza, nel sistema infrastrutturale, nella legislazione del lavoro e via discorrendo.

Ma quella Costituzione non è sbagliata o pasticciata: anzi, è perfetta. È stata fatta apposta così, perché venivamo dalla dittatura fascista e da una guerra mondiale disastrosa, e non si voleva più correre il rischio di consegnare tutto il potere ad un uomo solo.

Bene, si dirà: ma i tempi sono cambiati.

Lo credevo anch’io.

Ma quando ho visto, dopo Craxi, Berlusconi, e poi Renzi e infine Salvini, ho capito che agli italiani l’“uomo forte” piace sempre, per cui credo che l’opzione presidenzialista non vada bene per noi. Vorrei tenermi la Costituzione ben stretta, ma già l’hanno vulnerata con l’assurda riforma delle autonomie regionali, con tutti i problemi che ne sono nati, ed ora si annunciano riforme ben più incisive e vistose. E io tremo. Per questo ho votato “NO”.

Spero vivamente che chi ha votato “SI”, cedendo alle sirene della demagogia e del populismo dei Grillini, non abbia un giorno a pentirsene amaramente.

 
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Commenti al Post:
jigendaisuke
jigendaisuke il 22/09/20 alle 20:26 via WEB
Ammetto che ero più interessato alle regionali, sperando di toglermi dagli zebedei uno dei peggiori presidenti che ha avuto la Liguria. Circa il referendum, stamattina alla radio, ho sentito un ascoltatore dire che il vero motivo per cui molti hanno votato si, è per cambiare, dando una scossa alla classe politica. Mah!
(Rispondi)
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 23/09/20 alle 09:14 via WEB
purtroppo per le tue aspettative, oggi Toti è uno degli uomini più forti del centrodestra a livello nazionale: un fenomeno quasi inspiegabile...
(Rispondi)
 
paperino61to
paperino61to il 23/09/20 alle 10:03 via WEB
Sono anni che non eleggiamo chi vogliamo caro Massimo a partire dal semplice delegato di fabbrica( posso darti testimonianza in merito) figuriamoci i politici. Io posso concordare che adesso si deve fare una legge elettorale seria, ma guarda caso tutti i partiti tranne M5S ( e io non appartengo alla loro galassia sia chiaro) NON la vogliono fare. Sullo stipendio, ma secondo te se lo tagliano visto che molti di quelli che "avete"(inteso come massa generale ) hanno fatto ricorso per i vitalizi? Purtroppo il male del nostro paese non è solo il cittadino che è diventato cieco e sordo per comodità o per incapacità di lottare ( vedi anni 60/70) ma anche per i politici che da 30 anni a questa parte NON hann fatto nulla per il paese, salvo aumentare il loro potere personale.
(Rispondi)
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 23/09/20 alle 17:34 via WEB
Cominciare una riforma tagliando i parlamentari è come mettere il carro davanti ai buoi
(Rispondi)
 
elyrav
elyrav il 23/09/20 alle 10:46 via WEB
Io non sono andata a votare. Sono nauseata. Se i grillini dicevano di votare sì avrei votato no. Avevo letto di questo lato del voto, dei pro del sì e dei pro del no. Sicuramente ero anche io per il no. Anche perchè che senso ha tagliare parlamentari anzichè i loro compensi a cui tutti hanno sempre votato contro la loro riduzione??? Ma non sono andata. Non spreco tempo per una cosa che non serve fare perchè in questa situazione politica penso che il popolo non sia comunque sentito e rappresentato.
(Rispondi)
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 23/09/20 alle 17:35 via WEB
Ti capisco benissimo
(Rispondi)
 
 
 
elyrav
elyrav il 24/09/20 alle 07:41 via WEB
E pensare che sono sempre stata convinta del diritto/dovere di votare!!! :( va beh!
(Rispondi)
 
 
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 24/09/20 alle 09:09 via WEB
anch'io! ma, per dire, come già saprai avendone io parlato diverse volte, alle ultime elezioni nazionali non sono andato a votare, per la prima volta in vita mia
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
elyrav
elyrav il 25/09/20 alle 09:41 via WEB
Sì infatti ricordo benissimo :( che tristezza che ci abbiano fatti arrivare così :(
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Renzo il 23/09/20 alle 22:55 via WEB
Spero solo che quei 300 e più parlamentari che un domani non verranno eletti, facciano parte di quella schiera che si presentano 2-3 volte in un anno in parlamento, ma lo stipendio lo ritirano tutti i mesi.In ogni caso 600 parlamentari non sembrano così pochi per mettere in pericolo la democrazia. saluti
(Rispondi)
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 24/09/20 alle 09:10 via WEB
no, ma è il concetto che conta: il taglio dei parlamentari doveva venire in seguito ad una riforma organica, ragionata, coerente
(Rispondi)
 
