Creato da Buiosudime il 25/01/2010

Quante notti...

Solo la notte offre la possibilità di vivere intensamente.

 

 

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☆.•♥ ¯)★

Post n°186 pubblicato il 03 Marzo 2012 da Buiosudime

 

Ieri ho ricevuto un bellissimo messaggio via mail che mi ha indotto a riflettere.

È possibile… mi sono chiesta… creare energia positiva intorno a noi, o sono solo belle teorie di spirito new age? È davvero possibile contagiare il mondo con una visione più rosea della vita e delle cose? E la risposta è che… beh… credo di sì. Anche se non è sempre semplice. Il trucco sta nel partire da noi stessi, e dalle piccole cose che ci circondano, per poi allargarci alle persone con cui interagiamo tutti i giorni, all’ambiente che ci sta più prossimo e via dicendo, come in una reazione a catena… ma la partenza è in noi, nella nostra testa.

A questo proposito… anche se in apparenza sembra che c’entri poco… mi viene in mente quello splendido film che è “Beautiful mind”, sulla vita del matematico premio Nobel John Nash, malato di schizofrenia, e calato in un mondo tutto suo, in cui le persone e le situazioni create dallo squilibrio della sua mente si intrecciano e si confondono con quelle reali, fino al giorno in cui le allucinazioni prendono il sopravvento sulla realtà. Per qualche periodo si avvale dei tradizionali rimedi della medicina per contrastare la malattia… poi, per varie ragioni, decide di smettere e provare a convivere con le allucinazioni combattendole con la forza della stessa mente che le aveva generate… scegliendo di non assecondarle. I personaggi immaginari continuano a camminargli accanto, ad agire e parlargli… ma molto semplicemente, lui finge che non ci siano… questo esercizio mentale che svolge con estenuante costanza giorno dopo giorno, lo aiuta a riprendersi una vita normale. Tutta questa parentesi per arrivare al concetto sul quale voglio soffermarmi… noi siamo ciò che pensiamo. Siamo il frutto della nostra mente. Quando il mondo diventa grigio, spesso e volentieri è grigio per colpa di stati d’animo che ce lo mostrano così… una giornata brumosa ci butta sul depresso, e un raggio di sole ci ridona il sorriso… ma l’influenza che hanno su di noi è data solo dalla proiezione della nostra mente e, allora, torno alle piccole cose che ci circondano e che possono farci tanto bene o tanto male. La verità è che dovremmo imparare a coccolarci un po’, giorno per giorno, con ciò che ci piace, e prendere le distanze da ciò che ci fa male… dovremmo imparare a guardare dentro noi stessi con minor severità, amandoci per quello che siamo, e imparare a credere molto di più in noi e nelle nostre capacità.  Poi ancora, regalare un sorriso a chi incrocia la nostra strada, conosciuti o sconosciuti che siano, perché un sorriso ci arricchisce molto più di quanto possiamo immaginare e, abbracciare i nostri amici e le persone che amiamo, per trasmettere loro anche fisicamente le nostre emozioni. In fondo, credo realmente che sia davvero più semplice di quel che sembra, perché energia positiva attrae energia positiva mentre al contrario energia negativa attrae solo energia negativa… lo sforzo sta tutto nel compiere il primo passo.

Poche sere fa mi sono emozionata vedendo una trasmissione… il lento ritorno alla normalità in Abruzzo, andare a fare la spesa, o magari dal parrucchiere, sono gesti consueti che compiamo abitualmente senza neanche pensarci su troppo… ma in certi frangenti diventano un simbolo di rinascita, e di ritorno alla vita. Ecco, si parte sempre da se stessi, e dalla volontà di risalire la china, perché senza quella, si passa la vita restando seduti a guardare le macerie di una casa crollata.  

 
Rispondi al commento:
senor11
senor11 il 04/03/12 alle 13:10 via WEB
Post molto complesso che avrebbe bisogno di un approfondimento ben più maggiore che di un commento che per quanto articolato possa essere, resta un qualcosa di molto relativo. Hai citato le vicende umane dello scienziato, premio Nobel, da cui è stato tratto il film "A beautiful mind". Io sconsiglierei a chi è malato di schizofrenia di cervare di imitare John Nash. Il suo è un caso atipico, forse unico. Chi è malato ha bisogno delle cure del caso. E poi non è affatto vero che non assuma farmaci. In una sua ultima intervista, e anche nel film, lui ha ammesso di assumere farmaci. Solo che questi, vista l'evoluzione in questo campo, non procurarano le controindicazioni così dannose e violente di un tempo. E in generale, i fantasmi ci camminano sempre accanto. Il segreto sta, come nel film, ad imparare a convivere con la loro presenza, a non dar loro troppa confidenza o considerazione. Così come è altrettanto scontato che la positività, il buon umore, si trasmettono (ma non ne facciamo la catena di Sant'Antonio, ti prego...) soltanto queste doti le si posseggono. Altro caso atipico è Eufrasio Burzi che, pur essendo un malinconico e depresso cronico, riesce comunque quasi sempre a strappare un sorriso al prossimo...! Istrionismo, clownismo, paraculismo? Chissà...! O forse più semplicemente il riuscire a mettere di buon umore gli altri è un esorcismo che lo gratifica e riesce a farlo sentire ancoraa vivo...! Lazzaro, alzati e cammina!!! Io credo che il fattore climatico abbia su di noi una certa influenza... e non è soltanto un fenomeno di autosuggestione...! Se la luna riesce a determinare le alte e basse maree, se i popoli nordici hanno la più alta percentuale di suicidi, qualche motivo ci sarà. Penso che per stare bene con sé stessi si ha bisogno di un mix di svariate componenti. Ma qui il discorso andrebbe troppo per le lunghe, ed io non ho mica voglia di riscrivere "La Divina Commedia"...! Però, ricorda, che molto di quello che noi siamo, è determinato dall'infanzia, dal nucleo familiare in cui si è vissuti e gli ambienti frequentati. La chiave di tutto credo sia da ricercare in ciò che poc'anzi ho citato. La religione ci insegna che nasciamo tutti uguali...: sto c_ _ _ o!!! La nostra vita è una corsa a handicap fin dalla partenza... e c'è chi nasce con la camicia e chi con una mutanda stracciata...!!! Molto bella la considerazione da te fatta in merito al ritorno alla normalità in Abbruzzo. Tutte quelle piccole cose, azioni come andare a fare la spesa o dal parrucchiere che prima dell'evento sismico potevano considerarsi gesti normale routine, alla luce dell'oggi assumono un un significato del tutto particolare e nuovo: il faticoso ritorno alla quotidianietà... ed è proprio in questa tua fotografia che si annida tutta la bellezza della vita! Buona domenica, teso'.... Eu
 
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