maxforte60
maxforte60 il 24/09/20 alle 00:48 via WEB
Con il Si abbiamo avallato una delle più grosse puttanate della terza repubblica!
(Rispondi)
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 24/09/20 alle 09:10 via WEB
credo che sia così
(Rispondi)
 
picciro
picciro il 24/09/20 alle 17:51 via WEB
Ciao Max! E'sempre un dilemma quando ci sono in ballo le elezioni: votare o non votare? E io vado oltre: si riuscirà a votare bene o si voterà male? E chi lo sa, solo il tempo poi sancisce ogni cosa e credo che purtroppo la cattiva informazione, il modo di ragionare in maniera personalistica prevalgano. Questo determina poi un paradosso fenomenale, invece di far Politica per il popolo, il popolo viene utilizzato dalla politica! Non ho mai mancato ad un appuntamento elettorale, questa volta mi interessavano più le Regionali ma comunque, io ho votato per il SI, dal momento che, per quello che si vede e si subisce, tenere in vita poltrone così numerose, non è sintomo di perfetto fuzionamento della macchina statale, nè di giusta rappresentanza. I problemi son sempre rimasti irrisolti e allora, che almeno si risparmi un poco di danaro pubblico e che cresca un po' di più la coscienza di chi viene eletto a rappresentante del popolo e che lo salvaguardi sul serio! Se poi a quelli rimasti riusciranno a diminuire gli stipendi, non sarebbe male, proprio per niente. Li farei vivere secondo i parametri retributivi degli operai e senza privilegi!Ovviamente tutto rimandato alla prossima legislatura, ne sono consapevole. A presto!
(Rispondi)
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 25/09/20 alle 08:00 via WEB
per carità, è legittimo anche votare SI, ma l'importante è che il voto sia consapevole: e il tuo mi sembra che lo sia, anche se non concordo
(Rispondi)
 
maresogno67
maresogno67 il 27/09/20 alle 19:55 via WEB
è da troppo tempo che assistiamo a una deriva della politica, di chi la rappresenta e di chi la elegge. E' come se fosse un qualcosa già scritto, dove tutto scorre... Eppure governare oggi richiede una responsabilità grandissima e la popolazione non si puo' ridurre al si o al no, o al voltare le spalle.
(Rispondi)
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 28/09/20 alle 12:51 via WEB
la deriva va verso il populismo, a vele spiegate
(Rispondi)
 
 
 
maresogno67
maresogno67 il 03/10/20 alle 16:29 via WEB
si e trovano sempre le ragioni per esserlo
(Rispondi)
 
eric.trigance
eric.trigance il 28/09/20 alle 08:51 via WEB
Voi avete avuto un referendum ?
(Rispondi)
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 28/09/20 alle 12:50 via WEB
sì, un referendum confermativo costituzionale
(Rispondi)
 
alberto.gambineri
alberto.gambineri il 30/09/20 alle 00:35 via WEB
dici molte cose condivisibili, ma è l'istituto del referendum che non ha senso di esistere; se di rappresentanza si deve parlare (ed il nostro è, per l'appunto, un sistema basato su di essa), sono i "rappresentanti" che debbono prendere le decisioni, dato che il popolo li ha votati ed eletti perchè assolvano a quel compito; rimandare la palla alla gente, perchè non si è in grado di governare mi fa pensare che tutto quanto il parlamento dovrebbe essere sciolto per incompetenza ed inettitudine e sostituito per intero; la costituzione ha previsto l'utilizzo del referendum in casi estremi e comunque molto specifici; qui, da qualche anno a questa parte, se ne fa invece un uso un po' troppo disinvolto, confidando, come al solito, nella dabbenaggine e nella mancanza d'informazione del cittadino, molto incline a farsi manipolare dalla propaganda. Un saluto.
(Rispondi)
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 30/09/20 alle 11:22 via WEB
non è però questo il caso: è la stessa Costituzione che prevede il pronunciamento dei cittadini in caso di riforme strutturali importanti, e credo che sia giusto
(Rispondi)
 
bimbayoko
bimbayoko il 03/10/20 alle 00:21 via WEB
Io ho votato no :-)
(Rispondi)
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 05/10/20 alle 11:27 via WEB
:-)
(Rispondi)
 
rteo1
rteo1 il 05/10/20 alle 19:14 via WEB
Caro Massimo, io, come ben sai, ho votato Si, e ho fatto anche una riflessione sul mio blog per spiegarne le ragioni. Ora il post l'ho eliminato, essendosi chiusa la parentesi referendaria. Ho letto adesso il tuo post e credo che sia doveroso lasciarti qualche mia succinta notazione. Anzitutto penso che tu non escluda che tra coloro che hanno scelto di votare Si ci siano stati anche alcuni che non hanno assolutamente (in modo assoluto !) preso in considerazione la posizione politica dei 5Stelle. Io rientro certamente tra loro. Riconosco che alcune tue preoccupazioni abbiano dei fondamenti ma la storia costituzionale italiana va avanti. Quando fu varata la nostra Carta, nel 1948, l'Unione europea non era neppure nei progetti. Oggi è una realtà e le sue "Leggi" (regolamenti, direttive, raccomandazioni, istruzioni) entrano direttamente in vigore negli Stati membri. A ciò aggiungasi anche le numerose decisioni delle Corti europee e internazionali che integrano il diritto degli Stati. E va anche considerato che oggi esiste anche un Parlamento europeo composto da 750 deputati, con una pletora di burocrati che assorbono notevoli risorse dei bilanci statali (a noi l'EU costa circa 15 mld all'anno). Senza, poi, trascurare le leggi regionali nelle materie concorrenti e residuali riservate alle Regioni in virtù del Titolo V, riformato, come ben ricordi, nel 2001. Credi che gli italiani abbiano bisogno ancora di più leggi ? Ma passiamo, ora, alla rappresentanza: la costituzione sancisce che i parlamentari rappresentano la Nazione ed esercitano la loro funzione senza vincolo di mandato. Oggi il loro compito, ossia legiferare, è completamente (o quasi) svolto dal governo, sia con i decreti legge che con i disegni di legge. Perciò i parlamentari non fanno altro (da anni, ormai) che approvare gli atti del governo; a volte senza neppure discuterne, visto che sono chiamati a votare sulla fiducia. Perciò 600 parlamentari sono più che sufficienti, oggi, per lo svolgimento dell'attività legislativa. Per quanto mi riguarda mi auguro che i partiti si decidano a proporre ai cittadini candidati di qualità e non meri esecutori delle decisione delle segreterie. P.s. L'indennità dei parlamentari è agganciata a quella dei presidenti di sezione della Corte di cassazione, determinata con legge.
(Rispondi)
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 06/10/20 alle 12:07 via WEB
grazie per il tuo intervento. Il fatto che i parlamentari oggi facciano poco è di per sé un male, non dev'essere la scusa per farli fuori
(Rispondi)
 
cassetta2
cassetta2 il 07/10/20 alle 09:36 via WEB
Bisognava ridurre gli elettori.
(Rispondi)
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 07/10/20 alle 12:04 via WEB
:-)))
(Rispondi)
 
saturno.leo
saturno.leo il 11/10/20 alle 22:37 via WEB
Io a queste elezioni non ho votato, in quasi 50 anni non ho mai visto cambiamenti, nel 2001 il mio stipendio era di 2.200.000 lire, con l'euro sono diventati 1,100 sono passati quasi 20 anni, ho fatto tempo per mia fortuna andare in pensione,e la mia pensione e di 1,150 € e aumentato tutto,e sopravvivere non e facile, così ho deciso di non votare, tanto e sempre una battaglia persa. Ciao buona settimana
(Rispondi)
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 12/10/20 alle 11:12 via WEB
non è proprio e sempre una battaglia persa, anche perché "loro" questo vogliono: che non votiamo e non diamo fastidio. Però capisco il risentimento: io stesso non ho votato alle ultime legislative, per la prima volta in vita mia
(Rispondi)
 
lightdew
lightdew il 16/10/20 alle 11:15 via WEB
condivido il tuo pensiero, politica a parte...ma ovviamente ogni pensiero è politica in fondo.
(Rispondi)
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 16/10/20 alle 11:33 via WEB
la politica è importantissima per una comunità civile, anche se ormai è diventata una "bad word"
(Rispondi)
 
 
 
eric.trigance
eric.trigance il 19/10/20 alle 12:08 via WEB
Si, sono d'accordo con te !
(Rispondi)
 
alialiasmf
alialiasmf il 09/11/20 alle 17:55 via WEB
Sì, l'uomo forte, il Capitano (non il Generale che ricorda i golpisti ed è troppo "aristocratico") piace sempre alla massa. Io non ho votato, come nemmeno a quello di Renzi anni fa, troppe variabili, una decisione che non ha senso lasciar in mano alla gente, se a suo tempo si è optato per una democrazia rappresentativa, qualche ragione ci sarà. Anche se spesso chi ci rappresenta non è tanto all'altezza.
(Rispondi)
 
 
massimocoppa
massimocoppa il 10/11/20 alle 11:30 via WEB
diciamo che, a volte, l'istituto referendario viene usato a sproposito
(Rispondi)
 
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